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Fare lo scout «a distanza»

spettine

C’è chi in questo periodo di incertezza non si ferma, ma guarda al domani e lavora ai suoi progetti per il futuro senza rinunciare a vivere l’oggi: è tutto il mondo scout e in particolare, per quanto riguarda il nostro territorio, il Settore Competenze dell’AGESCI Emilia-Romagna (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), associazione che comprende le 13 zone di Piacenza, Bologna, Carpi, Cesena, Ferrara, Forlì, Imola, Modena, Modena Pedemontana, Parma, Ravenna-Faenza, Reggio Emilia, Rimini.

Progetti per la quarantena.
L’idea è quella di vivere lo scoutismo con gioia anche nelle difficoltà proponendo ai più piccoli e ai più grandi delle attività semplici ed appassionanti, divertenti, ma soprattutto educative, da poter fare in casa, da soli o in compagnia: è stata appositamente creata una pagina web dedicata al progetto intitolato: “Il nostro impegno non si ferma”. Lo scopo, scrive Giovanni Mistraletti, incaricato regionale del Settore Competenze dell’AGESCI Emilia-Romagna nella mail di presentazione dell’idea, è quello di continuare a educare attraverso le tecniche scout.
Ecco allora che nella pagina iniziano a comparire tanti originali suggerimenti adatti a Lupetti e Coccinelle (bambini dagli 8 agli 11 anni), Esploratori e Guide (ragazzi dai 12 ai 16 anni), Rover e Scolte (giovani dai 17 ai 21 anni).
All’interno della pagina web (https://emiro.agesci.it/2020/03/09/coronavirus-attivita-scout-a-distanza-il-nostro-impegno-non-si-ferma/) predisposta possono quindi essere condivisi per tutto il periodo di quarantena files che presentano un’attività specifica, oppure foto e siti internet interattivi che forniscano esempi precisi, video, tutorials coinvolgenti che aiutino bambini e ragazzi a non abbandonare il loro spirito di Scout, a tenere allenate le loro abilità e, perché no, a concedersi un momento di svago: sono tanti i suggerimenti che già riempiono la pagina e tra questi non mancano inviti alla preghiera e alla riflessione, perché, anche se il periodo è particolare, siamo in Quaresima e ci si deve preparare alla Pasqua.

I valori del mondo Scout.
L’ideazione del progetto è un modo per continuare a vivere dei valori dello scoutismo anche in una quotidianità diversa, per portare avanti i valori di cristianità, laboriosità e cittadinanza attiva e rispetto della natura che, insieme a tanti altri, contraddistinguono uno scout in ogni momento, contesto e situazione. Una realtà, quella di oggi, che, al di là del tempo contingente, non è sempre facile abitare, come hanno sottolineato anche Giovanni e Chiara Tassinari, anche lei incaricata regionale del Settore Competenze dell’AGESCI Emilia-Romagna, nel sussidio “TuttiCampiEmiRo2020” che contiene la bozza di presentazione dei Campi Scout previsti, se tutto tornerà nella norma, per il 2020. Il pensiero è espresso tra le righe di una pagina che hanno intitolato “Fedeli e ribelli” ed è davvero molto attuale.
“Vivere tutto questo, nella realtà di oggi, non è affatto scontato - scrivono Chiara e Giovanni -. Significa ribellarsi al pensiero debole, all’accontentarsi di fare il minimo, ribellarsi al consumismo e alle moderne forme di totalitarismo, all’indifferenza verso le tragedie del nostro tempo. Significa avere il coraggio di denunciare le ingiustizie e cercare un modo nuovo di vivere, sostenibile e lungimirante. Essere ribelli significa anche riconoscere la ricchezza che si è ricevuta, e coltivare il desiderio di condividerla, ‘contaminando’ di buone idee tutta l’Associazione. Vorremmo far gemmare ciò che sappiamo coltivare: desideriamo far nascere nuove esperienze significative in ‘luoghi educanti’, così come desideriamo continuare a rinnovare le buone tradizioni che abbiamo costruito negli ultimi decenni”.
Così, nell’ottica di un pensiero molto vicino al motto “l’unione fa la forza”, le proposte del Settore Competenze per quest’anno sono aperte a tutti e lo stesso Settore si sta muovendo verso un progetto di gemmazione per cui verrà presto costituita la Pattuglia che comprenderà un referente di ogni Zona dell’Emilia-Romagna che desidera partecipare.
I campi presentati dovrebbero prendere avvio da fine aprile e proseguire, con diversi progetti, fino a dicembre: l’idea che c’è alla base di ogni campo è quella di sfruttare e sviluppare attività per raggiungere obiettivi, dare spazio a una “cultura della competenza” cioè, è sempre scritto nella bozza di presentazione, “imparare ad usare bene le tecniche scout per divertirsi, per crescere, e per essere utili agli altri”.

Per Lupetti e Coccinelle, Esploratori e Guide, Rover e Scolte sono stati organizzati, prevalentemente alla base di Spettine, campi di competenza trappeur per cimentarsi nella cucina in mezzo alla natura; campi di pioneristica ed hebertismo per imparare, come recitano anche i motti della filosofia dell’hebertismo, ad “essere forti per essere utili”; campi in cui cimentarsi nelle più disparate forme d’arte: fotografia, danza, recitazione, musica, teatro; campi di abilità manuale, campi di street art per scatenare gioia utilizzando i colori; campi di radiocomunicazione e pronto soccorso per organizzare la prevenzione e gestire le emergenze; campi per imparare ad affrontare l’imprevisto e, ancora, campi con lo scopo di aprire il cuore agli altri, quindi imparare ad immedesimarsi in altre situazioni e in altre tradizioni.

Non manca il progetto di campi d’avventura, come quello previsto per Scolte e Rovers dall’1 al 5 luglio a Marsaglia, dal titolo: “La valle più bella del mondo. Avventure in sicurezza su rocce, fiumi e torrenti”.
Dunque, se i tempi saranno migliori, presto i gruppi scout potranno ritornare a dar prova dei loro valori e delle loro abilità all’aria aperta e nella natura.


Mariachiara Lunati

Venerdì 20 marzo 2020

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