L’export prosegue sulla strada positiva
Segnali positivi arrivano dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna nell’analisi dei dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane. Tra gennaio e dicembre 2022 infatti, le esportazioni a valori correnti dell’Emilia-Romagna hanno sfiorato quota 84.100 milioni di euro, corrispondenti al 13,5 per cento dell’export nazionale, con un aumento del 14,6% rispetto al 2021. Un risultato positivo che, va sottolineato, risente comunque dell’elevata corsa dei prezzi. L’Emilia-Romagna si è confermata la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26%) e seguita dal Veneto (13,1%), quindi dal Piemonte (9,4%) e dalla Toscana (8,8%).
Tra ottobre e dicembre del 2022, le esportazioni emiliano-romagnole sono risultate pari a 21.294,2 milioni di euro corrispondenti al 13% dell’export nazionale e hanno fatto segnare un incremento dell’8,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Anche sotto la pressione della ripresa dell’inflazione, la tendenza positiva dell’export rilevato a valori correnti ha caratterizzato quasi tutti i macrosettori economici considerati, con alcune eccezioni e andamenti differenziati.
Le esportazioni dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentate del 6,8% nel trimestre e del 5,6% nel 2022. Le vendite estere dell’industria alimentare e delle bevande hanno avuto una crescita sostenuta nel trimestre (+13,2%), e più ampia nell’anno (+ 16,2%). Le esportazioni delle industrie della moda hanno fatto registrare un aumento tendenziale trimestrale (+14,2%), chiudendo il 2022 con un incremento del 16,3%, sostenuto dalle confezioni. Alla fine dell’anno, la crescita tendenziale dell’export della piccola industria del legno e del mobile si è dimezzata rispetto al trimestre precedente. Ciò nonostante, nell’anno il valore esportato da questo “macrosettore” è aumentato del 10,5%.
La crescita delle vendite estere dell’industria della lavorazione di minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro, ha avuto un rallentamento (+9,8%), su cui hanno pesato le difficoltà poste dall’aumento del gas impiegato nella produzione. Tuttavia, i risultati dei primi sei mesi dell’anno hanno permesso di chiudere il 2022 con una buona crescita (+14,5%). L’ultimo trimestre del 2022 per alcuni settori è stato in calo, ma nel complesso dell’anno c’è stata comunque una crescita. Così è accaduto per le industrie chimica, farmaceutica e materie plastiche rispetto allo stesso periodo del 2021 (-15,4%), ma nel complesso del 2022 l’export di queste industrie è aumentato del 18,5%. Ancora per l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo che nel trimestre in esame ha visto le sue esportazioni diminuire del 5,8 per cento. I risultati dei primi due trimestri del 2022 hanno permesso al settore di chiudere l’anno con un incremento tendenziale del 12%. Le vendite estere delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura hanno continuato a crescere a un ritmo sostenuto nel trimestre (+7,6%) e nell’anno (+5,6%).
Due macrosettori hanno fatto registrare nel quarto trimestre 2022 un’accelerazione della dinamica delle vendite estere. Il primo è il comparto macchinari e apparecchiature (+14,8%). Nel complesso dell’anno il valore dell’export del settore ha ottenuto un buon incremento (+11,1%). Elemento di attenzione importante per l’economia regionale: questo settore ha realizzato una quota del 25,6% delle esportazioni. L’altro è quello dei mezzi di trasporto: la sua crescita si è confermata come la più elevata (+24,1%). Il settore ha chiuso il 2022 in modo estremamente positivo con un aumento del valore delle esportazioni del 25,5% rispetto all’anno precedente.
L’export dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere in sostanza è rimasto invariato (+0,3%), frenato dalla riduzione dell’industria del tabacco (-8,8%), nonostante la buona crescita (+7,8%) delle esportazioni delle altre industrie manifatturiere vere e proprie e un boom di quelle di carta e prodotti di carta (+24,4%). Nonostante le recenti difficoltà, nell’insieme del 2022 l’export dell’aggregato ha superato del 5,5 per cento quello del 2021 grazie alla crescita di oltre un quarto delle vendite estere di carta e prodotti di carta (+28,4%). Anche la distribuzione per aree geografiche evidenzia crescite importanti. L’andamento delle esportazioni regionali sui diversi mercati di destinazione risente della differente composizione dell’export in ogni singolo mercato, della diversa dinamica della domanda in ogni singolo Paese e di alcune opportunità specifiche. L’Europa è il mercato fondamentale per l’export regionale e perciò ne detta la tendenza. La crescita nel 2022 ha raggiunto il 13,3% favorita dalla maggiore dinamica durante i mesi iniziali dell’anno e la quota delle esportazioni destinate all’Europa è stata del 64,6%.
Il risultato è stato determinato dall’andamento delle esportazioni verso la sola Unione europea a 27 che hanno avuto una crescita superiore nell’insieme del 2022 (+14,7%). Sui soli mercati dell’area dell’euro, la tendenza positiva è stata inferiore (+12,9%).
Pubblicato il 3 aprile 2023
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