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«Sulle tracce di Stefano Fugazza» fino al 19 gennaio in Sant'Ilario

Si inaugura oggi la mostra sullo storico direttore della Ricci Oddi con una sezione dedicata al ritrovamento di “Ritratto di Signora”

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“Sulle tracce di Stefano Fugazza - Vita, idee e gusto di un intellettuale innamorato di Piacenza”. Si chiama così l’allestimento che vuole celebrare il pensiero, il gusto artistico e l’avventura intellettuale dello storico direttore della Galleria Ricci Oddi, scomparso, a soli 54 anni, il 19 maggio del 2009.
La mostra inaugurerà nell’Auditorium Sant’Ilario (Piacenza, via Garibaldi, 17) venerdì 13 dicembre alle 17.30, e sarà visitabile gratuitamente fino al 19 gennaio 2020.
Alla vigilia dell’apertura ufficiale dei battenti, i giornalisti hanno potuto avere un primo assaggio del percorso espositivo, che dopo la notizia del ritrovamento del presunto “Ritratto di Signora” di Klimt - avvenuto un paio di giorni fa in una nicchia di un muro esterno della Ricci Oddi, dove era stato sottratto 22 anni fa - si è arricchito in corso d’opera di una sezione speciale dedicata al dipinto.
“Si tratta - ha informato Gabriele Dadati, curatore della mostra - di una parte che sarà composta da un’analisi storica - compiuta da Fugazza - del furto, a cui si aggiungerà un piccolo «cappello introduttivo» - scritto da me - in cui si raccontano per punti le prove di veridicità del quadro recentemente ritrovato. Sarà presente anche uno schermo in cui verranno forniti aggiornamenti in tempo reale sugli accertamenti degli esperti. Credo - ha commentato - che in tal senso avremo risposte definitive ben prima della fine di questa mostra”.
Una sensazione condivisa anche dall’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, che ha dichiarato: “Se fosse confermata l’originalità del dipinto, si tratterebbe in un certo senso di un risarcimento alla memoria di Fugazza”.

Proseguendo nell’esposizione – resa possibile anche grazie al contributo di Rosella Tiadina, vedova di Fugazza - il visitatore potrà approfondire la conoscenza della figura dello storico dell’arte grazie ad un percorso che unisce sapientemente parole e immagini.
“La mostra si suddivide in due parti – ha spiegato ancora Dadati -; la prima, strutturata nella stanza di ingresso, racconta Fugazza attraverso foto storiche e pannelli che lo descrivono nella sua avventura intellettuale, ma anche come uomo delle istituzioni. La seconda sezione, quella più cospicua, è dedicata alle opere della sua collezione privata: sono più di 60, quasi tutte inedite, e sono databili tra l’800 e il ‘900, il suo periodo di studio privilegiato. I visitatori potranno, tramite la lettura su dei pannelli di virgolettati estratti dai suoi scritti, in un certo senso “ascoltare” la descrizione delle opere, come se provenisse dalla voce di Fugazza”.
La mostra si colloca a fianco della valorizzazione bibliografica degli oltre mille scritti di Stefano Fugazza, che sempre in occasione del decennale della scomparsa l’amministrazione comunale ha inteso finanziare in seno alla biblioteca Passerini Landi.
Proprio in questi mesi, infatti, è in corso la raccolta delle sue pagine variamente edite, che presto sarà possibile consultare nella loro interezza interrogandole attraverso una bibliografia specificamente dedicata in rete.

INFO E ORARI MOSTRA
Auditorium S. Ilario – 13 dicembre 2019 / 19 gennaio 2020
– dal lunedì al venerdì, dalle 15.30 alle 18.30
– sabato e domenica, dalle 10.30 alle 18.30
26 dicembre e 1 gennaio, dalle 15.30 alle 18.30
25 dicembre: chiuso
Ingresso libero e gratuito

Pubblicato il 13 dicembre 2019

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