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Notizie Varie

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Addio al medico Carlo Braghieri. Fu tra coloro che avviarono CL a Piacenza


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Con lui negli anni ’70 è nato il reparto di geriatria all’ospedale di Piacenza. Ne era poi diventato primario fino alla pensione agli inizi degli anni Duemila. Il dott. Carlo Braghieri è morto a 85 anni. I funerali vengono celebrati sabato 1° luglio alle ore 11 da mons. Luigi Chiesa nella chiesa cittadina di San Paolo.

Un matrimonio “sui generis”
“Siamo venuti ad abitare in questa parrocchia subito dopo sposati nel giugno 1973 - spiega la moglie Rosa Cammi, a lungo docente di storia e filosofia al liceo Respighi -. Il nostro, nella basilica di San Savino fu un matrimonio «sui generis», all’insegna della semplicità. Così l’avevamo voluto entrambi: io avevo un vestito bello ma non l’abito bianco, non  avevamo stampato nessun invito, le persone le avevamo avvisate direttamente o al telefono. Niente passatoia per l’ingresso degli sposi e niente pranzo finale. Solo una festa con i nostri genitori e i testimoni, gli insegnanti Giancarlo Schinardi e Romano Gromi. Alla messa eravamo in tanti, io avevo invitato tutte le mie alunne. Poi, poco alla volta, gli amici e i parenti li avevamo accolti nell’arco dell’anno successivo a casa nostra come ospiti a cena”.

Il medico
Carlo Braghieri era così: semplice, non sgomitava sul lavoro per farsi strada, eppure è diventato primario. “Abbiamo sempre messo la nostra vita nelle mani della Provvidenza e abbiamo insegnato ai nostri figli Paolo ed Enrico a fare altrettanto. Lui cercava sempre l’aspetto positivo nelle persone, con un profondo senso dell’umorismo che lo faceva riflettere sulla realtà. Molto attento ai suoi pazienti, da casa telefonava in ospedale per sentire come stavano e cercava sempre di documentarsi per offrire le soluzioni giuste”.

Delegato degli studenti di Azione Cattolica
Cresciuto in San Sisto con don Paolo Alberoni e don Giuseppe Formaleoni, Carlo alla fine degli anni ’50 era delegato diocesano degli studenti dell’Azione Cattolica; Rosa, la sua futura moglie, era delegata della Gioventù femminile, due rami della Giac, di cui era assistente diocesano don Antonio Bozzuffi (diventerà vicario generale con il vescovo Manfredini).

Nella Chiesa con tante domande
“Ci interrogavamo - spiega Rosa - su cosa proporre ai giovani. Ci sembrava che quando uno di noi si avventurava a scuola o nel mondo del lavoro, si ritrovasse solo. Cercavamo un’esperienza che ci aiutasse a vivere la fede nella vita. Io e Giancarlo Schinardi studiavamo in Cattolica a Milano ed eravamo entrati in contatto con don Giussani, che da pochi anni aveva avviato Gioventù Studentesca. Abbiamo iniziato a riflettere su quella proposta - Carlo era scrupoloso nel voler documentarsi e capire - e ci è parso un metodo che valorizzava tutto della nostra umanità. Così don Giussani mandò a Piacenza un sacerdote, il suo braccio destro, per il primo incontro e da lì, pian piano, ha preso il via GS poi confluita in Comunione e Liberazione. Nel settembre ’60, Carlo e una giovanissima Sannita Luppi, a quel tempo studentessa al ginnasio, andarono al ritiro di tre giorni a Varigotti in Liguria per conoscere meglio questo percorso”.

Fedele alla preghiera
“Da quell’incontro - sottolinea Rosa - Cristo era diventato il fondamento della sua vita”. “I nostri genitori - raccontano i figli - ogni sera pregavano insieme. Concludevano sempre con questa invocazione: «Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l’anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell’ultima agonia. Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l’anima mia»”. Una preghiera che l’ha accompagnato anche in quest’ultimo passaggio.

D. M.

Nella foto, Carlo Braghieri con la moglie Rosa e alcuni nipoti.

Pubblicato il 30 giugno 2023

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Visit Emilia, Pierangelo Romersi confermato direttore per il prossimo triennio

 romersi visit emilia direttore

Pierangelo Romersiconfermato per il prossimo triennio alla direzione diVisit Emilia, l’Ente della destinazione turistica che abbraccia il territorio delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Dopo unaselezione pubblicaa cura di una commissione giudicatrice, appositamente istituita dal Cda dell’Ente, il direttore uscente è stato incaricatofino al 2026. Un riconoscimentodel lavoro svolto negli ultimi anni, in cui le competenze di Visit Emilia sono cresciute, con la gestione diprogetti europei e nuovi finanziamenti in convenzione che hanno dato la possibilità diaumentare le attività di promo-commercializzazione turistica della Destinazione, nonostante il periodo di crisi del turismo dovuto al Covid. 


 125 soci e 595 operatori turistici

«Un percorso importante e condiviso, che vede la partecipazione di 123 Comuni soci di tutta l’Emilia e di 595 operatori delle Reti Turisitiche di Visit Emilia, tra 284 per la Rete Food & Wine, 184 per Cultura e Castelli e 127 per Terme e Outdoor – spiega Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia -. Sono convinto che con la conferma del direttore riusciremo ad affrontare nuove, vincenti, sfide: la continua crescita del sito e dei profili social (+inserire aumento percentuale follower instagram ultimo tirennio), gliaccordi con i player dei trasporti, come Trenitalia e Autostrade, la crescita dei mercati esteri a partire da quello svizzero. In particolare, il nuovo ruolo diVisit Emilia quale coordinatore degli IAT del territorio, vede il personale coinvolto direttamente in questa complessa fase». 

Stando alle nuove regole, i Comuni e/o Unioni i Comuni potranno vedersi riconosciuto un ufficio per ogni area turistica omogenea, per un possibile totale di 19 IAT, oltre a nuove forme di servizio (IAT digitale, Welcome Room e Iat diffuso).

Al direttore spettano le competenze amministrative e la predisposizione e gestione del bilancio, ma anche il compito di dialogare con gli attori diel territorio e di rapportarsi con il Cda per intraprendere le azioni di promozione più idonee alla crescita della destinazione turistica Emilia, oltre al monitoraggio delle presenze e delle interazioni con il portale e con i social. I dati del primo quadrimestre confermano ilrecupero delle presenze pre-pandemiae danno un segnale positivo sulle prospettive future di Visit Emilia.

Pierangelo Romersi, 49 anni, piacentino, è laureato in Economia e ha conseguito un Master in Marketing Territoriale sempre presso l’Università Cattolica di Piacenza, esperto in Bilancio, patrimonio e partecipate della PA, già dipendente della Provincia di Piacenza, è direttore di VisitEmilia dal 2018 e ne ha accompagnato la crescita dopo la sua nascita. Relatore a diverse conferenze sul Turismo e la promozione locale, ha partecipato a Fiere nazionali e internazionali e ha coordinato lo sviluppo delle Reti turistiche di VisiteEmilia e del progetto AppenninoEmilia in convenzione con il Gal del Ducato. Collaborerà con 7 dipendenti e con 2 soggetti esterni incaricati per la comunicazione. Padre di 3 figli, è impegnato nel volontariato e appassionato di basket. 

Nella foto, Pierangelo Romersi.

Pubblicato il 30 giugno 2023

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La solidarietà fa squadra per la Protezione della Giovane

Schiavi Abbondotti Spotti Foletti Tamborlani e Spaggiari

Da sinistra, la presidente della Protezione della Giovane Giuseppina Schiavi con le organizzatrici dell'evento benefico
Caterina Abbondotti, Carla Spotti, Audrey Foletti di Mediolanum, Luciano Tamborlani e Franco Spaggiari.

Nella splendida cornice del castello di San Pietro in Cerro, lo scorso 30 maggio, un concerto benefico, con il prestigioso gruppo dell’Ottetto all’Opera dai Fiati del Teatro alla Scala di Milano, ha centrato l’obiettivo. L'associazione La Protezione della Giovane di Piacenza ha ricevuto un sostegno finanziario significativo, consegnato il 27 giugno, nella sede di Piacenza di Banca Mediolanum, che servirà per aiutare alcune donne con i loro bambini. L'entusiasmo e la generosità dei partecipanti hanno reso possibile la raccolta di 5.000 euro, ma grazie all'impegno straordinario della Fondazione Mediolanum, questa cifra è stata raddoppiata, raggiungendo un totale di 10.310 euro. Una dimostrazione tangibile di come la solidarietà possa fare la differenza nella vita delle persone che ne hanno bisogno. È stato un momento di grande soddisfazione per Caterina Abbondotti, responsabile del Coordinamento Donne Cisal Emilia-Romagna, Audrey Foletti, family banker di Mediolanum, Carla Spotti e Luciano Tamborlani di Rotary Valtidone, Franco Spaggiari, proprietario del castello di San Pietro in Cerro, che hanno promosso l’iniziativa a favore della Protezione della Giovane e con orgoglio hanno voluto mostrarla all’attenzione pubblica.

L'impegno di La Protezione della Giovane di Piacenza

L'associazione "La Protezione della Giovane" di Piacenza - guidata dalla presidente Giuseppina Schiavi - svolge un lavoro encomiabile nel supporto delle donne con i loro piccoli che si trovano in situazioni di disagio. Il contributo raccolto - ha spiegato Schiavi - servirà a sostenere il progetto minori esclusi. Coprirà le spese per la frequenza della scuola materna di tre bimbi, figli di donne straniere richiedenti asilo e già riconosciute rifugiate, accolte presso la struttura di via Tempio. “Grazie a queste risorse - ha evidenziato la presidente - potremo coprire le spese: i bambini potranno così imparare l’italiano già dalla materna, rendendo più facile il loro inserimento a scuola e nella comunità”. Inoltre Giuseppina ha rimarcato come non si sono dimenticate le popolazioni alluvionate in Romagna a cui sono stati devoluti 200 euro, dalla somma ricevuta, per strutture simili guidate dall’Associazione Giovanni XXIII di Bologna.

L'importante contributo della Fondazione Mediolanum

Grazie al contributo di Fondazione Mediolanum, la cifra raccolta durante il concerto benefico è stata duplicata, raggiungendo la somma considerevole di 10.310 euro, ha spiegato Audrey Foletti di Mediolanum, che promuove e finanzia iniziative rivolte alle giovani generazioni. Infatti dal 2005 la Fondazione si concentra su progetti dedicati all’infanzia in condizione di disagio in Italia e nel Mondo, bilanciando le proprie risorse fra i seguenti ambiti: assistenza, scuola, sanità, ricerca, diritti.

La forza della solidarietà
“Il contributo raggiunto grazie a questo concerto rappresenta molto più di un semplice numero. È un simbolo tangibile - ha sottolineato Caterina Abbondotti - di quanto possiamo ottenere quando lavoriamo insieme per un obiettivo comune. Grazie al lavoro di squadra siamo riusciti ad organizzare questo evento, che ha visto il patrocinio di Rotary Valtidone e Rotary Sant’Antonino, insieme ad Araci (Associazione Rotariana Automobili Classiche Italia). Ciascuno ha dato il proprio apporto - ha precisato Abbondotti - ed è stato il gruppo a fare la differenza. La gratitudine va agli artisti che hanno partecipato, l’Ottetto all’Opera dai Fiati del Teatro alla Scala di Milano, l’attrice e comica Claudia Penoni, che si sono esibiti a costo zero, ai numerosi sostenitori che hanno contribuito alla copertura delle spese, alla disponibilità di una location esclusiva come il castello di San Pietro in Cerro di Franco Spaggiari e alla presenza di quasi 200 ospiti. In questo modo siamo riusciti a raccogliere una cifra importante, destinata a sostenere pienamente il progetto prefissato”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 28 giugno 2023

COIL, il viaggio di studio degli studenti dell’Università Cattolica a Zurigo

COIL Zurigo

Un’esperienza di mobilità virtuale, inserita nel curriculum degli studenti, che fornisce loro la possibilità di allargare l’orizzonte interagendo con i colleghi di altri paesi. E soprattutto di poter sviluppare competenze interculturali e abilità digitali, lavorando insieme su obiettivi e attività di apprendimento che riguardino argomenti specifici. È un’esperienza che ha un nome, COIL, acronimo di Collaborative Online International Learning, e che all’Università Cattolica va ben oltre la dimensione virtuale. Sì, perché dopo un’intensa attività a distanza, 18 studenti della sede di Piacenza-Cremona hanno spento il computer, l’hanno messo in valigia e sono partiti.

«Dopo l’esperienza molto positiva dello scorso anno, ci siamo diretti alla Zurich University of Applied Sciences (ZHAW) di Zurigo» spiega Giorgia Spigno, referente della laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari a Piacenza, che ha fortemente voluto proporre agli studenti questa esperienza formativa insieme ai colleghi Daniele Rama, direttore dell'Alta Scuola di Management ed Economia agro-alimentare (SMEA) di Cremona e referente della laurea triennale in Scienze e tecnologie alimentari a Piacenza, Roberta Dordoni, referente della laurea triennale in Scienze e tecnologie alimentari a Cremona ed Elena Castellari.

«Se opportunamente strutturati, i COIL vengono riconosciuti come attività internazionali svolte dagli studenti e permettono di sostituire degli insegnamenti del proprio percorso di studio» continua Spigno. «Nel nostro caso abbiamo avviato una proficua collaborazione con l’Università svizzera ZHAW of Applied Sciences e con The Hague University of Applied Sciences (THUAS), in Olanda. Complessivamente sono già stati coinvolti 43 studenti dei corsi di laurea triennale di Scienze e tecnologie alimentari di Piacenza e di Cremona e del corso di laurea triennale in lingua inglese Food Production Management, senza contare che queste attività possono anche favorire lo sviluppo professionale e internazionale della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e del suo personale».

Combinando le competenze in scienze agrarie e alimentari dell’Università Cattolica e dell’università svizzera e quelle in business administration di quella olandese, è stato sviluppato un programma COIL sul tema “Agricultural Markets and Procurement in the context of Sustainability”. Quest’anno nel campus di Piacenza hanno partecipato gli studenti Angela Anton, Anna Balzarelli, Chiara Bassanini, Gaia Cristallo, Lorenzo De Maria, Eleonora Fracchioni, Gaia Gardella, Ivan Rossi, Paola Traversi, Lorenzo Vaira, Raffaele Valsesia, Lorenzo Zanelli e Riccardo Vincini. In quello di Cremona, invece, Massimo Ferazzoli, Marco Lodigiani, Dylan Maffini, Riccardo Augusto Palmarini e Lahbabi Aya.

«È stata proprio una bella esperienza» commenta una di loro, Eleonora Fracchioni. «Conoscere le persone con cui lavoravamo online agli assignment è stato emozionante. I nostri compagni di team ci hanno fatto fare un tour della loro università e ci siamo confrontati sulle differenze, le abitudini e le possibilità studiare nei rispettivi paesi. Purtroppo il soggiorno è stato breve, ma c’è stato il tempo anche per un bel barbecue, che hanno preparato apposta per noi, e per qualche regalo a base di ottimo cioccolato svizzero».

Nella foto, gli studenti della Cattolica di Piacenza e Cremona a Zurigo.

Pubblicato il 30 giugno 2023

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Confindustria Piacenza e CSV Emilia sede Piacenza: promuovere insieme le iniziative a carattere sociale

Maria Angela Spezia Francesco Rolleri Laura Bocciarelli

Martedì 27 giugno, Confindustria Piacenza e CSV Emilia sede di Piacenza hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che intensifica i rapporti tra le due associazioni, con un focus particolare sulle iniziative di carattere sociale all’interno delle aziende.
Una firma, che segue a distanza di poco più di un mese la presentazione della campagna “Io Amo” per la ricerca di volontari, avvenuta proprio nella sede degli Industriali piacentini e si inserisce in una collaborazione a lungo termine tra le due associazioni firmatarie. In rappresentanza delle due parti, Francesco Rolleri (presidente di Confindustria Piacenza) e Laura Bocciarelli (Vicepresidente di CSV Emilia), che commentano con soddisfazione il risultato ottenuto. Presente anche Maria Angela Spezia, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Piacenza e membro del comitato territoriale di CSV Emilia.
«Il rafforzamento dei rapporti con CSV Emilia sede Piacenza, ci rende ancor più parte attiva nelle attività a scopo sociale del nostro territorio», queste le parole del Presidente di Confindustria Francesco Rolleri. «Confindustria Piacenza, oltre al progresso dell’industria, si propone di dar risalto a tutte le attività a scopo sociale, che le imprese realizzano affinché il loro successo abbia un’ampia ricaduta sulla comunità. Questo accordo ci vedrà in prima linea nel promuovere le iniziative di CSV Emilia sede di Piacenza, al fine di diffondere maggiormente anche i percorsi di Volontariato d’impresa».
«Per CSV Emilia sede di Piacenza è importante costruire relazioni, attivare sinergie e facilitare l’incontro e la reciproca conoscenza tra imprese ed enti del terzo settore al fine di sviluppare iniziative in partnership per consolidare ed implementare la collaborazione sui temi della responsabilità sociale condivisa e della solidarietà», ha dichiarato la vicepresidente di CSV Emilia Laura Bocciarelli. «Il volontariato d’impresa può generare valore non solo per i soggetti che lo attuano ma anche per il proprio territorio di riferimento. Siamo certi che questo accordo segni l’avvio di collaborazioni durature tra profit e non profit, in cui le aziende sono motore di attività solidali dove investono non solo denaro ma mezzi, tempo retribuito e competenze dei propri dipendenti».

Nella foto, Maria Angela Spezia, Francesco Rolleri e Laura Bocciarelli.

Pubblicato il 28 giugno 2023

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