Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

A Piacenza Expo tornano Apimell, Seminat e Buon Vivere

apimell

 

Tornano a Piacenza Expo le tre storiche fiere dedicate al verde, alla natura e alle tipicità enogastronomiche italiane.
Da venerdì 3 a domenica 5 marzo, infatti, il quartiere fieristico di Le Mose ospiterà la 40ª edizione di Seminat - mostra mercato di florovivaismo, giardinaggio e orticoltura  la 39ª edizione di Apimell - rassegna internazionale dedicata ai prodotti, alle attrezzature e alle tecnologie per e la 15ª edizione di Buon Vivere, mostra-mercato delle tipicità enogastronomiche italiane.

“Con queste tradizionali rassegne primaverili - commenta l’Amministratore Unico di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli-entriamo nel vivo del nostro calendario fieristico. I numeri di quest’anno premiano l’ottimo lavoro svolto dal nostro staff organizzativo, dato che sia per Apimell, per Seminat e anche per Buon Vivere abbiamo registrato un consistente e confortante aumento degli espositori, ma anche dei territori e dei paesi europei rappresentati. Un’ulteriore dimostrazione di quanto Piacenza Expo contribuisca alla crescita dell’economia piacentina”.

Apimell, che si è ormai consolidata come la più importante e qualificata mostra-mercato dedicata ai prodotti, alle attrezzature e alle tecnologie per l’apicoltura di tutta Europa, è dedicata sia ai professionisti del settore che al grande pubblico. Quest’anno saranno 130 gli espositori presenti (+9% rispetto al 2022), provenienti non solo dall’Italia ma anche da Germania, Pakistan, Danimarca, Polonia, Croazia, Grecia, Slovenia, Spagna, Ungheria, Francia, Serbia, Turchia, Bulgaria e Austria.

Oltre alle principali novità e tecnologie per l’attività apistica, Apimell proporrà anche quest’anno importanti momenti di approfondimento e convegni organizzati in collaborazione con le principali associazioni nazionali di categoria.

Numeri in crescita anche per Seminat, che quest’anno festeggia la 40ª edizione. Circa quaranta gli espositori presenti (+ 9% rispetto al 2022) che porteranno nel Padiglione 1 di Piacenza Expo piante ornamentali e da frutto, sementi, attrezzature e strumenti da lavoro per orti e giardini e tutte le principali e più importanti novità del florovivaismo.

Il Padiglione 2 di Piacenza Expo ospiterà invece l’ormai tradizionale mercato enogastronomico di Buon Vivere, rassegna che quest’anno sarà animata da 65 espositori (+9% rispetto al 2022). Un lungo percorso all’insegna del gusto, delle tipicità, dei prodotti tutelati, biologici e da produzioni integrate, per conoscere e scoprire le eccellenze enogastronomiche tipiche di tante regioni italiane, ma anche di piccoli territori, con anche una gustosa incursione in territorio francese. In programma, nel contesto di Buon Vivere, anche degustazioni guidate, show-cooking e la presentazione di “AperiDop Piacerntino”, pubblicazione realizzata dal Consorzio Tutela Salumi Dop Piacentini.

Informazioni

APIMELL-SEMINAT-BUON VIVERE

Piacenza Expo - 3-5 marzo 2022 - Orari: venerdì e sabato 9.00-18.30; domenica 9.00-18.00

www.seminat.it - www.apimell.it - www.buonvivere.info - Ingresso: 12,00 €, ridotto 10,00 € - ingresso gratuito fino a 12 anni

Nella foto da sinistra, Ernesto Torretta, presidente Associazione apicoltori piacentini, Alessandra Bottani, responsabile organizzativa delle fiere di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli amministratore unico di Piacenza Expo, l’assessore al Commercio del Comune di Piacenza Simone Fornasari e Roberto Abelli, direttore del Consorzio Tutela Salumi Dop Piacentini.

Pubblicato il 2 marzo 2023

Ascolta l'audio

Ad Assisi tre giorni di formazione liturgico-musicale

assisis

“Non appendiamo le cetre ai salici, ma seguiamo la Sacrosanctum Concilium nel 60° di promulgazione, in vista dell’Anno Santo 2025. E’ lo slogan scelto dall’Associazione Italiana Santa Cecilia per il consueto convegno rivolto a musicisti, sacerdoti, religiose e operatori pastorali che si terrà ad Assisi dal 13 al 16 marzo. La location ancora una volta la Domus Pacis, accogliente struttura situata a pochi metri dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli che si riempirà di voci e suoni in un intreccio di melodie celestiali. E’ bello tornare ad Assisi e confrontarsi sui temi cari alla musica sacra!

Il programma

La preghiera di apertura sarà a cura del prof. don Guido Bottega al quale seguirà un’introduzione di Mons. Tarcisio Cola, presidente dell’Associazione Italiana Santa Cecilia. “La rivoluzione antropologica della nostra epoca nel mondo e nella Chiesa” è il titolo della relazione curata dalla prof.ssa Angela Pellicciari, storica del Risorgimento e docente di storia della Chiesa.

Nella mattinata di martedì 14 marzo mons. Ovidio Vezzoli, vescovo di Fidenza, affronterà il tema “60 anni di Riforma liturgica: luci e ombre nella Chiesa Italiana”. A seguire una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo Metropolita emerito di Perugia. Nel pomeriggio il maestro don Valentino Donella, compositore e direttore del Bollettino Ceciliano, a 60 anni dalla Sacrosanctum Concilium con la relazione dal titolo “…Cetre, organi, chitarre e… bonghi. Una storia comico-dolorosa dal 1964 ad oggi” affronterà i passaggi critici degli ultimi decenni. Dopo gli interventi, il maestro padre Marco Repeto relazionerà su “Il servizio liturgico musicale dell’Associazione Italiana Santa Cecilia alla Chiesa Italiana”. Al termine i vespri presieduti da Padre Massimo Travascio e alle ore 21 un’elevazione spirituale tenuta all’organo dal maestro Daniele Dori, organista della Cattedrale di Firenze e docente al Conservatorio di Parma.

Per mercoledì mattina, dopo la preghiera delle Lodi presieduta dal maestro don Marco Mascarucci, si alterneranno dapprima il maestro don Marino Tozzi con il tema “Sguardo storico sulle svolte nel campo della musica sacra, per una proiezione sul futuro” e a seguire il giornalista e storico della musica Sandro Cappelletto con la relazione: “La cetra appesa. Musica sacra. Liturgia e creatività contemporanea”. Nel pomeriggio presso il Santuario della Spogliazione Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-vescovo di Assisi, Gualdo Tadino, Nocera Umbra presiederà la Concelebrazione Eucaristica, mentre giovedì mattina sarà il Card. Fortunato Frezza a presiedere.

Seguirà una relazione-laboratorio a cura dei maestri Carlo Ramella compositore e docente al Conservatorio di Milano, Marco Cimagalli docente al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e al Conservatorio di Roma, e Roberto Marini docente al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, al Conservatorio di Pescara e organista della Cattedrale di Teramo, sulle prospettive della musica sacra verso il giubileo del 2025. Moderatore degli interventi il maestro Claudio Stucchi e direttore del coro guida il maestro Michele Manganelli.

Le conclusioni del convegno a cura del maestro Simone Baiocchi, compositore e docente al Conservatorio di Piacenza, sigilleranno la “Tre Giorni 2023”, evento atteso e desiderato da quanti operano e si adoperano per la musica sacra il cui fine è “ la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli”.

Carmela Ansalone

Pubblicato il 2 marzo 2023

Ascolta l'audio

Comune e parrocchia di Gragnano insieme contro la guerra

Chiesa

“Non possiamo rassegnarci alla depressione dell’impotenza perché crediamo in Dio. Non possiamo rassegnarci all’indifferenza perché crediamo nella democrazia”. Il Comune di Gragnano e la parrocchia di San Michele Arcangelo lanciano un messaggio di pace, insieme. Ad un anno di distanza dall’inizio della guerra in Ucraina, non sembra si siano fatti passi avanti per un cessate il fuoco e per un ritorno alla normalità. Anzi. Si alzano voci sempre più allarmate su una possibile estensione del conflitto o sull’uso di armi sempre più letali.
L’Amministrazione Comunale di Gragnano insieme alla parrocchia di San Michele Arcangelo, facendo propri gli inviti di papa Francesco e la sua enciclica “Fratelli e sorelle tutti” invita i cittadini e le associazioni a partecipare ad un momento di approfondimento.

Un corteo per la pace

Si svolgerà sabato 4 marzo alle 11.30 a partire dalla chiesa di san Michele Arcangelo. Dopo il suono delle campane, quasi a voler dare una “sveglia “ a chi vive questa drammatica situazione nell’indifferenza, il corteo dei partecipanti si dirigerà verso la “Piazza della Pace” situata dietro alla casa comunale. Qui potranno essere ascoltati brevi riflessioni dei partecipanti. Tra questi hanno già dato la loro adesione diverse associazioni locali, bambini dell’oratorio, una rappresentanza di studenti della scuola primaria “Tina Anselmi” e privati cittadini. I commercianti sono invitati a chiudere per un breve momento i loro esercizi al passaggio del corteo. L’invito che si alzerà dal basso sarà quello di perseguire con maggiore forza la via diplomatica per arrivare nel più breve tempo possibile ad una tregua o meglio alla fine del conflitto, consapevoli che ogni guerra, oltre gli orrori presenti in termini di morti, feriti e desolazione, lascia rancori, sentimenti di rivalsa e di vendetta per generazioni.

Pubblicato il 1°marzo 2023

Banca di Piacenza: 80 anni per la filiale di S.Nicolò. Una banca vicina al suo territorio

La benedizione del parroco don Fabio Galli

La Banca di Piacenza ha festeggiato l’80° anniversario dell’apertura - avvenuta nel 1943, in pieno periodo bellico - della Filiale di San Nicolò (già allora importante centro agrario ed industriale). Erano presenti il presidente Giuseppe Nenna, il direttore generale Angelo Antoniazzi, il vicedirettore generale Pietro Boselli ed Elisabetta Molinari della Direzione Rete.
Gli ospiti sono stati accolti dal direttore della Filiale Ettore Celli, da dipendenti soci e clienti, dai componenti del Comitato di credito Pierluigi Dallagiovanna, Roberto Francesconi e Alberto Malta e dagli ex titolari Fabrizio Franzini e Stefano Parenti. Presenti il sindaco Paola Galvani e il parroco don Fabio Galli, che ha invitato a un momento di preghiera a cui è seguita la benedizione.

«Vi auguro - ha affermato il sindaco - altri 80 anni di solidità come quelli trascorsi. Siete una banca vicina ai cittadini, ai commercianti, al Comune, al territorio in generale. E non è solo uno slogan, ma è la realtà. E’ una banca a 360 gradi e mai nessuno è lasciato solo. Un pensiero a chi non c’è più (il riferimento è al presidente Sforza Fogliani, ndr) e che tanto ha fatto per farci essere qui oggi a festeggiare».

«Grazie al presidente Sforza che per tanti anni ha capitanato questa nave - ha sottolineato il presidente del Consiglio di amministrazione dott. Nenna - navighiamo sicuri sulla rotta che indica indipendenza e solidità. Abbiamo approvato in questi giorni un bilancio con un utile record di 20,6 milioni di euro». Il presidente ha ribadito che la Banca «non è in vendita» e, come già stabilito dal piano strategico, «aprirà una sede a Reggio Emilia ed una a Modena, zone imprenditorialmente ricche. Il territorio di riferimento rimane naturalmente Piacenza, dove siamo l’unica banca locale rimasta. Continueremo ad applicare il saggio principio che ci ha reso solidi e sani: fare il passo che gamba consente, lavorando orientati ad un ragionevole ottimismo».

Il direttore generale Antoniazzi ha quindi illustrato l’obiettivo che la Banca si è prefissa per i prossimi due anni in termini di redditività: crescere, almeno, di un 10% all’anno.

Nella foto, la benedizione di don Fabio Galli parroco di San Nicolò.

Pubblicato il 1°marzo 2023

Ascolta l'audio

Lavoro, il programma «Gol» ha preso in carico 58mila disoccupati

 Bando gol

L’Emilia-Romagna ha raggiunto e ampiamente superato gli obiettivi stabiliti per la prima fase di attuazione di Gol, il Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. I dati rilevati al 20 febbraio dicono che sono 58mila le persone disoccupate prese in carico dai Centri per l’impiego e che hanno attivato un proprio percorso per l’inserimento lavorativo supportati dagli operatori, orientatori ed esperti del mercato del lavoro dei soggetti accreditati al lavoro, pubblici e privati. Migliaia gli incontri con gli operatori dei Centri, in maggioranza con donne (61,5%), svolti per approfondire competenze professionali e le esperienze lavorative, e per analizzare di ogni singola situazione, con un orientamento personalizzato. E poi, la stipula di un Patto per il lavoro tra persone in cerca di occupazione e chi può aiutarle a rientrare nel mercato del lavoro.

Il programma Gol realizza infatti una delle ‘missioni’ del PNRR, quella che prevede la riforma delle politiche attive del lavoro, ed è finanziato con 4,4 miliardi di euro, oltre ai 500 milioni di euro a valere su React-Eu. Per la sua concreta attuazione, l’Emilia-Romagna può contare su una prima assegnazione di oltre 55 milioni di euro, a seguito del riparto nazionale del 20% della dotazione complessiva del Programma. Sulle 51mila persone che erano state prese in carico dai servizi al 31 gennaio scorso, erano 15.749 i contratti di lavoro attivati. Di tutto questo si è parlato questa mattina in Regione al convegno “Dinamiche del mercato del lavoro e impatto del Programma Gol – Obiettivi raggiunti e sviluppi del Piano attuativo regionale”, un’occasione di scambio e confronto che è stato aperto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e le conclusioni del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone. “In Emilia-Romagna questo Piano si inserisce in una visione strategica e unitaria della programmazione dei Fondi europei, nazionali e regionali che ha come riferimento il Patto per il Lavoro e per il Clima con tutte le parti sociali - ha sottolineato il presidente Bonaccini -. Grazie alla condivisione delle politiche per l’occupazione con tutti i firmatari e al sistema pubblico-privato per gli interventi di politiche attive, riusciamo a creare opportunità concrete per le persone insieme all’intero sistema regionale. Inoltre, continuiamo a investire nella formazione, tanto che per il prossimo biennio 2023-24 prevediamo un investimento di 200 milioni di euro all’anno con le risorse europee FSE+. E’ importante mettere in campo quanto possibile per far dialogare domanda e offerta di lavoro, e fare in modo che più sapere e più conoscenza siano condizioni anche per avere meno precarietà”.

Il programma è rivolto a lavoratori con ammortizzatori sociali o altri sostegni al reddito, giovani, donne, persone con disabilità, over 55, lavoratori e lavoratrici con redditi molto bassi, persone disoccupate da più di sei mesi. La profilazione permette di individuare per ciascuno la propria “distanza” dal mercato del lavoro. Vengono individuate quattro situazioni diverse: persone che sono immediatamente occupabili, soggetti che necessitano di un aggiornamento o adeguamento del proprio profilo di competenze, persone che necessitano di una riqualificazione perché non possiedono professionalità spendibili sul mercato del lavoro e, infine, persone che necessitano del sostegno di misure di politica attiva e di interventi di carattere sociosanitario. Sono già stati attivati percorsi a favore di tutte queste quattro tipologie di destinatari. Le misure di politica attiva del lavoro sono realizzate dai soggetti accreditati al lavoro, anche pubblici, mentre le misure formative sono erogate esclusivamente dagli enti di formazione professionale accreditati. Le risorse del Pnrr permettono il finanziamento dei programmi individuali per le persone e, in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale 14/2015 per l’inclusione attiva attraverso il lavoro, anche i Comuni e le Aziende ASL intervengono nelle equipe multiprofessionali per individuare e garantire le misure di sostegno di carattere sociale e/o sanitario, come ad esempio contributi per la mobilità o per l’affitto. Ad oggi in regione sono a disposizione oltre 550 sedi di erogazione di misure di politiche attive del lavoro accessibili su tutto il territorio, dove operano complessivamente oltre 800 operatori pubblici e 1.646 operatori privati. Si tratta di orientatori ed esperti del mercato del lavoro in grado di sostenere le persone nei percorsi di avvicinamento al lavoro.

Pubblicato il 1°marzo 2023

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente