Il Vulcano si risveglia: «Noi c’eravamo»
Fa ritorno a Piacenza il 12 ottobre il gruppo dei piacentini in viaggio nelle isole Eolie: 35 persone guidate da don Giancarlo Plessi con l’organizzazione dell’Ufficio pellegrinaggi della diocesi guidato da Valeria Perini. In tutto per le isole a nord della Sicilia sono partiti 70 piacentini (i primi 35 sono rientrati il 5 ottobre con don Gigi Bavagnoli). I due gruppi si sono incontrati il 5 nella splendida cornice di Taormina.
Il viaggio ha toccato diverse mete: Capo d’Orlando, Tindari, Milazzo Lipari, Panarea, Stromboli, Alicudi, Filicudi, Salina e Vulcano (con l’imprevista eruzione in corso, l’ultima risaliva a 133 anni fa). Le cronache registrano anche alcuni imprevisti naturali: nei giorni scorsi le due isole vulcaniche di Stromboli e Vulcano hanno visto la ripresa dell’attività eruttiva e anche la terra è tornata a tremare.
Nella bellezza della creazione
“Un pellegrinaggio che ha per meta le isole Eolie - commenta don Gigi Bavagnoli - può suonare strano. In effetti nei giorni di permanenza sulle isole abbiamo vissuto in mezzo al mare, un mare blu e pulito, con sopra un cielo azzurro terso e un sole estivo. Ci diamo immersi nelle acque più belle della Sicilia, abbiamo percorso sentieri in un verde intenso costellato di un trionfo di fiori tropicali. Abbiamo contemplato e goduto della bellezza della creazione, di una baita che nella sua bellezza semplice e sovrabbondante richiama la forza creatrice del Padre, da cui proviene ogni bene”.
“Non sono mancati - prosegue il sacerdote - i momenti di celebrazione che hanno aiutato a leggere con gli occhi della fede tutto il bene di Dio che ci è stato regalato, comprese le delizie della cucina siciliana. Un viaggio iniziato con la «dieta» di preghiera davanti alla Madonna di Tindari, molto amata in Sicilia occidentale: una Madonna nera che domina il mare Mediterraneo. La piacevole compagnia e una brava guida hanno fatto il resto, rendendo piacevole questa serena settimana”.
Nelle foto, in alto il gruppo dei pellegrini piacentini, sopra, la celerazione della messa: nell'ultima da sinistra, sullo sfondo il vulcano che erutta.
Pubblicato l'8 ottobre 2021
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