Logistica, la commissione d’inchiesta del Senato in visita a Piacenza
“È emerso che serve un aggiornamento della legge Seveso che viene applicata anche al settore della logistica della logistica quando c’è lo stoccaggio di merci che contengono sostanze pericolose. Ad esempio, la società Gxo, di Castelsangiovanni, immagazzina condizionatori che contengono una piccola quantità di gas. La merce, però, è tanta e il sito è considerato tra quelli che ricadono sotto la normativa”. Lo afferma la senatrice Elena Murelli (Lega), in prefettura, al termine della visita della visita della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato che si è recata in alcune aziende della logistica della provincia, a Fiorenzuola alla New Cold - presente il sindaco Romeo Gandolfi - e Castelsangiovanni a Gxo e Moncler, presente la sindaca Valentina Stragliati. Oltre a Murelli erano presenti i senatori Marco Lombardo (Azione), il presidente Tino Magni (Misto-Avs) e il prefetto Paolo Ponta. Con la delegazione c’erano anche carabinieri del Nas, che hanno visitato Amazon.
“Stiamo visitando realtà diverse in tutta Italia - ha scandito Magni - e oggi ci dedichiamo alla logistica che pone problemi diversi rispetto al passato. In questo settore spesso si annidano cooperative spurie, situazioni di lavoro nero o sottopagato. Però, oggi abbiamo registrato che alcune cose si stanno modificando in modo positivo. Ad esempio, molte aziende invece di utilizzare le cooperative hanno deciso di internalizzare le professioni, dando continuità nei rapporti di lavoro, formando il personale. A Piacenza, due anni fa è stato firmato il primo protocollo per la legalità in prefettura. È importante che le parto sociali abbiano un ruolo attivo”. Magni ha ringraziato il prefetto Ponta per la disponibilità nello sviluppo di questa intesa. A Piacenza la logistica occupa 14mila lavoratori, in maggior parte stranieri, e altre migliaia di lavoratori che vengono somministrati. “È necessario - ha affermato Magni - che la comunità affronti il tema per favorire la coesione sociale. Vogliamo conoscere cosa succede per analizzare il fenomeno e fare proposte». La commissione vuole alzare la cultura della legalità e della sicurezza «perché farlo significa investire e non è un costo. La persona umana deve restare al centro. E sono tante anche le lavoratrici, un aspetto che pone altre richieste”.
In prefettura, i senatori hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche, delle associazioni di impresa e dei sindacati. Magni ha sottolineato che la visita ha riguardato “realtà di eccellenza, dove i processi sono automatizzati, assumono loro i lavoratori, li formano e questo dà performance migliori alle aziende”. Da tempo lavoriamo con la Regione Lombardia e il Comune di Milano su un protocollo sviluppato sulla MM3, “ma noi ne abbiamo firmato uno due anni fa a Piacenza. Abbiamo trovato protocolli di sicurezza alti, a seconda delle merci trattate. Dalle audizioni è emersa la necessità di valorizzare l’aspetto umano. L’80% dei lavoratori è straniero e ha bisogno di formazione, di lingua italiana e dei servizi sociali. Servono, poi, i collegamenti verso la logistica come le piste ciclabili a Le Mose o a Fiorenzuola. A Castelsangiovanni ci sono piste e servizi bus. Non di secondo piano è l’housing sociale e l’inclusione in servizi come il nido”. Sul tasso di conflittualità, soprattutto negli anni scorsi, il presidente Magni ha detto che chi segue il protocollo della prefettura “ha ridotto di molto le situazioni di conflitto. Servono inoltre anche ai servizi per gli autotrasportatori”. Infine, il prefetto Ponta ha spiegato che “il protocollo non è statico, non è un quadretto. Va attualizzato. Il prossimo passo sarà quello di condividere con i gruppi di lavoro le visite ispettive Vanno unificate le modalità di intervento perché gli enti in gioco sono tanti. Occorre mettere insieme tutti gli sforzi e condividere le azioni da attuare”.
Pubblicato il 29 gennaio 2025
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