La Ricerca: giovani al centro da 45 anni
La questione educativa al centro di un percorso che dura da quarantacinque anni. Fondazione La Ricerca sceglie di condividere riflessioni e impegno a “fare comunità intorno ai nostri giovani, alle famiglie, alle persone in difficoltà” offrendo anche momenti di confronto diretto col territorio, il prossimo sarà giovedì 15 maggio alle ore 17 nell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano con il convegno “Lo sguardo oltre...a partire dai giovani”, dove interverranno il prof. Ivo Lizzola - ordinario di Pedagogia sociale e Pedagogia della marginalità, del conflitto e della mediazione all’Università di Bergamo - e Luciano Squillaci, presidente nazionale della Federazione italiana comunità terapeutiche. Sarà anche l’occasione per la presentazione del libro “Don Giorgio – Lo sguardo oltre” (ed. Officine Gutenberg) che racchiude il pensiero del fondatore, don Giorgio Bosini. “Non abbiamo voluto raccontare la storia del Ceis e neppure quella di don Giorgio, ma raccogliere una significativa testimonianza del suo pensiero per metterlo a disposizione di tutti: ci sono spunti che possono aiutare a riflettere e agire sul nostro presente e futuro” tiene a sottolineare Enrico Corti, confermato in questi giorni per il secondo mandato al timone della Fondazione ETS che a don Bosini è intitolata. “Come lui crediamo che l’offerta educativa, e il prendersi cura dell’individuo nel suo complesso, debba essere molto attenta a tutte le dimensioni della persona, per questo siamo chiamati a creare ambiti comunitari rigeneranti, occasioni di incontro dove ognuno si senta accolto al punto di potersi mettere, e rimettere, in gioco”. Nella foto in alto, una delle attività proposte ai giovani nel percorso "Orizzonti di futuro”.
Il presidente de La Fondazione La Ricerca ETS, Enrico Corti.
Risposte adeguate ai nuovi bisogni, con le relazioni semore al centro
Offrire risposte adeguate ai nuovi bisogni, “uscendo dall’approccio solo intellettuale o solo terapeutico, comunque importanti, ponendo al centro le relazioni” è il secondo cardine dell’agire-La Ricerca, sempre più calata tra i giovani. “Gli adolescenti - osserva Corti - ci stanno esprimendo un forte bisogno di luoghi e occasioni di incontro in cui misurarsi e potersi raccontare. Abbiamo aperto nuovi canali di dialogo ricorrendo anche a operatori loro quasi-coetanei. In un anno abbiamo raggiunto più di 700 ragazzi e ragazze dai 12 ai 22 anni. Non siamo certo i soli. C’è più attenzione sul fronte adolescenziale, nel mondo ecclesiale e sociale, tra associazioni e cooperative, c’è sostegno del Pubblico e supporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nonché della Università e professionisti specializzati. Da parte nostra puntiamo a creare luoghi e opportunità d’incontro come doposcuola, laboratori, gruppi, momenti aggregativi di ogni tipo, culturale, spirituale, sportivo, artistico, ma potremmo fare di più grazie alle strutture che abbiamo in città e provincia: costituiscono spazi ed esperienze a cui teniamo molto, con difficoltà finanziarie e manutentive crescenti e per questo occorre promuovere risposte della comunità civile nel suo complesso incentivando collaborazioni, coinvolgendo mondo economico, politico, imprenditoriale, altrimenti si resta sempre al palo della delega agli «addetti ai lavori», mentre il problema coinvolge tutte le componenti sociali”.
Resta una nota dolente: quella legata alle difficoltà finanziarie, alle cui radici vi sono la crisi economica mondiale che non ha risparmiato il Terzo Settore e, da non sottovalutare, le tortuosità della burocrazia che spesso, allungando i tempi, incidono sui conti. “Ma teniamo duro. Fondazione La Ricerca vivrà finché qualcuno ci chiederà aiuto e noi riusciremo a dare una risposta ritenuta attuale e coerente con la nostra identità”.
L'Auto-mutuo-aiuto
L’Auto-mutuo-aiuto è uno dei punti di forza di questa Fondazione perché dà modo alle persone in difficoltà di avere spazi di incontro e reciprocità. “Creiamo occasioni di vicinanza fra persone che stanno vivendo momenti di difficoltà simili. Penso ai caregiver, sulle cui spalle gravano responsabilità, assistenza e cura di un familiare non autosufficiente, o a coloro che soffrono per la perdita di una persona cara, o ancora a coppie in crisi, malati. Tante le persone che manifestano solitudine con patologie comportamentali. Al riguardo la Comunità Emmaus nella Casa La Pellegrina ospita persone in doppia diagnosi psichiatrica accreditata all’Ausl, persone non emarginate, ma anche lavoratori con livelli di responsabilità, a conferma di quanto il ritmo esasperato di vita e lavoro fa emergere patologie psichiatriche. Per il disagio psichiatrico rimane valido il programma di social housing in nostri appartamenti convenzionati con Ausl per persone fragili che rientrano nel tessuto sociale”.
Don Giorgio Bosini, fondatore de La Ricerca, in occasione di una festa.
Le nuove dipendenze
C’è poi un’altra questione da contrastare: la normalizzazione dell’uso di sostanze “che non è più prerogativa dei giovani in disagio, ma riguarda, anche gli adulti che ricorrono alle sostanze nella loro quotidianità, e chiama direttamente in causa le altre nostre comunità storiche - La Vela di Justiano e quelle per mamme con bimbi a Luna Stellata e Stella del Mattino e pure Casa Don Venturini -. Il consumo s’interseca nella vita di tutti i giorni, ed è sempre più variegato - cocktail di psicofarmaci, alcol, cocaina... - con conseguenze sulla salute psicofisica, patologie mentali che richiedono cure con permanenze più o meno lunghe in comunità residenziali”.
Altro campo d’intervento è la dipendenza dal gioco d’azzardo, in costante crescita. “La fenomenologia della dipendenza è allargata, trasversale, complessa e resa ormai per molti componente “normale” della vita quotidiana, nella contraddizione che la ricerca di libertà e autonomia si traduce in dipendenza da sostanze e gioco”.
Il Cda
Al fianco di Enrico Corti, le ultime elezioni hanno confermato nel cda Gianmario Ampollini, Flavio Antelmi, Pieranna Massari e Stefania Mazza. Con la trasformazione, nel 2023, da associazione a fondazione, La Ricerca ha peraltro rafforzato la propria struttura con l’ingresso di nuovi soci, “persone che condividono la nostra progettualità mettendo a disposizione le loro professionalità”.
Tiziana Pisati
Il 15 convegno e libro sul pensiero di don Bosini
S’intitola “Lo sguardo oltre… a partire dai giovani” il convegno sulla questione giovanile che affronterà il tema dell’educazione chiamando a raccolta famiglie, mondo della scuola e agenzie educative, giovedì 15 maggio, alle 17 nell’Auditorium Santa Margherita Fondazione Piacenza-Vigevano (via Sant’Eufemia 12) in occasione della presentazione del libro sul pensiero di don Giorgio Bosini “Don Giorgio - Lo sguardo oltre” (Edito da Officine Gutenberg, nella foto sopra).
Il convegno cade nel giorno del 45° anniversario della nascita de La Ricerca (1980-2025). Aprirà i lavori, alle 17, il presidente Enrico Corti. Dopo i saluti di Nicoletta Livelli di Officine Gutenberg, interverranno con Tiziana Pisati, curatrice del libro, il presidente della Fict, Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, Luciano Squillaci, e il prof Ivo Lizzola, Ordinario di Pedagogia sociale e Pedagogia della marginalità, del conflitto e della mediazione presso l’Università di Bergamo. Moderatrice la giornalista Barbara Sartori.
Seguirà la lettura di alcuni brani del libro con la voce di Rita Nigrelli e l’accompagnamento musicale del Duo “Soffio d’Arco” composto dai musicisti Stefania Abondio e Gabriele Schiavi.
Pubblicato l'8 maggio 2025
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