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Notizie Varie

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Un corso online di alfabetizzazione liturgica

bibbia



In occasione della beatificazione di Armida Barelli l’Associazione Opera della Regalità in collaborazione con la rivista “Testimoni nel mondo” promuove un breve corso di alfabetizzazione liturgica: cinque incontri dedicati a sette parole chiave della liturgia.
L’obiettivo di fondo è quello di favorire una sempre più consapevole partecipazione alla liturgia.
Ci è parso un modo opportuno, sottolineano gli organizzatori,  per ricordare una delle Opere fondate da padre Agostino Gemelli e Armida Barelli, beatificata nel Duomo di Milano lo scorso 30 aprile.
Negli anni in cui nasce l’Opera della Regalità (1929), si trattava di rendere possibile la comprensione dei testi della liturgia e della stessa Parola di Dio, allora pronunciati in lingua latina. Oggi si tratta di aiutare il popolo di Dio ad una comprensione del linguaggio liturgico affinché il mistero di Cristo divenga, anche grazie alla partecipazione liturgica, il fondamento vero dell’intera vita spirituale.
Obiettivi e caratteristiche del corso
Si richiamano brevemente gli obiettivi che il corso online si propone:

Restituire alla liturgia centralità nella vita di fede delle comunità, strappandola ai rischi della routine;
Recuperare il linguaggio della liturgia come strumento fondamentale nella vita di ciascun credente, togliendolo da tecnicismi che ne impediscono la comprensione a chi si affaccia ora sulla soglia della vita di comunità;
Offrire uno spazio di formazione e di confronto rispetto la situazione presente delle nostre comunità (ministerialità, varietà culturale delle assemblee, rievangelizzazione delle comunità, riduzione numerica dei partecipanti, nuove forme di partecipazione a distanza) perché ogni azione liturgica si colloca in un tempo, e questo è un tempo di rinascita;
Ridare slancio alle grandi scelte operate a partire dal Concilio Vaticano II: per liturgie a servizio del popolo di Dio, per una più consapevole partecipazione di ogni fedele, per una piena leggibilità e comprensione dei segni e dei riti.

Il corso si tiene per cinque lunedì successivi sulla piattaforma Zoom: è iniziato il 3 ottobre e si conclude il 31.

Pubblicato il 4 ottobre 2022

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Al via i corsi di attività motoria per la Terza età

ginnastica terza eta 2022 lr

Sono aperte le iscrizioni per i 21 nuovi corsi di attività motoria per la terza età che partiranno da lunedì 24 ottobre, riproposti dall’Amministrazione comunale anche quest’anno, in collaborazione Uisp, Csi e Activa. Per la sessione autunnale si conferma, come nelle precedenti edizioni, un ciclo di 24 incontri complessivi – due alla settimana – con termine alla fine di gennaio, per un costo di iscrizione individuale pari a 55 euro, comprensivi di assicurazione. L’iniziativa è riservata ai residenti nel Comune di Piacenza, che abbiano compiuto almeno i 60 anni, svolgendosi nel pieno rispetto delle misure anti Covid. I corsi verranno poi organizzati anche nella sessione primaverile, alle stesse condizioni.

“La ginnastica dolce rivolta alle persone anziane – sottolinea l’assessora ai Servizi Sociali Nicoletta Corvi – è non solo uno strumento fondamentale per la promozione di uno stile di vita più sano, che possa essere di aiuto, sotto l’egida di istruttori competenti e qualificati, nel prevenire e contrastare i piccoli malanni che il trascorrere degli anni porta con sé, ma rappresenta da sempre un’opportunità preziosa di socializzazione, andando ad aggiungersi alle tante esperienze di condivisione (visite guidate e gite turistiche, incontri tematici) in cui il Comune ritiene molto importante poter coinvolgere la fascia della terza età”.

“Purtroppo vi è l’impossibilità di utilizzare la palestra Lomazzo, che tradizionalmente ospitava alcuni corsi ma è prioritariamente destinata, in questi mesi, alle scuole. Tuttavia si sono affidate attività alternative, facendo affidamento a spazi vicini al centro storico”, aggiunge l’assessore a Politiche educative e Sport Mario Dadati. “Ringraziamo anche Uisp e Csi – rimarcano Corvi e Dadati – per la duttilità nel programmare le rispettive lezioni in nuove sedi e, sin d’ora, gli utenti che frequentavano la struttura di via Giordani, certi che troveranno un nuovo punto di riferimento per portare avanti con regolarità i loro allenamenti”.

È possibile iscriversi presso le sedi degli Enti di promozione sportiva e delle palestre

aderenti, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ai seguenti contatti:

-         Activa presso il Centro Sportivo Farnesiana, via Di Vittorio: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle ore 20, sabato dalle ore 10 alle 19, domenica dalle ore 9 alle ore 13. Tel.:  0523.579145.

-         CSI (Centro Sportivo Italiano), via Mutti 5: nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 9 alle ore 11, martedì e giovedì dalle ore 16 alle 18. Tel.: 335447701.

-         UISP (Unione Italiana Sport per Tutti), via Martiri della Resistenza, 4: dal 10 ottobre, il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00; il lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. Tel.: 0523.716253.

Le sedi di svolgimento dei corsi:

Palestra del Centro Sportivo Farnesiana, via Di Vittorio: 6 corsi (3 di ACTIVA e 3 di UISP); Palestra dell’Istituto Casali, via Piatti 3: 2 corsi (UISP); Palestra Mercurio, via Campesio, 6: 7 corsi (UISP); Salone della parrocchia Nostra Signora di Lourdes, via Leonardo Da Vinci 38: 1 corso (UISP); Centro Anziani “Il Tulipano” via Cantarana 10: 1 corso (UISP); Palestra del Liceo Respighi – Piazzale Genova, 1: 1 corso (UISP): Palestra Judo Shiai- Via Fulgosio 20: 3 corsi (CSI).

Pubblicato il 2 ottobre 2022

 

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Nuovi vaccini Pfizer e Moderna adattati alle varianti, quasi 50mila dosi a Piacenza

Vaccini settembre

Dopo l’autorizzazione di Ema e Aifa e il via libera del ministero della Salute, anche le nuove formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA adattati alle ultime varianti sono disponibili per la vaccinazione contro il Covid-19: due le tipologie presenti, original/omicron BA.1 di Spikevax (Moderna) e Comirnaty (Pfizer), e original/BA.4-5 di Comirnaty. In Emilia-Romagna sono già state consegnate oltre 700mila dosi (717.094), pronte per essere somministrate anche con il coinvolgimento dei Medici di medicina generale, dopo l’accordo recentemente siglato con la Regione. Tra le 717.094 dosi dei vaccini bivalenti sul territorio, 49.264 sono andate all’Ausl di Piacenza.

L’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha già dato indicazioni alle Aziende sanitarie su come procedere con la campagna vaccinale. “La vaccinazione contro il Covid-19 - sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - ha dimostrato di essere l'unica e insostituibile via per proteggerci dal virus, ma non è il momento di abbassare la guardia. Quasi 4 milioni di cittadini in Emilia-Romagna si sono vaccinati con il ciclo primario e terza dose, ma ora è fondamentale la quarta dose per continuare a proteggere i nostri cari, noi stessi e tornare alla quotidianità delle nostre vite”. I vaccini - come specificato nella circolare congiunta di ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco e Istituto Superiore di Sanità inviata alle Regioni - sono destinati alla seconda dose di richiamo per tutti i cittadini dai 12 anni in su che ne facciano richiesta, purchè abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

Il loro utilizzo, tuttavia, è prioritariamente raccomandato per tre ‘categorie’. Come secondo richiamo (quindi quarta dose) per tutti i 60enni e oltre e per le persone dai 12 anni in su con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti; per gli operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture residenziali e le donne in gravidanza. In tutti i casi devono essere passati almeno 120 giorni dal primo richiamo). Come prima dose di richiamo (quindi terza dose) a favore dei soggetti di età uguale o maggiore di 12 anni che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario; sempre a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di 120 giorni dal completamento del ciclo primario.
Infine, come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido, che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima. Di fatto, si tratta della ‘quinta dose’, che come specifica chiaramente la nota ministeriale per il momento è riservata unicamente a quest’ultima categoria di persone. Per procedere con la somministrazione, i cittadini possono fare riferimento alla propria Azienda sanitaria e al proprio medico di medicina generale. Ed è confermato che la vaccinazione booster può essere eseguita anche presso le farmacie convenzionate aderenti al percorso.

Nella nota che l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha inviato oggi stesso alle Aziende sanitarie, si riporta inoltre quanto specifica la stessa circolare nazionale, cioè che “non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia Covid-19”; pertanto non è prevista alcuna distinzione rispetto alle due nuove formulazioni a m-RNA bivalenti, di cui “si raccomanda prioritariamente l’utilizzo”.

Pubblicato il 29 settembre 2022

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Its, i giovani diplomati possono iscriversi entro il 14 ottobre a 43 corsi di specializzazione tecnica

 Corsi Its

Le imprese dell’Emilia-Romagna hanno un crescente bisogno di giovani tecnici specializzati. Ogni giorno sentiamo appelli di imprenditori che non trovano personale in aree aziendali fondamentali. Tra fine ottobre e inizio novembre partiranno in regione 43 corsi biennali ITS, che forniscono ai giovani competenze tecniche e tecnologiche molto richieste dalle imprese. “Gli ITS sono un’opportunità importante per i giovani emiliano-romagnoli – dichiara la presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annalisa Sassi – perché sono realizzati in stretta collaborazione con le imprese, offrono ottime possibilità di trovare una occupazione qualificata e una successiva crescita professionale.  Siamo in una fase economica complessa in cui la sfida sui mercati si giocherà sempre di più sulla conoscenza e sul valore aggiunto dei prodotti: per questo è importante che i giovani siano formati con contenuti innovativi di sapere e di tecnologia”.

La formazione degli Its è molto varia: comprende lezioni in aula ma soprattutto laboratori pratici e stage in azienda. I corsi durano 2 anni per un totale di 2000 ore, di cui il 40 per cento si svolge all'interno delle imprese. Gli studenti hanno l’opportunità di fare un’esperienza formativa all’interno di imprese anche con sede all’estero. Tra i docenti c’è una presenza di almeno la metà di esperti provenienti dal mondo del lavoro. In Emilia-Romagna oltre l’80 per cento dei partecipanti agli ITS trova un lavoro qualificato in azienda, e alcuni corsi raggiungono il 90 per cento. Le iscrizioni scadono il 14 ottobre. I corsi, promossi da 7 Fondazioni ITS riunite nell’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna, sono gratuiti e co-finanziati dalla Regione con il Fondo Sociale Europeo e fondi nazionali. In sintesi, gli ITS in Emilia-Romagna formano tecnici superiori in questi settori: Meccanica, meccatronica, motoristica, packaging con 15 corsi; ICT e industrie creative con 10 corsi; Agroalimentare con 4 corsi; Territorio, energia, costruzioni con 5 corsi; Turismo e benessere con 3 corsi; Logistica e mobilità con 3 corsi; Nuove tecnologie della vita con 3 corsi. La Rete Politecnica promossa dalla Regione Emilia-Romagna mette a disposizione complessivamente oltre 100 opportunità formative per giovani e adulti: oltre ai corsi ITS, nei prossimi mesi partiranno 71 corsi di istruzione e formazione tecnica superiore e 41 corsi brevi di formazione superiore. Tutte le informazioni sul sito https://itsemiliaromagna.it/ .

Pubblicato il 1° ottobre 2022

 

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Tappa a Piacenza per l'iniziativa «Un Po di sete»

 

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Oltre seicento chilometri lungo la ciclovia “Vento” da Torino alla punta estrema del Polesine con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema dell’emergenza idrica e ambientale del bacino fluviale del Po e per reperire fondi per attività benefiche.
“Un Po di sete” è l’impresa che in nove giorni, con un nutrito programma di incontri lungo il percorso, vede protagonisti i due cicloturisti santhiatesi Luigi Zai e Pier Luigi Cane dell’associazione “no profit” di Santhià “Il Vercellese… verso Santa Cruz”.
L’iniziativa, scandita in otto tappe, ha preso il via domenica 25 settembre dal Monte dei Cappuccini presso il capoluogo piemontese e, dopo un percorso attraverso le province rivierasche del “Grande Fiume”, approderà lunedì 3 ottobre a Santa Giulia di Porto Tolle, in provincia di Rovigo.
Piacenza è stata il punto d’arrivo della terza tappa, partita martedì 27 settembre in mattinata da Pieve Albignola, e nello stesso tardo pomeriggio gli assessori all’Ambiente e allo Sport, Serena Groppelli e Mario Dadati, erano pronti ad accogliere l’arrivo della delegazione di cicloturisti dell’associazione di Santhià, per dare loro il benvenuto nella nostra città. Purtroppo il percorso seguito dalla coppia di ciclisti è stato funestato da una serie di forature (ben cinque! a causarle una bacca dalle spine particolarmente acuminate, tipica della zona del pavese, detta “tribulus terrestris”), impedendo loro di arrivare in tempo all’appuntamento in Municipio.

L’occasione di dare visibilità all’iniziativa non è comunque andata perduta, in quanto a rappresentare l’associazione “Il Vercellese… verso Santa Cruz” erano presenti: Germana Vercellino, fondatrice ed ex presidente del sodalizio, accompagnata da Giuliana Carpena ed Emma Mantovani. In collegamento online sono intervenuti inoltre il presidente Davide Gilardino e i consiglieri della Provincia di Vercelli.
Gli assessori Dadati e Groppelli, nel loro intervento, hanno posto l’accento, il primo “sull’importanza della bicicletta, non solo come mezzo di trasporto, ma anche come veicolo ecosostenibile il cui utilizzo garantisce l’ambiente e la salubrità dell’aria, promuove la salute e il benessere di chi vi ricorre  e, come in questo caso, rappresenta uno strumento di solidarietà, di condivisione di esperienze e di incontro tra le persone”, mentre la seconda ha sottolineato come “Piacenza, in posizione baricentrica all’interno della ciclovia Vento, abbia di fronte a sé l’occasione di cogliere tutte le opportunità che il cicloturismo e l’escursionismo ‘slow’, in crescita esponenziale negli ultimi anni, offrono al nostro territorio”, ma anche ricordato il tema dell’emergenza idrica e “l’importanza dell’opera di sensibilizzazione da portare avanti nelle scuole per rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su tale argomento”.

“L’avventura, partita un po’ per scherzo, – ha infine sottolineato Germana Vercellino – sta assumendo contorni sempre più concreti, grazie anche al coinvolgimento di tanti enti, associazioni, scuole, università, media locali e nazionali e cittadini, che hanno dimostrato interesse e disponibilità e condiviso il progetto. Scopo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Provincia di Vercelli, il Comune di Santhià, la Camera Municipal di Santa Cruz e Slow Food, è quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni rispetto all’allarmante situazione idrica del Po, raccogliere fondi per aiutare il settore dell’apicoltura a rischio alla luce dei cambiamenti climatici in corso e promuovere il progetto degli orti in Africa di Slow Food a Santa Cruz di Capo Verde”.

Nella foto di Mauro Del Papa l'arrivo della tappa “Un Po di sete” a Piacenza.

Pubblicato il 29 settembre 2022

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