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Notizie Varie

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Torna «Dona una spesa» per le famiglie in difficoltà

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Sabato 11 maggio, torna l'appuntamento con la raccolta alimentare Dona una Spesa, per tutti noi un'occasione preziosa per esprimere solidarietà e sostegno alle famiglie in difficoltà economica. L’iniziativa, quest’anno alla quinta edizione è realizzata grazie alla collaborazione fra Conad Centro Nord, CSV Emilia e il volontariato del territorio.
Ancora una volta, l’invito è a unire le forze per affrontare le sfide che la povertà alimentare porta con sé e a farlo aggiungendo al nostro carrello qualcosa in più, per donarlo agli altri. È un modo per non voltare le spalle a coloro che lottano quotidianamente per portare un pasto in tavola. Perché a oggi, ancora troppe famiglie si trovano in una situazione di estrema fragilità, e il numero di coloro che hanno bisogno di aiuto continua ad aumentare.
La rete coinvolta in Dona una Spesa testimonia l'importanza di un'iniziativa che nasce a Parma undici anni fa e si è estesa, nell’anno dello scoppio della pandemia del Covide-19, a Reggio Emilia, Piacenza, Brescia e Bergamo e poi in tutta la Lombardia, grazie al supporto della Rete dei Centri Servizi per il Volontariato. Un vero esempio di solidarietà diffusa che, solo nella nostra provincia, ha permesso di raccogliere e donare dal 2020 40.275 kg di prodotti di prima necessità, di cui 8.134 kg l'anno scorso.
Gli alimenti necessari sono quelli che tutti dovremmo avere in dispensa: pasta, riso, passata di pomodoro, latte a lunga conservazione, farina, olio, zucchero e miele, biscotti e merendine, tonno in scatola, carne in scatola e legumi. Ma non dimentichiamoci che servono anche alimenti e prodotti per l'infanzia, per l'igiene personale e la pulizia della casa. Quest’anno la raccolta alimentare rientra all’interno dell’operazione bis, ovvero prendi 2 prodotti e ne paghi 1 per un vasto paniere di prodotti agevolando così le donazioni.

Oltre 70 i volontari coinvolti

Oltre 70 volontari che sabato si alterneranno all’ingresso dei 13 punti vendita Conad di Piacenza e provincia, pronti a raccogliere ciò che sceglieremo di donare. Appartengono ad associazioni, parrocchie e Caritas attive per contrastare la povertà. Saranno proprio le organizzazioni coinvolte a distribuire gli alimenti alle famiglie bisognose: una boccata d’aria, importante per affrontare con un pizzico di serenità in più i prossimi mesi.
I sette enti che si faranno tramite della nostra solidarietà sono: Emporio Solidale Piacenza, Associazione AGAPE, Caritas Parrocchiale di Castell’Arquato, Croce Rossa di Podenzano, Pubblica Assistenza San Giorgio, Gruppo Volontari di Spesa Solidale, Gruppo Caritas Roveleto.

Speranza e solidarietà

“Siamo molto contenti che anche quest’anno si realizzi l’iniziativa Dona una Spesa” afferma Laura Bocciarelli, Vicepresidente di CSV Emilia “per dare una risposta a questi bisogni è sempre più importante la rete e il lavoro di squadra: il centro di servizio per il volontariato, sul nostro territorio, ha svolto e continua a svolgere un ruolo di coordinamento delle associazioni che si occupano  della povertà alimentare e anche in questa iniziativa è al fianco delle associazioni per la parte organizzativa. Ringraziamo Conad Centro Nord che rende possibile l'attivazione di tutta la sua rete di punti vendita, offrendo un'importante occasione di collaborazione tra terzo settore e privati per aiutare chi è in difficoltà.”
Dona una spesa non è solo una raccolta alimentare, ma anche speranza, solidarietà e sostegno per le famiglie che ne hanno più bisogno. Grazie alla collaborazione con CSV, all'impegno dei volontari e alla generosità dei cittadini, possiamo essere accanto a chi attraversa momenti di fragilità, dimostrando che insieme possiamo fare la differenza” sostiene Loredana Alinovi, membro del Cda di Conad Centro Nord. E continua: “Questa iniziativa, nata 11 anni fa a Parma, si è poi estesa su tutte le province in cui siamo presenti raccogliendo 646 tonnellate di prodotti a conferma della solidità e della continuità del nostro impegno sul territorio.”
Lo scorso anno Conad Centro Nord, in occasione dei 60 anni dalla nascita, ha donato 60 mila euro in totale a tutte le associazioni della Lombardia e Emilia coinvolte nella raccolta alimentare per l’acquisto di beni di prima necessità per celebrare la ricorrenza. Il contributo è stato erogato alle organizzazioni piacentine che hanno partecipato al progetto sotto forma di carte prepagate per un importo pari a 5.450 euro.

Pubblicato il 7 maggio 2024

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LA Fondazione stanzia 140.000 euro per la didattica innovativa

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Si conferma l’impegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano a sostegno alla didattica innovativa, segmento che rappresenta per l’ente una delle priorità nell’ambito dell’istruzione. Nei giorni scorsi, chiusi i termini di partecipazione e analizzate le richieste del territorio, il Consiglio di Amministrazione ha dato via libera agli stanziamenti previsti dai Bandi Biblòh! e Dalla classe all’orchestra, con l’erogazione di 140.000 euro complessivi a favore di 11 progetti. Avviati nel 2022 e programmati su base triennale, con un investimento totale di 420 mila euro, i due bandi sono stati messi a punto per favorire lo sviluppo di biblioteche scolastiche innovative e per promuovere la didattica delle discipline musicali finalizzate all’integrazione scolastica, nelle scuole primarie e secondarie della provincia di Piacenza.
«Chiudiamo la terza annualità con un bilancio molto positivo, sia in termini di adesione e partecipazione delle realtà del territorio, sia di obiettivi raggiunti – commenta Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano –. La rete Bibloh! in questi anni si è potenziata e sviluppata e ha saputo unire, alla capacità di avvicinare i più giovani alla lettura e alla cultura in generale, l’avvio di veri e propri centri aggregativi a servizio di intere comunità. Dalla classe all’orchestra è stata in grado di arricchire la città di un ensemble magnifico di bambini e ragazzi, e di trasmettere con la musica valori come inclusione e partecipazione. Sono due esperienze virtuose, che ci dimostrano come sostenere la didattica innovativa sia un investimento capace di fornire risultati immediati, ma anche a lungo termine».

BIBLOH!

Con il terzo anno di Biblòh! sono stati approvati 10 interventi, rispetto ai 16 presentati. Con il supporto della Commissione Consultiva sull’Educazione, la Fondazione ha deliberato i progetti presentati a Piacenza dalle direzioni didattiche degli istituti Romagnosi e Marconi-Da Vinci, dal Liceo Gioia e dai Circoli cittadini II, III e IV; in provincia i progetti sostenuti riguardano il Parini di Podenzano e gli istituti comprensivi di San Nicolò (Gandhi), Lugagnano e Rivergaro. I nuovi interventi consentiranno nei prossimi mesi l’implementazione delle biblioteche progettate e attrezzate come ambienti di apprendimento innovativi, al servizio non soltanto delle realtà scolastiche, ma anche di migliaia di famiglie. Il Bando Biblòh! è nato infatti per promuovere un sistema di governance utile a dare organicità e organizzazione a una rete attiva a livello nazionale, favorendo interventi più mirati e consapevoli dei contesti scolastici in cui questi si sviluppano.

DALLA CLASSE ALL’ORCHESTRA

La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha inoltre sancito il proseguimento del percorso di pratica vocale, strumentale e orchestrale “Dalla classe all’orchestra”, che ha come capofila il IV Circolo di Piacenza e che aiuta a prevenire dispersione scolastica e disagio giovanile in età pre-adolescenziale e adolescenziale. La rete di scuole primarie e secondarie ha ormai messo a sistema il know how didattico che lo scorso anno ha portato alla costituzione dell’Orchestra di ragazzi CinqueQuarti. Con il nuovo finanziamento viene consolidata e ampliata questa esperienza che in città, oltre al IV Circolo, già comprendeva III e e VII Circolo, Dante Carducci e in provincia gli Istituti Comprensivi di San Nicolò (Gandhi) e di Fiorenzuola. A questi si sono aggiunti gli Istituti Comprensivi di Borgonovo Val Tidone e Castel San Giovanni (Casaroli). L’intervento è articolato in vari sottoprogetti: percorso di ricerca-azione con i docenti, laboratori orchestrali e corali nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, laboratorio di propedeutica strumentale in una classe 1° del IV Circolo e laboratori corali presso le scuole del IV e del III Circolo.

L’elenco completo dei beneficiari e degli importi assegnati è consultabile sul sito della Fondazione di Piacenza e Vigevano
www.lafondazione.com

Pubblicato il 7 maggio 2024

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Al Campus Raineri Marcora la 27esima Festa della AgriCultura

agri

Una grande manifestazione, svoltasi il 2 il 3 maggio nel Campus Agroalimentare Raineri Marcora di Piacenza, ha unito tradizione e innovazione, coinvolgendo con energia e passione la comunità studentesca e le autorità locali. La 27esima edizione della Festa "AgriCultura" ha rappresentato un punto di incontro vitale tra gli studenti e il settore agroalimentare, con un'attenzione particolare alla cultura rurale e alla sostenibilità.

I momenti salienti

L'evento ha avuto il suo apice il 3 maggio con un'imponente sfilata di trattori, simbolo dell'orgoglio agricolo e della profonda connessione degli studenti con le loro radici e le aziende di famiglia. Questi moderni cavalieri della terra hanno attraversato il campus, mostrando la forza e l'innovazione nel settore agricolo, e sottolineando l'importanza della meccanizzazione nell'agricoltura contemporanea.

Studenti e visitatori hanno poi potuto apprezzare il Mercato Agricolo, realizzato dagli alunni, dotato di numerosi banchetti con i prodotti del territorio.

Uno dei momenti significativi della giornata è stato il torneo di calcetto dedicato alla memoria di Simone Pagani, un ex studente del campus. Questo evento ha non solo offerto uno spazio di aggregazione e sportività, ma ha anche permesso di ricordare e onorare la vita di un giovane della scuola che ha perso la vita in un incidente stradale.

La musica ha avuto un ruolo centrale nella festa, con le band composte da studenti che hanno animato l'atmosfera con esibizioni che hanno mescolato generi e stili, riflettendo la diversità e il talento all'interno del campus. La presenza delle autorità locali ha ulteriormente valorizzato l'evento, sottolineando l'importanza dell'agricoltura nella regione e il supporto delle istituzioni a questi giovani futuri agronomi e imprenditori del settore agroalimentare.

Bentornato Spaventapasseri

Il clou della festa è stato il 3° concorso "Bentornato Spaventapasseri", che ha visto gli studenti cimentarsi nella creazione di spaventapasseri tradizionali, con l'obiettivo di combinare creatività e funzionalità. Questi tradizionali manichini, realizzati per spaventare gli uccelli nei campi, sono stati valutati per originalità, estetica ed effettività. La classe 1B dell'ITAS si è distinta, vincendo il primo premio con uno spaventapasseri che ha impressionato la giuria per la sua inventiva e l'efficace interpretazione del tema.

La 27esima Festa "AgriCultura" ha dimostrato ancora una volta come il Campus Agroalimentare Raineri Marcora non sia solo un luogo di formazione, ma un vero e proprio centro vitale che promuove l'interazione, la crescita personale e professionale dei suoi studenti, proiettandoli verso un futuro luminoso nel rispetto delle tradizioni, ma con uno sguardo sempre rivolto all'innovazione.

Riccardo Tonna

Nella foto, vincitori del concorso "Bentornato Spaventapasseri" con la preside Teresa Andena.

Pubblicato il 5 maggio 2024

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Ministri straordinari della comunione: la relazione alla base della cura

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“La cosa più importante della cura è costruire una relazione verso il malato”: sono le parole di Itala Orlando, referente dell’Ufficio della Pastorale della Salute della diocesi di Piacenza Bobbio, che ha offerto la sua testimonianza durante la celebrazione conclusiva del cammino di formazione dei ministri straordinari della comunione, il 4 maggio, nella chiesa di san Giovanni in Canale a Piacenza. Don Paolo Capra, parroco e direttore dell'Ufficio Liturgico nonché responsabile della formazione dei ministri straordinari, ha presieduto la celebrazione, la sua guida è stata affiancata dal supporto di Dario Carini, Segretario degli Uffici e Servizi pastorali diocesani, una presenza costante e rassicurante che ha contribuito a organizzare l'evento nei minimi dettagli.

La cura verso i malati

Dopo la liturgia della parola, il commento e la testimonianza di Itala Orlando che ha offerto una riflessione profonda sul ruolo dei ministri straordinari, basandosi su principi biblici e sulla propria esperienza. Itala ha iniziato la sua riflessione con riferimento al Vangelo di Marco, dove Gesù organizza la missione dei discepoli mandandoli a due a due, evidenziando l'importanza della comunità e del supporto reciproco nella missione cristiana. Ha sottolineato che il terzo elemento in ogni coppia missionaria è Dio stesso, che è la vera guida e il fulcro della missione. Orlando ha poi messo in evidenza, come referente della Pastorale della Salute della diocesi, che la cura dei malati non è solo compito degli specialisti, ma di tutta la comunità cristiana. Ha parlato dell'importanza della presenza e del sostegno ai malati, non solo come un dovere, ma come una fondamentale manifestazione dell'amore cristiano, riflettendo sull'esempio di Gesù.

Vero servizio cristiano

Il discorso ha incluso un'interpretazione personale del concetto biblico che "una corda a tre capi non si rompe facilmente", illustrando come la presenza di Dio rafforza il legame tra i cristiani, consentendo loro di superare insieme le sfide. Ha anche menzionato il libro di Qoelet per esaltare il valore della compagnia e del sostegno reciproco. Parlando dal punto di vista personale, Itala ha condiviso le sue recenti esperienze di ospedalizzazione, rivelando come l'atteggiamento e la dedizione del personale sanitario abbiano fatto una significativa differenza nella sua esperienza, sottolineando l'importanza delle piccole gentilezze e della presenza attenta. Infine, ha riflettuto sulla natura del compito dei ministri straordinari della comunione, che non dovrebbe basarsi su atti di visita superficiale, ma su una profonda relazione di cura e rispetto, riconoscendo e rispettando l'individualità e la situazione di ogni persona. Ha concluso sottolineando che il vero servizio cristiano ama le persone e le supporta nella loro situazione attuale, rappresentando un collegamento vivente con la comunità più ampia.

L’unzione

Un momento particolarmente commovente del pomeriggio in San Giovanni in Canale, è stato il "gesto di cura", durante il quale tutti i ministri hanno ricevuto l'unzione sulle mani. Questo rito simbolico ha rappresentato non solo un rinnovo del loro impegno al servizio della comunità eucaristica, ma anche un invito a continuare a essere strumenti di pace e guarigione nelle mani di Dio. La celebrazione si è conclusa con un significativo congedo di pace, un invito a portare lo spirito di comunione e di fraternità vissuto durante la liturgia anche fuori dalle mura della chiesa, nelle case e nei cuori delle persone servite dai ministri straordinari.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 6 maggio 2024

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Una campagna di comunicazione per la prevenzione delle cadute degli anziani

 Cadute anziani

Un paracadute per calarsi dal cielo e atterrare morbidamente al suolo. Un ParaCadute per evitare di cadere e di farsi male, a volte anche in modo grave. Si chiama così, “ParaCadute”, la campagna di comunicazione realizzata dal servizio sanitario regionale e destinata principalmente alle persone più a rischio, quindi anziane, con disabilità o fragilità, ai caregiver e ai loro familiari, per aiutarli appunto a prevenire le cadute: secondo l’indagine nazionale Passi d’Argento, nel 2022 (ultimo dato disponibile) in Emilia-Romagna il 24% degli ultra 64enni - principalmente quelli con più di 75 anni - è caduto a terra almeno una volta, principalmente (53%) dentro le mura domestiche, oppure in strada (26%) o in giardino (13%): di questi, il 14% è stato ricoverato per più di un giorno a seguito della caduta e il 33% ha avuto bisogno di cure sanitarie; non solo: il 20% ha dichiarato di aver riportato fratture e il 3,9% si è rotto il femore. Conseguenze fisiche, ma anche psicologiche, che possono persino far perdere l’indipendenza e l’autonomia nella vita quotidiana, soprattutto nel caso delle persone più anziane.

Prevenire, dunque, è fondamentale. E lo si può fare seguendo alcune raccomandazioni utili e consigli pratici sui corretti comportamenti da tenere non solo dentro casa, ma anche in ospedale in caso di ricovero, o in ambulatorio: quelli forniti dal video tutorial e dall’opuscolo, entrambi disponibili sul sito della Regione dedicato alla campagna. Piccole precauzioni che, se non possono sempre evitare le cadute, possono prevenirle il più possibile: ad esempio indossare scarpe chiuse, con suola bassa e antiscivolo, e abiti della taglia giusta, perché vestiti troppo lunghi o larghi possono aumentare il rischio di cadere, accendere le luci e non dimenticare gli occhiali e l’apparecchio acustico se abitualmente utilizzati, usare sempre gli ausili se ci si muove con difficoltà.

In casa eliminare rischi e ostacoli che possono far inciampare o scivolare, e prestare maggiore attenzione se si vive con animali o bambini. Doppia prudenza ci vuole per evitare le cadute in ospedale, ad esempio tenere il comodino vicino al letto e avere tutto a portata di mano, suonare il campanello se si ha bisogno, frenare la carrozzina prima di sedersi e alzarsi. Qualche precauzione è necessaria, per le persone più anziane e con fragilità, anche se devono recarsi in un ambulatorio: meglio farsi accompagnare, portare con sé gli ausili necessari, farsi aiutare dal personale, non alzarsi dal lettino o andare in bagno da soli se si hanno difficoltà, e non vergognarsi mai di chiedere aiuto se ci si sente a rischio di cadere. L’opuscolo, disponibile nelle strutture sanitarie regionali, propone anche un test per sapere se si è a rischio caduta; infine, alcuni video tutorial mostrano esercizi del programma educativo di ginnastica per la prevenzione delle cadute per migliorare forma fisica, forza ed equilibrio, sempre seguendo le raccomandazioni indicate.

Pubblicato il 5 maggio 2024

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