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Ex-Novo, le fragole del carcere a domicilio

fragole orto

A febbraio aveva presentato un primo bilancio dei suoi progetti di inserimento lavorativo alla casa circondariale delle Novate, tra cui quello dedicato alla coltivazione delle fragole in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica: la cooperativa sociale L'Orto Botanico ora chiede aiuto alla città.

Le fragole sono mature e pronte da mangiare, ma l'emergenza coronavirus che ha fermato tante attività anche in carcere non consente di avviare i canali per far trovare le confezioni targate Ex-Novo nei supermercati come lo scorso anno.
È però possibile sostenere il progetto ordinando le fragole, che verranno consegnate a domicilio. Basta scrivere all'indirizzo oppure telefonare o mandare un messaggio al numero 328.1183562.

Le fragole Ex-Novo sono solo uno dei frutti di un carcere che vuole produrre. Come? "Se si lavora, insieme, in sinergia con il territorio, investendo sulle risorse delle persone anziché considerarle solo soggetti passivi": a sottolinearlo in occasione del convegno di febbraio era stata la stessa direttrice della casa circondariale Maria Gabriella Lusi.
La cooperativa sociale L'Orto Botanico è presente alle Novate con quattro attività: coltivazione delle fragole, apicoltura, orto e falegnameria. Quattro occasioni per dare lavoro, trasmettere competenze, costruire le fondamenta per ricominciare di nuovo, "Ex Novo", appunto, come suggerisce il marchio che contraddistingue tutti i prodotti. Da 3.500 chili di fragole della prima stagione si passa ai potenziali 12.500 della raccolta appena iniziata. Quella delle fragole è un tipo di coltivazione ormai assente nel Piacentino, che in carcere nella nuova serra sta sperimentando le più moderne tecniche all'insegna della tecnologia e della sostenibilità ambientale. Un prodotto biologico, che fa bene e che è attento alla natura.

Pubblicato il 29 aprile 2020

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