105 anni per l'alpino Agostino Agogliati
Un alpino della Val d'Aveto piacentina ha tagliato l'eccezionale traguardo dei 105 anni di vita: Agostino Agogliati, classe 1918, nato e vissuto a Salsominore, ha festeggiato il genetliaco nella sua residenza con i familiari, gli alpini e gli amici del borgo.
Nato il 24 aprile del 1918, quando ancora il primo conflitto mondiale non era ancora giunto a conclusione, Agostino ha sempre vissuto in questo lembo della Val d'Aveto.
Oltre ad essere stato un rinomato muratore, provetto artigiano della lavorazione della pietra e costruttore di forni a legna per il pane, il centenario aveva anche vissuto il periodo dei grandi lavori dell'ante guerra, quando furono realizzati la centrale idroelettrica di Ruffinati, la diga di Boschi e la strada di fondo valle della Val d'Aveto.
Agostino si è distinto anche per il suo impegno nella costruzione della nuova chiesa dedicata a San Giuseppe Lavoratore, avvenuta negli anni sessanta del secolo scorso e di alcuni lavori di manutenzione all’antico oratorio del XIII secolo, dedicato a Sant’Agostino.
"Agostino, l'alpino più anziano della nostra provincia, è uno degli ultimi reduci viventi in Italia e il Gruppo di Ferriere ne vanta ben due, entrambe centenari, con il centoduenne Antonio Barbieri di Pomarolo, classe 1920. Attualmente in tutta Italia i reduci alpini sono circa trecento - ha sottolineato il presidente ANA sezionale Gianluca Gazzola, presente alla festa del centocinquenne, con il sindaco Carlotta Oppizzi, il capogruppo di Ferriere Luigi Malchiodi e il capogruppo di Bobbio Giovanni Bellagamba e numerosi alpini dei gruppi e di Salsominore.
"Agostino e Antonio sono una vera ricchezza e rappresentano la nostra memoria - ha poi ricordato il sindaco.
Il forte spirito alpino è l'anima della famiglia di Agostino essendo il primo di tre generazioni di alpini con il figlio Giovanni ed il nipote Fabio, tutti del Gruppo di Ferriere.
Per coronare lo speciale evento non è mancato il taglio della torta di compleanno, alla presenza anche della pronipote Diana. Al termine i famigliari, gli alpini e gli amici di Salsominore si sono ritrovati nei locali della Osteria di Salsominore per festeggiare il genetliaco del “Patriarca della Val d'Aveto”.
Al cronista, in occasione delle interviste, raccolte rigorosamente in dialetto, con una memoria invidiabile, aveva ricostruito la sua esperienza della guerra e di reduce quale alpino della 34esima Compagnia inquadrata nel Terzo Reggimento Susa con la Campagna di Francia e della inviati in Albania.
Non è mancata la difficile esperienza dell'' armistizio dell’8 settembre, che lo aveva colto quando era nei pressi di Sarzana, e il rocambolesco ritorno a casa, sui monti della Valdaveto.
Agostino è, di fatto, una testimonianza vivente lunga un secolo. Grazie alle numerose interviste di vita vissuta raccolte negli ultimi trent'anni, dove vengono descritti avvenimenti e storie di vita vissuta di questo lembo della nostra diocesi.
Paolo Carini
Nella foto, Agostino Agogliati festeggiato a Salsominore in val d'Aveto.
Pubblicato il 1°maggio 2023
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