Suor Leticia: zaino in spalla per rispondere alla chiamata del Signore
"Io ho uno zaino bello pieno sulle mie spalle e il Signore adesso mi chiama a donare tutto quello che io mi porto", parole di Mònica Leticia Tozzi, da sabato 4 novembre consacrata suora nella Congregazione delle Missionarie scalabriniane per i migranti: le suore “con la valigia”.
Migrante lei stessa, ha percorso il viaggio al contrario dei genitori che, dall'Italia, erano andati nella lontana terra, già foriera di speranze anche per i genitori di papa Francesco. Suor Mònica Leticia è laureata in psicologia, una volta arrivata in Italia ha proseguito per la Svizzera dove è sbocciato il corso della sua nuova vita.
La sua terra promessa è il mondo
"Oggi devo ringraziare una sola persona, è Gesù, lui mi ha condotta passo dopo passo fin da quando sono partita dall'Argentina con il mio diploma sotto il braccio. Lui mi ha portata nel deserto e mi ha attirata a lui, anche attraverso avvenimenti non sempre gioiosi e si è servito di tante carissime sorelle, fratelli e amici". Ha detto sicura durante la messa di consacrazione della prima professione, perché la formazione non è conclusa.
Emozionata, felice, il suo "sì" ufficiale davanti alle autorità religiose e a tanti fedeli, è motivo di incontro fra parenti e amici italiani, svizzeri e argentini, è ragione "per stare insieme". Come i migranti vorrebbero stare insieme ai loro cari. "E' Gesù che ci riunisce".
E' grata a suor Jenete Ribeiro, sua maestra di noviziato negli ultimi due anni alla casa di Casaliggio, al suo fianco con suor Giuliana Bosini superiora della provincia europea di San Giuseppe. I loro occhi brillavano come diamanti al sole per la nuova consorella. Come san Scalabrini toccato da uomini e donne che con la valigia di cartone andavano a cercare lavoro e benessere, suor Mònica Leticia si è lasciata "impregnare, lui aveva capito che il fenomeno sarebbe ingigantito, oggi ci vuole coraggio, è una sfida. Ero partita con tante speranze, la mia laurea sotto il braccio, invece ho dovuto adattarmi a fare le pulizie", ha sperimentato l'umiltà. Ora è destinata alla missione scalabriniana di Siracusa: "Sarò vicino al mare a lavorare con i migranti e i carcerati, a portare loro il vangelo di Dio e a saper rispondere alle loro domande e a quelle di coloro che li rifiutano".
Suor Mònica Leticia invita ad andare all'essenza dell'essere umano: "Dobbiamo vedere la persona, non importa di quale nazionalità o religione, l'essenza dell'essere umano, un riconoscimento naturale, eppure è tanto difficile".
Nello stesso giorno, suor Clarice Barp, brasiliana di lontane origini venete, ha festeggiato i 25 anni di professione, che, da tempo opera nella Caritas di Guadalajara, in Spagna.
Maria Vittoria Gazzola
Nelle foto, suor Monica Leticia Tozzi il giorno della sua professione religiosa temporanea insieme alle consorelle.
Pubblicato il 7 novembre 2023
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