Appennino Festival: appuntamento il 19 a Pecorara
Torna anche quest’anno l’appuntamento con la rassegna musicale e letteraria di valorizzazione dei repertori sacri e profani dell’Appennino e delle Quattro Province promossa, tra gli altri, da Regione Emilia Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza, Siram, Coop e comuni coinvolti.
“Abbiamo messo a punto un calendario impegnativo – spiega la direttrice artistica Maddalena Scagnelli – che va nell’ottica di valorizzare il nostro Appennino sia da un punto di vista musicale e culturale sia da quello ambientale: ecco perché diversi appuntamenti prevedono non solo concerti e presentazioni, ma anche cammini da percorrere, antiche vie da esplorare. Non mancano poi alcuni eventi che tradizionalmente fanno parte del Festival: il concerto del 2 agosto sui prati di Sella dei Generali, l’evento del 10 agosto a Pigazzano per celebrare San Lorenzo, la festa al Museo Guatelli nel Parmense il 13 settembre e quella per il compleanno di Bilbo Baggins il 22 all’azienda Lungacque - I Melograni di Caratta”.
Si parte dunque domenica 19 luglio sul sagrato della chiesa di Pecorara, in alta Val Tidone, dove nell’ambito del progetto “On the road” alle 21.15 si terrà la conferenza-concerto “Dall’Irlanda all’Appennino sulle orme di Colombano” che vedrà intervenire la storica Elena Percivaldi: gli intermezzi musicali sono a cura del gruppo Enerbia e dell’arpista Adriano Sangineto. Nella stessa giornata è prevista anche una visita alla chiesa di San Giorgio a cura di Cooltour e una camminata sui sentieri dell’Alta Val Tidone a cura dell’Associazione Calcaterra.
Gli Artisti del primo appuntamento a Pecorara
Elena Percivaldi è ideatrice del format “Alla scoperta dei Longobardi” e coordinatore scientifico di manifestazioni dedicate sempre ai Longobardi. È direttore del Notiziario Storie & Archeostorie e fa parte dei Comitati scientifici della rivista “Medioevo Italiano”, dell’Associazione Europea del Cammino di San Colombano, della collana "Storie e Libertà" (con Franco Cardini, Marina Montesano, Antonio Musarra, Davide Bigalli, Massimo Fini, Alessandro Vanoli e Alessandro Bedini) delle Edizioni La Vela. È membro dell'Editorial board di “Kalkas. Rivista del Centro Studi Storico Archeologici del Gargano” e ospite regolare del Festival del Medioevo di Gubbio.
Gli Enerbia sono un ensemble italiano originario della provincia di Piacenza e composto da musicisti di diversa formazione culturale uniti dalla passione per la musica popolare e da un progetto che intende valorizzare uno dei più importanti repertori tradizionali dell'Appennino nord-occidentale, quello delle Quattro province (Genova, Piacenza, Pavia e Alessandria). Nella fitta trama di sentieri e di strade che attraversano le valli e che mettono in comunicazione la pianura con il mare non si sono solo scambiate merci, come l'olio e il sale, ma è fiorita nel corso dei secoli una ricca tradizione musicale, per molto tempo tramandata solo oralmente da musicista a musicista. La musica, il ballo e il canto segnavano e segnano i momenti più importanti della vita delle genti dell'Appennino: l'esperienza di riferimento di cui gli Enerbia rappresentano la naturale prosecuzione è quella dei Suonatori delle quattro province, gruppo storico del folk italiano di cui hanno fatto parte anche Franco Guglielmetti e Stefano Faravelli.
Nato e cresciuto nell'ambiente della liuteria paterna, Adriano Sangineto si forma come musicista venendo a contatto con personalità di spicco della cultura popolare internazionale, come Alan Stivell, Carlos Nunez, i Chieftains e altri. Appassionato degli strumenti popolari in generale, esprime un eclettismo musicale in svariati ambiti musicali, dalla musica antica a quella moderna, passando per la musica classica, il new age, il pop, e rivalutando la musica popolare italiana ed europea con arrangiamenti originali. Sangineto suona numerosi strumenti a fiato e a corda e si specializza in clarinetto al conservatorio di Milano e in arpa celtica compiendo degli studi da autodidatta. Impegnato nella costante ricerca di nuove sonorità, ha sviluppato una tecnica personalizzata che trasforma l'arpa celtica in uno strumento di grande coinvolgimento stravolgendo ogni connotazione.
Pubblicato il 18 luglio 2020
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