Striscia di Gaza: colpita la parrocchia della Sacra Famiglia
Sale a due morti, un uomo e una donna, il bilancio dell’attacco israeliano di questa mattina alla parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza. A confermarlo al Sir è il Patriarcato latino di Gerusalemme. Inizialmente si era parlato di 6 feriti, di cui 2 in condizioni disperate. Lievemente ferito il parroco, padre Gabriel Romanelli che è stato curato in ospedale. La parrocchia attualmente ospita circa 500 sfollati cristiani.
Leone XIV: “profondamente rattristato” per le vittime dell’attacco alla chiesa di Gaza.
Appello per un “cessate-il-fuoco immediato”
“Papa Leone XIV è stato profondamente rattristato nell’apprendere della perdita di vite umane e dei feriti causati dall’attacco militare alla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza”. Lo si legge in un telegramma di cordoglio inviato dal Santo Padre, a firma del card. Pietro Parolin, segretario di Stato, al parroco padre Gabriele Romanelli e all’intera comunità parrocchiale. Il Papa assicura “la sua vicinanza spirituale” e “affida le anime dei defunti alla misericordia amorosa di Dio onnipotente”, pregando “per la consolazione di quanti sono nel dolore e per la guarigione dei feriti”. Leone XIV rinnova inoltre “il suo appello per un cessate-il-fuoco immediato” ed esprime “la profonda speranza in un dialogo, una riconciliazione e una pace duratura nella regione”.
Cei. “inaccettabile attacco alla chiesa della Sacra Famiglia”.
“Apprendiamo con sgomento dell’inaccettabile attacco alla chiesa della Sacra Famiglia di Gaza. Esprimiamo vicinanza alla comunità della parrocchia colpita, con un particolare pensiero a coloro che soffrono e ai feriti, tra i quali padre Gabriel Romanelli”. Lo scrive la Presidenza della Cei in una nota diffusa oggi. “Nel condannare fermamente le violenze che continuano a seminare distruzione e morte tra la popolazione della Striscia, duramente provata da mesi di guerra – prosegue la nota –, rivolgiamo un appello alle parti coinvolte e alla comunità internazionale affinché tacciano le armi e si avvii un negoziato, unica strada possibile per giungere alla pace”. La Presidenza ringrazia infine “la Presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, per il suo messaggio di solidarietà e quanti, in queste ore, stanno manifestando la loro prossimità alla Chiesa cattolica”.
Pubblicato il 17 luglio 2025
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