Sae, convegno il 12 al Collegio Alberoni
Il SAE di Piacenza compie 50 anni. Sabato 12 ottobre è in programma un convegno nella Sala degli arazzi del Collegio Alberoni in Via Emilia Parmense, 71.
Questo è il programma:
Ore 9.30: saluto del Vescovo, di esponenti delle Chiese cristiane del territorio e del delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso mons. Pierluigi Dallavalle.
Ore 10: “Cristiani in dialogo: modi diversi di vivere l’ecumenismo in Italia”. Interventi di Piero Stefani, presidente nazionale S.A.E.; fratel Guido Dotti (Comunità di Bose); don Mimmo Maghenzani (Movimento Focolari - Loppiano); Alberto Corsani, direttore del settimanale “Riforma”. Coordina Lucia Rocchi, responsabile SAE di Piacenza.
Ore 11.45: presentazione del libro: “50 anni di ecumenismo a Piacenza”; interviene padre Giuseppe Testa c.m., consulente del SAE.
Ore 12: dibattito.
Ore 12.30: conclusione e rinfresco.
Per l'occasione viene presentato il libro dal titolo “50 anni di ecumenismo a Piacenza (1969-2019) - La sua storia nel 50° dalla nascita del SAE” a cura di Lucia Rocchi, a lungo insegnante di scuola superiore, già consigliera comunale e responsabile del gruppo locale SAE (Segretariato Attività Ecumeniche).
Duecento pagine dense e particolareggiate, che sono testimonianza viva ed esperienza vissuta, non scevra di contraddizioni o di incomprensioni che sembrano incolmabili, sotto cui arde il fuoco - che è quasi missione - della ricerca dell’unità cristiana. “Tutto iniziò nel 1967 grazie a Gianna Poggi - spiega Rocchi -, insegnante attiva anche nel Movimento femminile della Democrazia Cristiana. Quell’anno ebbe la possibilità di frequentare un corso di formazione ecumenica organizzato dal SAE nazionale e tenuto dalla fondatrice Maria Vingiani, che aveva conosciuto proprio grazie al suo impegno politico. Da quel primo momento passarono due anni prima della nascita del SAE a Piacenza: nel ‘69 Gianna Poggi, insieme ad altri due amici, prese infatti contatto con la comunità metodista locale, che all’epoca era guidata dal pastore Emanuele Bufano.
Pubblicato il 7 ottobre 2019
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