19 novembre 2023, Giornata mondiale Vittime della Strada
Domenica 19 novembre alle ore 12 nella Cattedrale Metropolitana di San Pietro a Bologna il Cardinale Zuppi presiederà una celebrazione eucaristica per la Giornata mondiale Vittime della Strada su invito dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada A.P.S. di Bologna.
Istituita dall’ONU nel 2005 e calendarizzata ogni terza domenica di novembre, la giornata persegue l’obiettivo di dare “giusto riconoscimento per le vittime della strada e per le loro famiglie e al contempo rendere omaggio ai componenti delle squadre di emergenza, agli operatori di polizia e ai sanitari che quotidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni sulla strada”.
L’Italia l’ha formalmente riconosciuta nel 2017 con la legge n. 227. Dal 2022 si è ritornati ad una mobilità pre-pandemia con una forte ripresa di utilizzo di mezzi propri con conseguente strage silenziosa sulle strade. I dati ISTAT certificano la gravità del problema: nel 2022 i decessi per incidente stradale in Italia sono stati 3.159 e i feriti 223.475. Se si confronta il dato dei decessi pre-pandemia nel 2019, si evidenzia che è quasi stabile, con un lieve calo dello 0,4%. Tutte le tipologie di utenti rilevano un aumento del numero delle vittime, ad eccezione dei ciclisti e degli autisti di autocarri.
Nel 2022 si sono verificati in Emilia-Romagna 16.679 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 311 persone e il ferimento di altre 21.676. In area metropolitana di Bologna: 4.098 incidenti, 56 decessi e 5.478 feriti. L’incidentalità stradale non è quasi mai frutto di fatalità, ma di assunzione di comportamenti non rispettosi delle norme del Codice della Strada, che statuisce non divieti fini a loro stessi, ma regole per salvaguardare la propria e l’altrui incolumità, per fare della strada un luogo condiviso di vita. Le principali cause o concause dell’incidentalità sono da tempo assodate: la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e della distanza di sicurezza, l’eccessiva velocità.
Permane il criminale abuso di sostanze psicotrope quando ci si mette alla guida. In forte crescita la sinistrosità autonoma. La pandemia, per le criticità socio-economiche che ha creato, ha accresciuto un problema già rilevato e stigmatizzato negli ultimi tempi: rabbia e aggressività pervadono ogni aspetto sociale e si riverberano anche sulla strada. Alla guida occorrono una serie di capacità: essere reattivi, la resistenza allo stress, la concentrazione, la visione d’assieme e, la più importante, la capacità di ragionare. Per la vision zero sulle strade sono necessarie un’azione integrata di tutti gli stakeholders pubblici e privati per inserire l’educazione stradale nel più ampio ambito della legalità e un’azione incisiva sia da parte del legislatore che degli organi preposti ai controlli per un cambio significativo che porti a contrastare i comportamenti scorretti da parte di tutti gli utenti della strada, nessuno escluso.
Annamaria Orsi
Pubblicato il 18 novembre 2023
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