Il generale Masiello in visita alla caserma «Filippo Nicolai»

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È stato rinviato per impegni improvvisi di don Antonio Mazzi il primo incontro di Cammini di Speranza che avrebbe dovuto svolgersi al centro culturale di Gragnano, sabato 1 marzo. Il religioso avrebbe parlato di temi educativi e del ruolo della famiglia.
Pubblicato il 25 febbraio 2025
Tante primule colorate e un libro del Polo Bibliotecario per incominciare a “leggere fin da piccoli” sono stati il dono che l’Amministrazione Comunale di Gragnano ha voluto offrire, nei giorni scorsi, ai nuovi cittadini nati nel 2024. Nel Centro Culturale si è infatti radunata una piccola folla di genitori e bimbi: erano presenti neonati, che hanno visto la luce nell’ultimo mese dell’anno, a bimbi più grandicelli tra i quali uno compiva l’anno proprio in quel giorno e che è stato salutato con un bell’applauso. In totale erano 28 i bimbi che rappresentano il futuro del paese e che, con i loro genitori.
“Famiglie – ha dichiarato il sindaco Patrizia Calza - che devono sentire l’affetto e la vicinanza anche delle istituzioni e capire di essere parte di una vera comunità, perché non è mai bello sentirsi soli neppure quando si è ancora giovani e forti”. Con l’assessore Marco Caviati, Calza ha dunque ringraziato i neogenitori per «la scelta di vita che hanno fatto contribuendo a combattere l’inverno demografico che si è abbattuto su tanti paesi europei sottolineando che “occorre dare vita a una grande alleanza tra le istituzioni, a vari livelli, le famiglie e la comunità per uscire dal problema della denatalità”. Sono tanti i servizi presenti nel territorio anche distrettuale a cui i genitori possono accedere gratuitamente e questi sono stati illustrati dall’assistente sociale Luisa Zioni e dai rappresentati del Centro per le Famiglie che ha sede a Castelsangiovanni ma che, attiva, se richiesto, anche iniziative in loco. Sono state illustrate dunque le varie opportunità dagli asili-nido alle scuole materne dai benefit comunali a quelli regionali o nazionali di cui, in base all’Isee, le famiglie possono usufruire, così come le attività laboratoriali del Centro. Al primo laboratorio , sul tema del gioco , si sono iscritte seduta stante 7 coppie di genitori. Per maggiori informazioni su questa attività e sugli altri servizi a cui la coppia può accedere ci si può rivolgere al numero 0523-843020.
“Gragnano è un paese giovane, ma è bene sapere che con il trend attuale, nell’arco di venti anni, in Emilia-Romagna gli anziani saranno il triplo dei giovani. È doveroso pensare al peso enorme che stiamo ponendo sulle spalle delle nuove generazioni. Per questo ho parlato di una grande alleanza a favore della vita, che deve coinvolgere tutti i livelli”, spiega il sindaco. “Aldilà di tutti i provvedimenti economici o servizi che a livello nazionale o locale si possano attivare, noi crediamo che la comunità possa fare tanto per creare le condizioni favorevoli a chi è disposto a dare vita a una famiglia: avere la sensazione di vivere in una comunità che accompagna, tesse relazioni, partecipa, può cambiare le cose. Un po’ come accadeva nel passato, in cui in un paese ci si conosceva tutti. I figli erano un po’ i figli di tutti. Dobbiamo rifiutare l’idea di un paese in cui i vicini rimangono estranei, sconosciuti gli uni agli altri. Per questo abbiamo ricordato anche i servizi creati a supporto degli studenti a scuola o per il tempo libero, quali i centri aggregativi. Oggi anche per i ragazzi esistono il problema della solitudine e le difficoltà di relazioni, con conseguenze anche gravi per la loro crescita serena. Anche su questo dobbiamo interrogarci come comunità, fin dalla nascita dei nostri nuovi concittadini” . In chiusura la bibliotecaria Elisabetta Pallavicini ha illustrato le attività della biblioteca per i piccoli utenti e il sindaco ha invitato i genitori a non consegnare i cellulari nelle mani dei loro bambini. “Come ci ha illustrato lo spicologo e psicoterapeuta Alberto Pellai, di recente ospite a Gragnano, sono enormi i danni che questo prezioso strumento arreca al normale sviluppo e alla crescita dei bambini. Occorre esserne consapevoli”.
Pubblicato il 24 febbraio 2025
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L’Azienda Usl di Piacenza, grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha avviato un importante progetto che utilizza l'analisi avanzata del DNA per migliorare ulteriormente la presa in carico dei pazienti con linfomi, leucemie e mielomi.
La tecnica Next Generation Sequencing (NGS) permette di leggere con grande precisione il materiale genetico delle cellule. Questa tecnologia è fondamentale per identificare la malattia minima residua (MRD), ovvero la piccolissima quantità di cellule tumorali che possono rimanere nell'organismo dopo un trattamento, anche quando gli esami tradizionali non riescono più a rilevarle. Grazie al NGS, i medici possono individuare queste micro tracce con estrema precisione, prevenire ricadute e monitorare meglio il percorso di guarigione dei pazienti.
Sebbene le linee guida internazionali raccomandino l’utilizzo della NGS, la sua applicazione pratica è ostacolata da sfide tecnologiche e dalla necessità di formazione altamente specializzata del personale. Questo progetto si propone di superare tali difficoltà, portando un significativo progresso nel trattamento e nella gestione dei pazienti.
«L’innovativa tecnica diagnostica NGS, la “lente di ingrandimento del DNA”, è una metodologia avanzata che porterà a diagnosi così precise e dettagliate da consentire di individuare con maggiore puntualità il percorso terapeutico più adatto al paziente. In linea con la filosofia della nostra Fondazione, dunque, investiamo su un progetto specifico, in grado di generare un impatto significativo in termini di appropriatezza della cura, qualità della vita dei pazienti e ottimizzazione delle risorse a disposizione - precisa il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Questo intervento, inoltre, contribuisce a consolidare e sviluppare una specialistica dell’ospedale piacentino, che rappresenta già un’eccellenza a livello regionale e sovraregionale».
«Per Piacenza – sottolinea Daniele Vallisa, direttore del dipartimento Oncoematologia, che lavora in stretto contatto con le realtà ospedaliere di Modena e Bologna - è essenziale rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche per garantire ai nostri pazienti, anche quelli più giovani, terapie sempre più efficaci e appropriate. Questo progetto contribuirà a garantire l'appropriatezza prescrittiva dei farmaci a target molecolare, ottimizzando le terapie e riducendo i rischi di trattamenti inefficaci».
«Le tecnologie all’avanguardia come la NGS – evidenzia Paola Bardasi, direttore generale dell’Azieda Usl di Piacenza - non solo migliorano la diagnosi, ma rendono possibile l’accesso a trattamenti avanzati, che seppur efficaci, sono costosissimi. Il nostro obiettivo è garantire che i pazienti abbiano accesso alle migliori cure, ma allo stesso tempo dobbiamo lavorare per una gestione mirata delle risorse, assicurando l'appropriatezza della cura e il controllo della spesa. Questo progetto, dunque, rappresenta un passo fondamentale per ottimizzare l’approccio terapeutico e gestire in modo efficiente l’impiego di terapie avanzate».
Il progetto punta a potenziare l’uso della tecnologia NGS, con un percorso in più fasi. Prima di tutto, verranno rafforzate le competenze del personale sanitario e formato un nuovo biologo specializzando, con un focus su bioinformatica e genetica molecolare. Poi, la metodica NGS sarà sottoposta a una verifica di qualità a livello internazionale. Il centro è già riconosciuto dall’ERIC, un’organizzazione europea che promuove il miglioramento delle cure per la leucemia linfocitica cronica, garantendo così affidabilità e qualità nelle diagnosi.
«La NGS – spiega Angela Rossi, direttore dell’Unità operativa Biologia dei trapianti - è una tecnica avanzata che consente di ottenere una grande quantità di dati diagnostici, ma questi dati devono essere accuratamente interpretati. La nostra formazione, quindi, si concentra sulla bioinformatica e sulla genetica molecolare per permettere al nostro personale di tradurre questi dati grezzi in informazioni utili per i clinici. Questo passaggio è cruciale perché consente di definire la strategia terapeutica più adatta al singolo paziente. Inoltre, il progetto comporterà un significativo aumento delle competenze del personale del laboratorio, che diventerà sempre più specializzato nella gestione e interpretazione di queste tecnologie avanzate, facendo della nostra struttura un punto di riferimento di eccellenza non solo per l’Azienda Usl di Piacenza, ma anche per il panorama regionale».
Il progetto prevede l’accreditamento del personale, che, grazie alla formazione, sarà in grado di rilasciare dati certificati e accreditati. Questo passaggio è decisivo perché i dati interpretati con precisione avranno un impatto diretto sulla decisione terapeutica. La corretta valutazione della malattia residua consente infatti di decidere se un paziente possa accedere a un trapianto o se sia necessaria una terapia alternativa. La NGS funziona come una ‘lente d’ingrandimento’ super potente per il DNA, riuscendo a rilevare anche piccolissime tracce di malattia, che altre metodiche non potrebbero individuare. Questa sensibilità è particolarmente utile quando si trattano i nuovi farmaci biologici e le terapie come l’immunoterapia, che sono molto più efficaci delle vecchie chemioterapie e possono raggiungere profondità di risposta maggiore. Valutare correttamente la risposta ai trattamenti è fondamentale per prendere decisioni importanti, come se continuare o fermare una terapia, se cambiarla o se procedere con un trapianto.
Nella foto di Del Papa, l'incontro in Fodazione.
Pubblicato il 24 febbraio 2025
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Ragazzi e ragazze, parlateci del futuro. Come ve lo immaginate? Quali propositi, inquietudini, speranze? Avanti c’è posto. Anzi: sono ancora pochi i posti rimasti nei quattro laboratori creativi del progetto #ORIZZONTI–La Ricerca, dove per raccontarvi e raccontarci vi potrete servire di più strumenti espressivi: audiovisivi, corti, fotografie, music-band, scrittura di testi musicali, street art. Si tratta di laboratori artistici e gratuiti rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni (per iscriversi occorre contattare Lucia Catino, referente dei Servizi di ascolto e consulenza di Fondazione La Ricerca (luciacatino [AT] laricerca [DOT] net oppure cell 346.6747670).
Basati sul digital storytelling vengono condotti da coetanei, tredici “peer” – insegnanti alla pari – studenti e studentesse delle quarte e quinte superiori, al fianco di professionisti del mondo della comunicazione.
Il primo, Urban Bars , riguarda la scrittura rap: è iniziato il 24 febbraio (con gli esperti Emanuele Ercoli e Marco Premoli), seguiranno altri quattro incontri (il 3,10,17,24 marzo) presso Fondazione La Ricerca (Stradone Farnese 96) dalle 14,30 alle 16,30.
Il 6 marzo partirà Tutto Evolve (con Gero Guagliardo), riguarda la fotografia legata alla narrazione. Seguiranno altri 5 incontri il 13,20,27 marzo e 3 aprile presso Spazio 4 (in collaborazione con progetto EXIT) dalle 15 alle 17.
Sempre il 6 marzo inizierà Cineamiamoci (con Elena Carini), laboratorio audiovisivo e cinematografico per la realizzazione di un cortometraggio. Seguiranno altri 4 incontri il 13, 27 marzo e 10 e 17 aprile dalle 14,30 alle 16, 30 presso Fondazione La Ricerca.
Il 12 marzo prenderà il via Giovani Suoni, laboratorio per band musicali con un tecnico del suono (Andrea Guglieri di Crazy Sound) a cui seguirà un contest musicale in tre serate in cui i partecipanti potranno esibirsi. Tre gli incontri formativi (12, 19 e 26 marzo) presso Fondazione La Ricerca dalle 17 alle 18,30.
Infine, con data ancora da destinarsi, ma presumibilmente tra metà marzo e metà aprile, presso la scuola Tutor, si svolgerà Street Visions (con Fabio Guarino) con 5 incontri di street art.
Proposto da Fondazione La Ricerca ETS, Progetto #ORIZZONTI è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Dipartimento per le politiche della famiglia.
Nella foto, Il gruppo dei 13 studenti delle quarte e quinte classi delle superiori piacentine che al fianco di esperti della comunicazione condurranno laboratori di storytelling del progetto #Orizzonti. Con loro, in prima fila, terza da sinistra, la responsabile dei Servizi di ascolto e consulenza psicologica de La Ricerca Lucia Catino.
Pubblicato il 24 febbraio 2025
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