La Polizia Stradale di Piacenza traccia un bilancio delle attività svolte durante il 2022. Sono state oltre 700 le pattuglie di vigilanza stradale in tutta la provincia. I controlli hanno riguardato oltre 5.500 persone mentre le pattuglie hanno effettuato più di 200 interventi per i soccorsi agli utenti in difficoltà. Più di 5mila violazioni alle norme sulla circolazione stradale contestate che hanno determinato il ritiro di 78 patenti di guida, di 89 carte di circolazione e la decurtazione di 8405 punti. Sono stati rilevati 204 incidenti stradali, registrando un aumento di 21 incidenti rispetto all'anno precedente: gli incidenti stradali con esito mortale sono aumentati rispetto al 2021, passando da 1 a 5. “Ma il dato del 2021 tuttavia - spiega la Polstrada in una nota - non è realmente rappresentativo del trend dell’incidentalità stradale, alla luce del parziale abbattimento del fenomeno infortunistico registrato anche in tale anno quale naturale conseguenza dei divieti imposti alla mobilità ancora in parte sussistenti in funzione del contenimento della pandemia da Covid-19. Infatti, rispetto al dato del 2019, quando si erano registrati 217 incidenti stradali, l’andamento del fenomeno infortunistico risulta comunque in lieve diminuzione”.
Importante è stato l’impegno della Polizia Stradale per il contrasto alla guida sotto effetto di alcol: sono stati 1.691 i conducenti sottoposti a controlli dei quali 37 sanzionati per guida sotto l'influenza dell'alcool. Considerevole e di alto profilo professionale è stata l’attività specialistica nelle operazioni di controllo di ben 41 esercizi pubblici che hanno stretta correlazione con la circolazione stradale (rivenditori, autodemolitori, carrozzerie, agenzie di pratiche auto, ecc.): in alcune occasioni sono state individuate mancanze riguardanti la normativa sui rifiuti e sulla prevenzione degli incendi.
Il 2022 si è chiuso meglio di quanto previsto a inizio anno. Il 2023, nonostante la guerra che non mostra segni di arretramento e un’inflazione che resterà su valori elevati, dovrebbe chiudersi con segno positivo, allontanando il rischio di una recessione. È quanto emerge dall’edizione di gennaio degli Scenari per le economie locali di Prometeia, analizzati dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna. In termini numerici, si stima che la ripresa dell’economia regionale nel 2022 dovrebbe attestarsi al 4%. L’andamento a livello nazionale mostra un profilo analogo rispetto all’Emilia-Romagna: l’aumento del prodotto interno lordo italiano è previsto al 3,9% nel 2022. Va sottolineato come la dinamica italiana sia risultata superiore a quella mondiale (+3%) e a quella dei Paesi dell’area Euro (+3,4%). Tra le regioni italiane a ottenere un risultato migliore di quello dell’Emilia-Romagna sono Lombardia, Valle d’Aosta e Veneto. Se si confronta il Pil del 2022 con quello del 2019, quindi con i livelli pre-pandemia, solo Lombardia ed Emilia-Romagna segnano un deciso recupero, per altre nove regioni la variazione è positiva, ma di entità modesta, nelle restanti 11 regioni non si è ancora recuperato il livello di PIL pre-pandemia. La prospettiva 2023 per il Pil dell’Emilia-Romagna è di una dinamica ancora positiva, ma in netto rallentamento (+0,5%). A frenare la crescita dell’economia pesano soprattutto gli aumenti dei costi energetici e, più in generale, delle materie prime, a cui aggiunge la stretta monetaria in corso. Il dato nazionale non si discosterà sensibilmente da quello regionale, +0,4%; a livello mondiale la crescita del Pil nel 2023 sarà dell’1,8%, nell’area Euro si fermerà allo 0,1%.
INVESTIMENTI ED ESPORTAZIONI
Nel 2022 gli investimenti fissi lordi hanno registrato una notevole crescita (+10,7%), grazie alla ripresa dell’attività produttiva e ai massicci interventi di sostegno pubblici, in particolare, a favore delle costruzioni. Il rallentamento del commercio mondiale registrato nel corso del 2022 ha contenuto la crescita dell’export regionale al 3,2% in termini reali. Anche per il 2023 l’export dell’Emilia-Romagna dovrebbe proseguire su questa linea (+2,7%), ancora una volta limitato dalle dinamiche internazionali dei prezzi e dalle difficoltà che interessano importanti mercati di sbocco. Nonostante le difficoltà, al termine del 2023 il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe risultare superiore dell’11,6% rispetto a quello del 2019, a sottolineare l’importanza e l’imprescindibilità dei mercati esteri per sostenere l’attività e i redditi regionali.
I SETTORI
Grazie ai piani di investimento pubblico e alle misure di incentivazione adottate dal governo a sostegno del settore, nel 2022 sono state le costruzioni a trainare la crescita complessiva, segnando un aumento del valore aggiunto (10,5%) più che doppio rispetto a quello dei servizi (+4,9%), mentre l’industria ha quasi spento i motori (0,7%). Nel 2023 si stima che la crescita proseguirà, seppur più contenuta, nelle costruzioni (+1,2%). Trend simile per i servizi dove però il deciso rallentamento della dinamica dei consumi e la variazione della loro composizione a favore di quelli essenziali dovrebbero ridurre decisamente il ritmo di crescita (+1,3%). La stretta monetaria e la dinamica dei prezzi ridurranno la domanda e condurranno in recessione l’industria (-1,3%).
IL MERCATO DEL LAVORO
Nel 2022 le forze di lavoro dovrebbero essere aumentate sensibilmente (+1,2%) sotto una maggiore spinta alla ricerca di un impiego. Per il 2023 l’aumento delle forze di lavoro sarà minore (+0,7%), non ancora sufficiente a compensare il calo subito nel 2020. Nel 2022 l’occupazione ha avuto un andamento positivo (+1,2%), nonostante l’incremento sia stata attenuato da un maggiore numero di ore lavorate. Nel 2023 la crescita degli occupati proseguirà a un ritmo inferiore (+0,7%). Il tasso di occupazione (calcolato come quota degli occupati sulla popolazione presente in età di lavoro) è risalito al 69,2% nel 2022, un punto al di sotto del livello del 2019. Nonostante il rallentamento dell’attività, nel 2023 il tasso di occupazione dovrebbe risalire ulteriormente e giungere al 69,7%. Nel 2022 si è registrato un’ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione, attestandosi al 5,3%. Nel 2023 il tasso di disoccupazione dovrebbe ulteriormente ridursi al 5,1%.
L’assessore ai servizi sociali del Comune di Piacenza Nicoletta Corvi e la responsabile del Centro per le Famiglie Giulia Maria Cagnolati hanno presentato i cambiamenti in programma, tra cui il nuovo logo della struttura. Tra questi il nuovo piano di comunicazione che verrà avviato a breve e che prevede l’attivazione di un profilo Instagram, la realizzazione di un corso formativo per le operatrici della struttura a cura della professoressa Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo presso l’Università di Padova ed esperta di psicologia dell’apprendimento. Tra i punti anche la riapertura dell’avviso per aspiranti baby-sitter, l’ampliamento del percorso di accompagnamento rivolto ai futuri genitori e “Pianeta compiti”, servizio di supporto alle famiglie e agli studenti impegnati nell’attività pomeridiana di studio.
I nuovi orari del Centro per le Famiglie di Piacenza:
Dall’alfabetizzazione su informazioni e dati alla creazione di contenuti digitali fino alla cyber security. Attorno a queste tematiche ruotano i corsi di formazione che partiranno in Emilia-Romagna rivolti a non occupati e a donne, a prescindere dalla condizione lavorativa e professionale. Una platea potenziale di oltre 9mila persone e un investimento della Regione di quasi 6 milioni di euro di risorse europee Fse. L’offerta formativa è stata approvata dalla Giunta regionale: due distinti bandi per rafforzare e incrementare le opportunità di formazione permanente, attraverso percorsi individuali capaci di accrescere le competenze digitali individuate nella ‘Raccomandazione del Consiglio sulle competenze chiave’ per l'apprendimento permanente del 2018. L’opportunità, disponibile in tutta la regione, sarà fruibile anche da remoto, per favorire la piena partecipazione alle persone riducendo le disparità di genere e territoriali. Si tratta, in sintesi, di opportunità formative di breve durata che contengono la costruzione per ciascun utente di un proprio percorso personalizzato in funzione delle competenze pregresse. I progetti sono strutturati avendo a riferimento il Digital competence framework for Citizens (DigComp 2.2) che definisce 4 aree chiave della competenza digitale: alfabetizzazione su informazioni e dati; comunicazione e collaborazione; creazione di contenuti digitali; sicurezza; risoluzione di problemi. L’elenco dei corsi e gli enti accreditati si possono trovare all’indirizzo OrientER - E-R Formazione e lavoro (regione.emilia-romagna.it). La prima, con un investimento di oltre 3,3 milioni di euro, permetterà a circa 5mila persone non occupate di poter accedere a percorsi formativi per le competenze digitali.
In particolare, l’investimento regionale punta a rafforzare i percorsi di inserimento lavorativo di persone che possono usufruire delle prestazioni previste dal Programma Gol e finanziate dal Pnrr.
La seconda, con un investimento di oltre 2,5 milioni di euro permetterà a circa 4mila donne, indipendentemente dalla loro condizione occupazionale, di usufruire di una formazione finalizzata a ridurre i divari di genere nelle competenze digitali, favorire la spendibilità di percorsi formativi e di istruzione negli ambiti scientifici e tecnologici e rafforzare l’occupabilità e i percorsi di crescita professionale.
Un evento fieristico che richiama ogni anno migliaia di appassionati da tutto il nord Italia e che quest’anno prenderà vita con più di cento espositori che metteranno in mostra monete, banconote, francobolli, cartoline, pezzi di corrispondenza caratterizzata da antichi metodi postali, schede telefoniche, stampe, libri, manoscritti, dischi, immaginette religiose e altre introvabili rarità da collezione. Pantheon aprirà i battenti venerdì 27 gennaio alle 10.30 e rimarrà aperto fino alle 17.30; mentre sabato 28 gennaio apertura anticipata alle 9.30 con chiusura sempre alle 17.30. Per questa edizione speciale, oltre agli stand di Poste Italiane e del Circolo Filatelico e Numismatico di Piacenza, sarà presente per la prima volta anche uno stand delle Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di Malta che, per l’occasione, hanno emesso uno speciale annullo postale. Altra novità di questa edizione lo stand Delcampe (Padiglione 2), il marketplace digitale dedicato al collezionismo più importante al mondo, con oltre un milione di utenti registrati.
Sabato 28 e domenica 29 gennaio, inoltre, prenderà vita a Piacenza Expo anche la Mostra-mercato del giocattolo vintage che, animata da sessanta espositori, proporrà una ricca esposizione di giocattoli e bambole d’epoca, soldatini, modellismo dinamico e statico, aereo, automobilistico, navale, ferroviario, militare e meccanico. Sarà presente quest’anno anche l’Associazione “Mattoncini del Ducato”, con un’esposizione a vario tema, statica e dinamica, realizzata con i celebri mattoncini danesi.
Per l’edizione del quarantesimo non poteva mancare un richiamo all’arte: la Galleria del quartiere fieristico sarà infatti animata, da venerdì a domenica, dalla mostra “Pinocchio e Buratino”, quadri e sculture di Ryta Tshimokhava e di Yaroslav Svabodni. Su questo tema, Piacenza Expo e le Edizioni Attini hanno realizzato una speciale cartolina celebrativa stampata in edizione limitata, in 500 copie numerate. Confermato anche quest’anno, tra gli eventi collaterali di Pantheon, l’aspetto ludico-sportivo con la presenza di due manifestazioni di calciotavolo: il 2° Trofeo Infonet e il Campionato Provinciale Piacentino, organizzati da Subbuteo Club Stradivari e Piacenza Calcio Subbuteo.
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