Il sorriso come biglietto da visita
Suor Leonella e noi: la gioia nasce dalla certezza che non si è mai soli
“Non si può vivere il Vangelo senza gioia”, ha ricordato papa Francesco visitando una parrocchia romana il 7 maggio scorso.
Il sorriso è il biglietto da visita di suor Leonella. Sorride a tutti quelli che incontra, anche se non li conosce.
È il suo modo per portare un po’ di gioia nella vita degli altri.
Donna spiritosa ed autoironica, spesso faceva battute anche sulla sua mole. Suor Teresa Ricatto racconta che, qualche giorno prima di partire per Mogadiscio, durante la ricreazione serale aveva illustrato il suo piano per perdere peso: “Gente, lo sapete che è stata pubblicata una dieta speciale, a cui voglio sottopormi? Ogni volta che ingoierò una pastiglietta perderò un chilo, perciò nel giro di un mesetto sarò diminuita di 30 chili! Vedrete camminare solo il mio vestito!”.
“Cerca la gioia nel Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore”: le parole del salmo calzano a pennello a Paolo Oltolini, 42 anni, sposato e papà di tre figli. “Il sorriso nasce dalla certezza di non essere mai solo: so che Qualcuno pensa a me”, riflette Paolo, che nel cammino dentro il Rinnovamento nello Spirito ha capito che “Lo Spirito ti dà la pace ma non ti lascia in pace”.
A non lasciarlo in pace è il sogno di una cooperativa dedicata a San Giuseppe che coinvolga persone in difficoltà insieme ad artigiani maestri di mestieri che rischiano di perdersi, per mettere in circolo i saperi e le relazioni tra generazioni.
Pubblicato l'11 maggio 2018
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