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Notizie Varie

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La voce di Piacenza a Youz 2022, il forum giovani della Regione

forum

Diciotto tappe. Tremilaquattrocento ragazzi coinvolti. Tantissime idee messe sul tavolo. La Carovana Youz 2022 - il forum giovani della Regione Emilia-Romagna nato con la volontà di riscrivere le future politiche regionali - sta per approdare alla sua tappa finale a Marzabotto il 25 marzo. Sarà un’occasione di incontro per tirare le somme dell’esperienza e condividere i prossimi passi da realizzare. Un appuntamento importante a cui non mancherà la voce di Piacenza.

“Nel 2022, in occasione dell’anno europeo dei giovani, la Regione Emilia Romagna ha promosso il progetto YOUZ – sottolinea Giuseppe Magistrali, direttore del distretto di Ponente - Un cantiere di ascolto e di proposta rivolto ai ragazzi e alle ragazze dei nostri territori. Un caravan ha raggiunto in numerose tappe realtà significative, tra cui l’Unione montana dell’alta val Trebbia incontrando gli studenti dell’istituto superiore di Bobbio. I temi toccati, che si sono trasformati in proposte e progetti, hanno spaziato dalla scuola alla formazione, dall’ambiente al lavoro, dalla percezione del futuro alla ricerca della realizzazione e della felicità. Un’attenzione particolare è stata posta sulle prospettive di promozione della salute in grado di valorizzare ragazzi e ragazze come protagonisti attivi.

Il 25 marzo, al teatro comunale di Marzabotto, si terrà l’evento conclusivo in cui l’assessore regionale Igor Taruffi raccoglierà l’ampia messe di proposte per la redazione di un manifesto condiviso delle politiche giovanili su misura per le nuove generazioni.

La Regione, in considerazione dei progetti pilota condotti in questi anni a Piacenza, ha chiesto al direttore del Distretto di Ponente di presentare le esperienze condotte nel nostro territorio, in particolare, il progetto Youth Worker nell’Unione montana per la promozione del lavoro giovanile e il progetto Community Lab per la co-progettazione della Casa della Comunità della Val Tidone a Borgonovo.

“Il protagonismo giovanile è l’antidoto più potente per contrastare il ritiro sociale dei ragazzi e delle ragazze che rappresenta una vera emergenza epocale – sottolinea Giuseppe Magistrali - La crescita di forme insidiose di disagio e di patologia nelle giovani generazioni, acuita dalla pandemia e dall’isolamento del periodo Covid che, ancora manifesta lacerazioni e ferite, deve assumere assoluta priorità nelle nostre politiche sociali e sanitarie. Una recente ricerca della Regione segnala che gli adolescenti sentono crescere ansia, stress e depressione con esiti spesso drammatici. La scommessa sul futuro passa per la fiducia nelle nuove generazioni considerate partner e promotrici di salute e di benessere".

Pubblicato il 21 marzo 2023

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Al via il percorso di dialogo e confronto del Tavolo Didattica Musicale

presentazione in comune piacenza progetti musica 

Lunedì 20 marzoin Municipio, si è tenuto il primo incontro del Tavolo Didattica Musicale, convocato dall'Amministrazione comunale con il coinvolgimento del Conservatorio Nicolini, delle istituzioni scolastiche, delle scuole di musica e delle associazioni del territorio impegnate in quest'ambito. Un momento conoscitivo e di confronto che è stato occasione, attraverso gli interventi degli assessori Francesco Brianzi, Nicoletta Corvi, Mario Dadati, Christian Fiazza e Simone Fornasari, per presentare le proposte, gli impegni e gli obiettivi dell'Amministrazione.

Progetti nell'ottica della musica

Per la prima volta– sottolinea l’assessorea Politiche Giovanili, Università e RicercaFrancesco Brianzi – il Comune di Piacenza si pone in ascolto delle realtàlocalila cui preziosa attivitàcostituisce il fondamentodella crescita dell'offerta musicale sul territorio, in termini di appuntamenti culturali e di spettacolo, opportunità formative e attrattività. Quella odiernaè la primatappadi un lungo percorso, che si aggiunge ai numerosi momenti di condivisione, dialogo e ascolto che stanno accompagnando il nostro mandato. Lo dimostra la nutrita presenza dei colleghidiGiunta, aconfermadi quantola musica siatrasversale, erappresenti un elementodi vitale importanza per lo sviluppo sostenibile dellacittà”.
“Non si tratta solo di formare musiciste e musicisti –
rimarca a questo propositol’assessorealle Politiche EducativeMario Dadati – bensì diradicare, a Piacenza,un solido ecosistema didattico-musicale che per troppo tempo ha avuto modo di agirein maniera poco organica.Questa è laterra di Giuseppe Verdi, ma ancheil fulcrodi tante esperienze creative contemporanee, soprattutto giovanili, chemeritano di esserepromosse e valorizzate, anche in un’ottica inclusiva. Abbiamo la responsabilità di creare un pubblico del futuro,che mantenga e consolidi il proprio legame affettivo con la città”.
In apertura, l’
assessore Brianzi ha illustratoai presentiil progetto europeo EMPE (European Music Policy Exchange), tuttora in corso, che vede la partecipazione diPiacenza al pari digrandicapitalicome Berlino, Amsterdam, Barcellona,tra tantealtre: il primo “thinktank” di questo tipo per le città europee, nato per integrare ed evidenziareil ruolo della musica nelle politiche cittadine. L’assessore Dadati ha ricordato,poi,quanto la musica possa impattarepositivamentesull'occupazione, la crescita di competenzeel'istruzione, citando numerosi progetti virtuosi messi in campo dalle realtà scolastiche cittadine. L’assessoraai Servizi SocialiNicoletta Corvi ha focalizzato l'attenzione, in particolare, sul tema dell’inclusione, sul valore sociale e terapeutico della musica e sull’importanza di creare contesti in cui sperimentarla.
Hanno chiuso gli interventi della Giunta l'assessore a Cultura e Turismo Christian Fiazza, che ha illustrato in maniera più approfondita, tra le diverse iniziative in atto, il progetto di un bando dedicato alla figura di Giuseppe Verdi, e l'assessore al Commercio e Marketing Territoriale Simone Fornasari, intervenendo sui temi delle infrastrutture, del turismo, dell'economia notturna e del coinvolgimento del settore commerciale quale contesto dove la musica dal vivo può trovare grande spazio e valore.

Folta partecipazione in sala e interesse diffuso per le tematiche oggetto dell’incontro,a cominciare dalla necessità – emersa come filo conduttore ed esigenza prioritaria – di ampliare le sedi disponibili e la dotazione di infrastrutture destinate alla musica, favorendo nel contempo le opportunità di collaborazione e iniziative congiunte anche tra realtà che esprimono e fanno riferimento a generi musicali diversi. Sono state inoltre portate all'attenzione dell'Amministrazione comunale esperienze virtuose di coprogettazione tra il tessuto scolastico cittadino eil terzo settore; un aspetto, questo, accolto e condiviso con favore, come elemento fondamentale per consolidare la filiera musicale a partire dalla base, con un sempre più diffuso e radicato insegnamento della musica nelle scuole, già dall'infanzia e dalla primaria, valorizando le competenze degli insegnanti e arricchendo la didattica grazie al dialogo tra il sistema dell'istruzione pubblica e le progettualità del territorio.

Nella foto, l'incontro del 20 marzo in Municipio a Piacenza.

Pubblicato il 21 marzo 2023

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Da Piacenza all’Ucraina: il racconto di Pollastri a «Mondialità consapevole»

pollastri

A stare in trincea sono gli uomini normali. Accadeva nella Varsavia narrata da Pierangelo Bertoli e accade tuttora nella lunga ed estenuante guerra fra Russia e Ucraina. La storia di Bogdan, partito da Piacenza per il fronte e mai più tornato, è la stessa di tanti civili, totalmente incapaci a maneggiare un’arma, mandati in prima linea a combattere. E, spesso, a morire. A raccontarla è il giornalista di Libertà Marcello Pollastri, intervenuto venerdì 17 marzo al Laboratorio di Mondialità consapevole all’Università Cattolica di Piacenza. Dietro l’aneddoto, raccolto dal giornalista in un’intervista alla vedova, residente a Piacenza, si cela il clima di odio creatosi fra i due popoli dopo lo scoppio della guerra. “Tempo fa in via Badiaschi – ricorda Pollastri – comparve un murale che raffigurava due bambini, uno aveva la maglietta dei colori dell’Ucraina e l’altro di quelli della Russia. Pochi giorni dopo sparì. Molti ucraini, anche a Piacenza, hanno tagliato i rapporti con gli amici russi. Alcuni, addirittura, dicono di desiderare la morte di tutti i russi”.

L’idea di partire

A marzo 2022, quando era passato un mese dall’invasione russa dell’Ucraina, Marcello Pollastri insieme al collega Thomas Trenchi e al fotografo Andrea Pasquali partirono per l’Ucraina. “Quando è scoppiata la guerra, mi prese il desiderio di raccontarla dal punto di vista umanitario – spiega Pollastri, che solitamente scrive di politica –. Anche da Piacenza si era mossa una catena umanitaria, con donazioni di cibo e vestiti al punto di raccolta che allora era in piazza Cittadella, e che ora si trova in via Colombo. Volevo vedere dove finissero quegli aiuti, a chi fossero destinati e cosa succedeva nei luoghi in cui venivano gestiti. Allora proposi a Thomas e Andrea di partire, loro accettarono e iniziammo a cercare un contatto. Un giorno, mentre ero al punto di raccolta, vidi un furgone con la scritta ‘Salvati per servire’: era un’associazione di cristiani evangelici che si occupava di aiuti umanitari, già abituata ad andare nei posti di maggior necessità. Chiesi informazioni e mi risposero che ci avrebbero ospitati”.

Dall’impresa edile dell’ex sindaco Siret i camion per l’Ucraina

“Atterrammo alla sera a Suceava, città romena a pochi chilometri dal confine ucraino. Il presidente dell’associazione ‘Salvati per servire’ ci venne a prendere e ci portò a Dorohoi, a casa dell’ex sindaco della città. Mirel – questo il suo nome – era un importante imprenditore edile. Non appena scoppiò la guerra, però, decise di chiudere l’attività e metterne a disposizione i luoghi come centro di smistamento: lì arrivavano i tir per raccogliere i beni di prima necessità prima di portarli al di là del confine. A casa di Mirel, contando sua moglie, i suoi dieci figli e noi, c’erano trentotto persone. In ogni stanza – prosegue – c’erano profughi, soprattutto donne ma anche qualche uomo ucraino che era riuscito a sottrarsi alla leva imposta da Zelensky. Al mattino si faceva colazione tutti insieme prima di andare nell’impresa edile dell’ex sindaco Mirel ad accogliere i tir che arrivavano dall’Italia. Del tutto casualmente, fra i volontari conoscemmo anche quattro piacentini. Alle 14, dopo aver recitato una preghiera, si partiva per Cernivci, una città ucraina che si trova 50 km dopo il confine, all’epoca non ancora interessata dai bombardamenti, per consegnare il cibo e i vestiti alla popolazione”. Attraversare la frontiera di Siret era un terno al lotto. “Potevano servire tre o quattro ore – rammenta Pollastri –. Per sveltire i controlli, a volte i volontari regalavano ai militari merendine o biscotti”. Una volta di là, si entrava davvero a contatto con la guerra. “La gente era stipata in scuole, orfanotrofi, villaggi e chiese: quelle evangeliche, in particolare, erano diventate tutte sedi per accogliere i profughi provenienti dalle città assediate”.

L’espansione della guerra e i tanti bambini orfani

Il momento più toccante, racconta Pollastri, fu quando giunse la notizia dell’imminente arrivo di un pullman con sessanta bambini rimasti orfani dopo solo un mese di guerra. “A un certo punto – racconta – si sentì una sirena. Noi eravamo spaventati, ma la gente intorno a noi continuava a camminare impassibile sui marciapiedi. Scoprimmo poi che la sirena scattava non appena venisse avvistato un aereo in un raggio di cento chilometri. Se tutti ignoravano il segnale, i bambini, al contrario, dovevano essere portati nelle cantine, al riparo”. Il panico si scatenò, invece, quando arrivò la notizia dei bombardamenti a Leopoli. “Per un attimo si temé che il fronte si stesse spostando nella nostra direzione”, dice Pollastri.

C’è ancora bisogno di aiuto

L’esperienza di Pollastri, Trenchi e Pasquali è stata riportata in un libro, “Ucraina la catena che ci unisce” (Editoriale Libertà). “Oggi i punti di raccolta a Piacenza si sono svuotati – denuncia in conclusione il giornalista – in pochissimi donano ancora beni di prima necessità. Ma la popolazione ucraina ha ancora bisogno di generi alimentari a lunga conservazione. Non più vestiti, ma cibo”.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 18 marzo 2023

Nella foto, Marcello Pollastri a destra con Emanuele Maffi.

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La Gas Sales porta la Coppa Italia a Bologna e riceve i complimenti

Gas Sales squadra ricevuta a bologna

Un grande traguardo sportivo per Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, fresco trionfatore nella Coppa Italia di SuperLega 2023. Un successo che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha voluto sottolineare ricevendo la presidente della società, Elisabetta Curti, il vicepresidente Giuseppe Bongiorni e il primo allenatore Massimo Botti. L’occasione per consegnare una targa ricordo e per congratularsi con una squadra che continua a fare onore allo sport emiliano-romagnolo e non solo. E che poche settimane fa nella splendida cornice del PalaEur di Roma, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha messo a segno una grande vittoria contro l’Itas Trentino. “Complimenti a tutta la società, agli atleti e alla dirigenza, non solo per l’entusiasmante vittoria in Coppa Italia - ha detto il presidente Bonaccini - ma anche per la crescita davvero significativa di cui è stata protagonista in questi anni. Dimostrando quanto siano importanti impegno, tenacia, voglia di mettersi in gioco. Una società che ha saputo creare in questi anni un rapporto molto forte con il territorio, in una realtà quella piacentina che vanta peraltro una solida tradizione pallavolistica, e che investe sui giovani. Centrando appieno quello che è il grande valore sociale dello sport, al di là dei pure importanti risultati in campo”.

“Siamo molto orgogliosi di questo risultato, anche considerando il fatto che abbiamo l’onore di portare sulle nostre maglie il logo della Regione Emilia-Romagna. Riportare la Coppa Italia nella nostra regione è un orgoglio per tutti coloro che vivono un territorio ove il volley è da sempre rappresentato ai massimi livelli e un modo esemplare per ringraziare la Regione del supporto e della visibilità che ci ha sempre concesso- ha sottolineato la presidente Curti-. Testimonianza di questo fatto è l’imminente derby, tutto emiliano, che vedrà il nostro club confrontarsi ancora una volta con il prestigioso Modena Volley – del quale il presidente Bonaccini è da sempre gran tifoso e sostenitore – nella partecipazione ai play off per l’assegnazione dello scudetto di SuperLega, uniti nella passione per questo grande sport”. All’iniziativa in Regione hanno partecipato anche il direttore generale della società, Hristo Zlatanov, quello sportivo, Alessandro Fei, e il direttore marketing, Dakal Mussa. Insieme all’assessore allo sport del Comune di Piacenza Mario Dadati e a Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione. Per Gas Bluenergy Volley Piacenza si tratta di un ritorno a Bologna. Già nel 2019 la squadra era stata ricevuta dal presidente Bonaccini dopo la conquista della Coppa Italia di A2, un traguardo raggiunto anche questo sotto la guida di Massimo Botti, a pochi mesi dalla nascita della società. Da allora a oggi la crescita di Gas Bluenergy Volley Piacenza non si è fermata, confermandosi una realtà di punta della pallavolo italiana.

Pubblicato il 20 marzo 2023

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Dall’edilizia ancora un contributo importante all’economia

 Edilizia 23

Si attenua, ma prosegue, la tendenza positiva per l’industria delle costruzioni emiliano-romagnola anche nell’ultimo trimestre del 2022 grazie alla spinta dei “bonus”, nonostante i limiti di offerta (disponibilità delle imprese, di lavoratori e di materiali), i notevoli incrementi dei listini. È quanto conferma l’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Grazie ancora agli stimoli introdotti a sostegno del settore delle costruzioni, tra ottobre e dicembre 2022 la fase di recupero ha condotto a un ulteriore sostanziale incremento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2021 (+3,9%), nonostante un rallentamento. La crescita risulta comunque significativa anche se raffrontata al quarto trimestre 2021 durante il quale la ripresa era risultata notevole, superiore al dieci per cento. Quindi, il volume d’affari ha ulteriormente distanziato il livello di attività dello stesso periodo del 2019 rispetto al quale è risultato superiore di ben il 12,9%.

La crescita trimestrale delle costruzioni continua a mostrare una non chiara correlazione tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari sulla quale hanno interferito decisamente le caratteristiche dei provvedimenti indirizzati a favore del settore. Le piccole imprese da 1 a 9 dipendenti hanno registrato un contenuto incremento del volume d’affari che negli ultimi tre mesi del 2022 è stato solo dell’1,6%. Invece, per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti il recupero del livello di attività a fine 2022 è stato notevole (+6,5%), nonostante un sensibile rallentamento, forse anche per avere ridotto l’affidamento a terzi dell’attività connessa ai “bonus” giunti ormai al termine alle condizioni iniziali. Infine, il ritmo della crescita per le grandi imprese da 50 a 500 dipendenti è stato più contenuto (+3,5%), anche se ha subito un rallentamento inferiore rispetto al trimestre precedente.

A fine 2022 la consistenza delle imprese attive nelle costruzioni è risultata pari a 67.034 unità, con un ulteriore decelerazione della crescita tendenziale (+230 imprese, +0,3%). Ciò nonostante, l’andamento della consistenza delle imprese attive del settore delle costruzioni regionali è risultato lievemente più dinamico di quello nazionale (+0,1%). La crescita si è concentrata solo tra le imprese che effettuano lavori di costruzione specializzati (+287 unità, +0,6%), che sono quelle più attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi, mentre le attive nella costruzione di edifici hanno di nuovo invertito la tendenza e sono diminuite lievemente. Se si considera la variazione della base imprenditoriale secondo le classi di forma giuridica delle imprese, la tendenza positiva ha portato alla crescita solamente delle società di capitali (+5,9 per cento, +902 unità). La diminuzione più consistente è venuta dalle ditte individuali che hanno confermato la recente tendenza negativa (-451 unità, -1%), mentre l’attrattività della normativa relativa alle società a responsabilità limitata continua ad avere un effetto negativo sulle società di persone che hanno subito la perdita più veloce (-3,1 per cento, -189 unità). Infine, ha accelerato la flessione dei consorzi e delle cooperative (-3,1%).
Dopo un 2021 caratterizzato dal più ampio incremento del volume d’affari mai registrato, il 2022 si è chiuso con la seconda più rilevante crescita dall’avvio della rilevazione (+5,3%), grazie alla quale il volume d’affari ha potuto recuperare pienamente il livello di attività del 2019 sopravanzandolo decisamente (+5,9%). La crescita non è stata omogena in quanto le caratteristiche dei sostegni introdotti a favore del settore hanno contribuito a determinare una mancanza di correlazione tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari nel medio termine, anche se a fronte di una diminuzione del ritmo della crescita le aziende hanno ridotto l’impiego del terzismo e con il protrarsi dell’impiego dei bonus quelle adeguatamente dimensionate hanno potuto acquisire commesse più agevolmente.

Pubblicato il 16 marzo 2023

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