Mons. Cevolotto vicino ai fratelli della Chiesa ortodossa russa
“Mi sono soffermato a guardare la vostra icona che raffigura i santi Pietro e Paolo che si baciano”: sono le parole di mons. Cevolotto durante la visita, il 27 febbraio, alla comunità ortodossa legata al Patriarcato di Mosca, nella chiesa di Sant’Eustachio in via del Consiglio a Piacenza. “Siamo fratelli - aggiunto - ed il bacio della pace è segno di riconciliazione. Preghiamo uniti in Cristo per il dono della pace in Ucraina e in tanti altri paesi del mondo”.
La vicinanza dei cattolici
In questo modo il Vescovo ha voluto manifestare la vicinanza dei cattolici ai fratelli della Chiesa ortodossa russa, invocando la pace che, come dicono le scritture, abbatte ogni muro di separazione. Il Presule ha pure ricordato come ogni Chiesa in Italia, mercoledì prossimo, giorno delle “Ceneri”, si unirà nella preghiera e nel digiuno, invocando anche Maria Regina della pace.
Figli dello stesso Padre
Padre Grigore Catan, pope della chiesa ortodossa russa, ha ringraziato mons. Adriano Cevolotto della sua presenza, ricordando l’appoggio della diocesi di Piacenza e degli organismi statali alla sua comunità che si ritrova in città da oltre 20anni.
“Siamo tutti cristiani - ha sottolineato - e non dobbiamo ricadere nel peccato dei due fratelli raccontato nel libro della Genesi. Preghiamo per russi e ucraini, accomunati dallo stesso, battesimo, dalla stessa acqua. Siamo vicini a tutti i cari fedeli, ai loro parenti, soffriamo con loro e uniti e cerchiamo di sostenerli con la preghiera e in tutti i modi possibili”.
Con la guerra nessuno vince
Il pope ha espresso la sua profonda orazione per fermare la guerra per ammorbidire il cuore di chi governa. “Non vogliamo giudicare - ha aggiunto - chi ha ragione, chi ha torto, quando c’è un conflitto nessune vince, tutti soffrono. Anche noi inizieremo la grande Quaresima il 7 marzo e pregheremo, digiuneremo, invocando la misericordia del Signore”.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 1° marzo 2022
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