Nel 2004 l’agostiniano Prevost portava le reliquie di Sant’Agostino a Giovanni Paolo II
Nel novembre del 2004 un momento straordinario legò Pavia, Roma e il cuore della cristianità: le spoglie mortali di Sant’Agostino giunsero nella cappella privata di Giovanni Paolo II. A scortarle, come richiesto dalla Santa Sede, un ristretto gruppo di testimoni tra i quali padre Robert Francis Prevost, allora Priore generale degli Agostiniani, padre Giustino Casciano, rettore della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro (oggi rettore del santuario di Cascia), e don Siro Cobianchi, delegato del vescovo pavese (attuale parroco a San Gervasio e Protasio, chiesa nel centro storico di Pavia).
Alla presenza di Giovanni Paolo II
Don Siro, con emozione viva, rievoca quel momento: “La Santa Sede autorizzava il trasferimento delle reliquie solo in presenza di un delegato vescovile, perché nessuno potesse aprire l’urna. Dovevo stare con loro giorno e notte: il capo era l’attuale Pontefice, padre Prevost”. Una veglia intensa, umana e spirituale.
“Il mattino seguente, alle 9.30, siamo saliti alla cappella privata del Papa. Giovanni Paolo II ci aspettava già seduto. Non riusciva più a parlare, ha consegnato un foglio al segretario che ha letto al posto suo. Poi ha dato quella preghiera scritta da lui per Sant’Agostino proprio a Prevost chiedendogli di leggerla ad alta voce, come se fosse un passaggio, un segno premonitore. Noi l’abbiamo ascoltata. Sono convinto - confida don Siro - che quella preghiera è riecheggiata nella messa del nuovo Papa con i Cardinali il giorno dopo la sua elezione”.
La delicatezza di padre Prevost
Ma più ancora della liturgia, è il tratto umano a imprimersi nel cuore del sacerdote pavese: “Mi colpì la sua delicatezza. Quando gli chiedevo: «Don Robert, cosa facciamo domani?», lui rispondeva con calma: «Stiamo insieme». Ti ascoltava, ti diceva ciò che pensava, ma mai con durezza. Non ti umiliava mai. Non diceva «Sono il superiore». Aveva un equilibrio davvero invidiabile. Era come se parlasse proprio Agostino”.
Laura Rossi
Nella foto: 2004, le reliquie di Sant’Agostino da Pavia arrivano in Vaticano da Giovanni Paolo II; il terzo da destra è l’allora Priore generale degli Agostiniani, padre Robert Francis Prevost. (foto Settimanale Il Ticino, Pavia)
Pubblicato il 12 maggio 2025
Ascolta l'audio