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Notizie Varie

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Partita l’attività dell’infermiere di comunità in Alta Valnure

 infermiera Alta Valnure

L’Infermiere di Comunità è arrivato anche in Alta Valnure. In questi giorni si sono svolte alcune iniziative di sensibilizzazione per far conoscere questa nuova figura alla cittadinanza. Adonella Visconti, responsabile assistenziale dipartimento Cure primarie, sottolinea alcuni aspetti di questo ruolo.
“Dopo le ben avviate esperienze di Vernasca e Morfasso, anche i comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere avranno un’Infermiera di Comunità, che per quanto riguarda l’Alta Val Nure è Mariarosa Calamari. Per comunicare con lei è possibile utilizzare i numeri dedicati. È ora attiva sul territorio, disponibile a intercettare i bisogni sia dei cittadini residenti, sia di quelli domiciliati. Ricordiamoci che questa figura è ben integrata con tutto ciò che le sta attorno: l’intera équipe infermieristica, i medici di famiglia e gli assistenti sociali dei Comuni coinvolti”.
L’Infermiere di Comunità si rivolge sia alle persone sane, sia a quelle con problemi socio sanitari e alle loro famiglie, con l’obiettivo di promuovere salute e supportare nella gestione di malattie croniche. Inoltre, progetta insieme agli altri professionisti del territorio interessato percorsi di miglioramento degli stili di vita.

Sedi, orari e contatti:

Mariarosa Calamari, telefoni: 0523.404406 e 342.3485309

Ponte dell’Olio, Poliambulatori Pubblica assistenza Val Nure, venerdì dalle 9.30 alle 11

Bettola, Casa della salutee della comunità, via De Amicis 1/A, lunedì dalle 9 alle 12

Farini, ufficio comunale di Servizio sociale, piazza Marconi 10, mercoledì dalle 9 alle 10.30

Ferriere, studio medico di continuità assistenziale, piazza delle miniere 2, mercoledì dalle 11 alle 12.30

Pubblicato il 4 ottobre 2023

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Alla fiera d’autunno di Vigolzone il libro e la mostra dedicata alla scuola d’infanzia

 fiera dautunno Vigo

La Fiera d’Autunno a Vigolzone è in programma domenica 8 ottobre. Un evento imperdibile per chi ama immergersi nell'atmosfera incantata di questa stagione. L’evento è atteso da tutti, locali e visitatori. “Oltre ai mercati di qualità, alle bancarelle e ai negozi aperti e alla tradizionale castagnata - ha ricordato il sindaco Gianluca Argellati - quest’anno ci sarà anche l’antico gioco dell’Albero della Cuccagna”. L'albero della cuccagna è un gioco della tradizione popolare diffuso in tutta Europa i cui partecipanti devono cercare di prendere dei premi, posti in cima ad un palo che viene ricoperto di grasso per rendere più difficile l'arrampicata da parte dei concorrenti.

“Questa festa è possibile grazie all’aiuto di tanti volontari, grazie agli Alpini e alle tante persone che in una comunità piccola ma molto unita come la nostra si danno da fare”. Il sindaco Argellati ha ricordato che i fondi raccolti con la vendita delle castagne saranno devoluti all’Avis. La Fiera d’Autunno di Vigolzone ospiterà giochi e spettacoli per bambini che si terranno nella piazza del castello. “Ci sarà come ogni anno anche una mostra dedicata alla storia e alle tradizioni di Vigolzone”, ha sottolineato l’assessore Giulio Borlenghi. “L’associazione Cultura per lo Sviluppo locale ha allestito una mostra per il centenario della scuola materna “Orfani di Guerra”, da sempre guidata dalla parrocchia di Vigolzone, con fotografie e curiosità, ma soprattutto realizzando un libro che sarà distribuito sulla fiera e il cui ricavato sarà destinato proprio all’istituto che ha formato i bambini dal 1923 ad oggi”.

Pubblicato il 4 ottobre 2023

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In lieve calo le imprese guidate da donne nel Piacentino

 imprese femminili

Appare in contrazione l’imprenditoria femminile nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. A confermarlo sono i dati forniti dalla Camera di Commercio dell’Emilia, che attestano la presenza di 25.332 imprese a guida femminile alla fine di giugno 2023, contro le 25.783 registrate alla stessa data del 2022. Un calo dell’1,7%, dunque, che porta al 20% la quota delle imprese femminili sul totale delle aziende registrate nelle tre province emiliane. I dati riferiti alla presenza settoriale evidenziano una forte concentrazione (l’83%) in cinque comparti: commercio, servizi alle imprese, servizi alle persone, agricoltura   e servizi di alloggio e ristorazione. A guidare la classifica è il commercio che, da solo, pur con un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, copre quasi un quarto di tutte le imprese guidate da donne; in quest’ambito, infatti, si concentrano 6.018 imprese femminili, con una prevalenza di quelle attive nel commercio al dettaglio (4.303 unità).

La graduatoria assegna il secondo posto al comparto dei servizi alle imprese, con 5.266 aziende (+1,2% rispetto a giugno 2022), seguito dai servizi alle persone, ambito nel quale l’imprenditoria femminile, espressa da 3.757 imprese (+0,1% rispetto al dato 2022), rappresentano il 45,4 % di tutte le aziende del settore. Al terzo posto si colloca il comparto agricolo (-3,3% rispetto a giugno 2022), che registra la presenza di 3.525 imprese, delle quali oltre il 98% dedite a coltivazioni agricole ed a produzioni di prodotti animali; a seguire, i servizi di alloggio e ristorazione, con 2.662 imprese (-3,6% rispetto a giugno 2022). La presenza di imprese femminili è comunque rilevante anche nell’industria manifatturiera, in cui operano 2.327 imprese guidate da donne (-3,5% rispetto al giugno 2022), 750 delle quali nel tessile-abbigliamento, 369 nell’alimentare e 361 nella metallurgia. Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese considerate, la maggior parte sono imprese individuali, con 15.821 unità (62,4% del totale delle imprese femminili del territorio considerato), seguite da 5.657 società di capitali, 3.305 società di persone, 395 cooperative e 154 appartenenti ad altre forme societarie. L’analisi della Camera di Commercio dell’Emilia si addentra anche nella specifica articolazione territoriale delle imprese femminili delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. In quest’ultima, i dati del secondo trimestre 2023 segnano il passaggio dalle 10.221 imprese del giugno 2022 alle attuali 10.071 unità (-1,5%); in flessione anche i valori in provincia di Parma (le imprese femminili sono passate da 9.303 a 9.079) e Piacenza, con una riduzione dell’1,2% e il dato complessivo delle imprese in rosa attestato a quota 6.182. In tutti i territori il commercio si presenta come il settore di attività segnato dalla maggior presenza di imprese femminili. A Parma, le imprese del commercio sono 2.077 (-5,1% rispetto al giugno 2022), 1.498 delle quali operanti nel commercio al dettaglio e, complessivamente, rappresentano il 22,8% delle imprese femminili della provincia. A Reggio Emilia le aziende femminili del commercio sono 2.417 (-2% rispetto al giugno 2022), con anche qui con una netta prevalenza del commercio al dettaglio (1.639 unità). A Piacenza l’imprenditoria femminile nel commercio è rappresentata da 1.524 imprese (-3,3% rispetto allo stesso periodo 2022), 1.166 delle quali operano nel commercio al dettaglio. In tutte le province, le imprese femminili in buona tenuta o in crescita nell’ambito dei servizi. In particolare, nell’ambito dei servizi alle imprese, le aziende femminili sono 1.120 a Piacenza (+1,3% rispetto al giugno 2022), 2.085 a Parma (+1,6%) e 2.061 a Reggio Emilia (+0,8% rispetto all’anno precedente). Andamento positivo per il comparto dei servizi alle persone a Reggio Emilia con un +0,7% (1.476 imprese) ed a Piacenza con un +0,2% (959 imprese), mentre è di segno negativo, con un -0,7%, a Parma (1.322 imprese femminili). Di segno negativo l’andamento del numero delle imprese del comparto agricolo, che a Reggio Emilia evidenziano un calo del 2% (1.266 unità il dato a fine giugno 2023), un -3,2% a Parma (scendendo così a 1.294) e una flessione del 4,9% a Piacenza (965 unità).

Pubblicato il 3 ottobre 2023

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«Mettiamo radici per il futuro», riprende la distribuzione gratuita delle piante

distribuzione piante



Dal 1° ottobre è ripresa la distribuzione gratuita delle piante nei tanti vivai accreditati sul territorio dell’Emilia-Romagna, grazie al piano della Regione “Mettiamo radici per il futuro”. Da quando ha avuto inizio il progetto, i vivai convenzionati hanno distribuito ben 1.711.780 piante, grazie a una grande adesione da parte di cittadini, Comuni e imprese. In questi primi tre anni è cresciuta la sensibilità riguardo all’importanza degli alberi, trainata anche dalla realizzazione di decine di giornate informative abbinate alla distribuzione delle piante e all’organizzazione di incontri, mostre e convegni che hanno coinvolto cittadini, associazioni, comuni e imprese. Al momento sono inoltre in fase avanzata di progettazione diversi importanti piani di messa a dimora di migliaia di altre piante coinvolgendo importanti realtà come quelle di Autostrade, Anas, Tper, Rfi e le zone a ridosso degli argini del fiume Po. Nel sito radiciperilfuturoer.it  sono disponibili tutte le indicazioni relative al progetto, vale a dire l’elenco delle aziende vivaistiche accreditate, la lista delle specie di piante che possono essere ritirate, la dichiarazione di impegno da scaricare, le linee guida, il glossario dei termini tecnici, video, grafiche e tanto altro, come gli approfondimenti scientifici e il materiale informativo che spiega l’importanza degli alberi per combattere il cambiamento climatico, migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’impatto delle ondate di calore, soprattutto in città. E poi anche dei podcast che approfondiscono ognuno di questi aspetti, webinar con esperti e ricercatori. Tutto quello che è necessario per formare una vera e propria “comunità degli alberi”.  Infine, riparte anche la campagna di comunicazione sull’iniziativa regionale, presente dalla prossima settimana su tutte le piattaforme informative e nelle città.

SUGGERIMENTI PER CHI INTENDE RITIRARE LE PIANTE

Prima di recarsi a ritirare le piante è meglio consultare il sito per capire quali possano essere le più adatte alle proprie esigenze e al territorio in cui si risiede. Eventualmente si può contattare il vivaista scelto, soprattutto se si desidera ritirare numerose piante, per verificare la disponibilità e stabilire il giorno del ritiro. Le piante sono gratuite e dovranno essere messe a dimora all’interno del territorio della regione Emilia-Romagna, in un terreno di cui si abbia la disponibilità o nel quale comunque si disponga dell’autorizzazione del proprietario o del possessore. Al momento del ritiro si dovrà consegnare al vivaista la dichiarazione di impegno (scaricabile dalla pagina web o reperibile presso lo stesso vivaio) che consentirà la registrazione dei propri dati e della località in cui verranno messe a dimora le piante. Se il numero di piante richieste è superiore a 100, il vivaista registrerà i dati catastali delle particelle nella quali verranno eseguite le piantumazioni. Un’ultima precisazione: le piante possono essere ritirate gratuitamente ma il costo della messa a dimora è a carico del soggetto che le ritira.

Pubblicato il 4 ottobre 2023

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il sindaco Arfani: «Ogni frazione di Carpaneto ora ha un defibrillatore»

defibrillatori Carpaneto 

Per la Giornata Mondiale del Cuore (World Earth Day), celebrata il 29 settembre, l’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare i cittadini sull'importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia e nel mondo, e hanno un notevole impatto anche in termini di morbosità e disabilità. Si stima che nel 2019 esse siano stati responsabili a livello globale di circa 18,6 milioni di morti, con una incidenza di 55,5 milioni di casi e una prevalenza di 523 milioni di casi. In Europa si calcola che oltre 80 milioni di persone siano affette da malattie cardiovascolari (il 48% uomini e il 52% donne), che sono responsabili di 3,9 milioni di decessi annui (45% di tutte le cause di morte). Questi dati arrivano dal Ministero della Salute.
“Ognuno di noi – riflette Andrea Arfani, sindaco di Carpaneto - deve fare la sua parte, in particolare in termini di prevenzione e primo soccorso. Per questo, da diverso tempo stiamo rendendo Carpaneto sempre più cardioprotetta, attraverso il posizionamento di defibrillatori in punti sensibili, a copertura del territorio. Ora si è chiusa una ulteriore tappa di questo percorso, attraverso la conclusione del progetto di posa dei defibrillatori in tutte le frazioni che ancora ne erano sprovviste, e cioè Badagnano, Rezzano, Magnano, Travazzano, Case Bruciate, Celleri, Cimafava e Zena. In questo modo, ogni frazione del nostro comune ha il proprio defibrillatore, installato in un punto di facile accesso, concordato con i referenti di ogni località. “Siamo finalmente arrivati alla fine del percorso – aggiunge il consigliere Luigi Paraboschi, che ha installato personalmente i Dae - che è partito l'anno scorso con il finanziamento per l'acquisto dei dispositivi. Voglio ringraziare l'Ufficio tecnico che ha seguito l'iter, e Gianluca Casazza per il montaggio e il collegamento delle colonne di alimentazione e conservazione. Ringrazio inoltre i privati che, in alcuni casi, ci hanno permesso di utilizzare punti di loro proprietà per l'installazione. In questo modo, rafforziamo la protezione del nostro territorio, e gli strumenti di primo intervento; contemporaneamente, potenziamo la valorizzazione delle frazioni, che dispongono ognuna di un proprio dispositivo".

Pubblicato il 2 ottobre 2023

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