Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Piacenza produce 10,3 miliardi di euro di ricchezza

Valore aggiunto Piacenza

Con un valore aggiunto di 10.312,04 milioni di euro, nel 2023 Piacenza si è posizionata al 53° posto nella classifica delle province italiane, contribuendo con lo 0,5% al valore aggiunto nazionale e con il 6% a quello regionale. Rispetto al 2022, l’aumento è stato del 6,6%, il più alto tra le province dell’Emilia-Romagna, in linea con l'andamento nazionale e superiore alla crescita regionale (+6,1%). Sono questi i risultati che emergono dall’elaborazione della Camera di Commercio dell’Emilia basata sui dati di Unioncamere e del Centro Studi Tagliacarne, che hanno analizzato il valore aggiunto a prezzi base e correnti delle province italiane. Questo indicatore quantifica la crescita economica in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. La ricchezza prodotta a Piacenza è stata principalmente generata dal settore del commercio e dei servizi, che rappresentano il 68,6% del valore aggiunto provinciale. L’industria ha contribuito con il 22,7%, seguita dalle costruzioni (5,4%) e dall’agricoltura (3,3%). Nel confronto annuale sul 2022, tutti i settori hanno mostrato un incremento: il settore delle costruzioni ha registrato il maggiore aumento con un +9,7%, il macrosettore dei servizi è cresciuto del 7,4%, con un’ottima performance del comparto commercio all’ingrosso e al dettaglio, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e ristorazione, e comunicazione, che segna un incremento dell’8,5%; l’agricoltura, infine, ha registrato un aumento del 5,7%, mentre l’industria è cresciuta del 3,7%. Il valore aggiunto pro capite ha raggiunto i 36.178,67 euro, portando la provincia al 19° posto nella classifica nazionale. Rispetto al 2022, l’aumento è del 6,1%. Il dato piacentino, tra l’altro, è risultato superiore alla media nazionale (32.377,41 euro). “I dati riferiti allo scorso anno - sottolinea il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore piacentino Filippo Cella - attestano con evidenza la solidità del nostro tessuto imprenditoriale e la sua capacità competitiva”. “Oggi - prosegue Cella - l’industria in senso stretto sta vivendo una fase congiunturale non favorevole, attestata dal calo della produzione che abbiamo registrato nel terzo trimestre del 2024, ma i fondamentali del nostro sistema economico sono ben saldi”. “Proprio per questo - conclude il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia - occorre continuare a sostenere un tessuto imprenditoriale la cui capacità di investimento e di innovazione non è in discussione, ed è un patrimonio che continua a generare ricchezza, lavoro e opportunità nelle comunità locali”.

Pubblicato il 6 gennaio 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente