Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

«Messa alla prova» in parrocchia: su TV2000 si parla del protocollo diocesi-Csv

messa alla prova protocollo piacenza diocesi e csv

La “messa alla prova” in parrocchia: giovedì 26 ottobre alle ore 19.30 don Paolo Cignatta, vicario episcopale per il coordinamento degli Uffici Pastorali, è ospite a TV2000 della trasmissione “In Cammino”. Illustrerà il protocollo siglato a settembre dalla diocesi con il vescovo mons. Cevolotto e da Laura Bocciarelli, vicepresidente del Centro Servizi per il Volontariato Emilia (nella foto sopra), per promuovere la cultura della “giustizia riparativa” nelle parrocchie e negli uffici e servizi ecclesiali. Don Cignatta stesso vive questa forma di accoglienza  al Preziosissimo Sangue e San Corrado. Nel corso della trasmissione verrà proposto il servizio realizzato nella parrocchia di Pontenure, con un’intervista al parroco don Mauro Tramelli. Sul circuito di Radio In Blu alle ore 19 andrà in onda inoltre una versione registrata del programma.

CHE COS’È. La “messa alla prova” consiste nella sospensione del procedimento penale nella fase decisoria di 1° grado: l’imputato è affidato all’Udepe per lo svolgimento di un lavoro di pubblica utilità. È possibile per i reati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena edittale detentiva non superiore nel massimo a 4 anni, sola, congiunta o alternativa alla pena pecuniaria. Il che indica una pletora di situazioni variegata, dalla guida in stato di ebbrezza a piccoli episodi di spaccio, dai reati fiscali alla frode. Non può essere concessa più di una volta ed è esclusa nei casi in cui l’imputato sia stato dichiarato dal giudice delinquente abituale o per tendenza. Al termine del percorso, il giudice valuta in udienza l’esito della prova e, in caso positivo, dichiara l’estinzione del reato; la fedina penale resta perciò pulita.

IL PERCORSO. Lavori di manutenzione, cura degli spazi, sistemazione di archivi e siti web, servizio alla  Caritas: sono infinte le applicazioni. Sono già diverse le realtà parrocchiali che in questi anni hanno aderito alla proposta avviata nel 2014 dall’allora Svep, oggi Centro Servizio per il Volontariato. Grazie al protocollo con l’Udepe (Ufficio Distrettuale di Esecuzione Esterna) di Reggio Emilia e il Tribunale di Piacenza, il CSV segue i percorsi di accompagnamento per questa particolare forma di probation giudiziale  Sottoscrivendo il protocollo con CSV (della durata di 5 anni), la diocesi esprime la sua condivisione di un’idea di giustizia sociale connessa con il bene comune e nel rispetto della dignità dell’uomo, come occasione di condivisione e di arricchimento reciproco sia della comunità che delle persone in “messa alla prova”. Riconoscendone la valenza pedagogica ed educativa, la diocesi si impegna dunque a promuovere la conoscenza delle attività riparative; sta alla parrocchia o alla realtà ecclesiale la decisione se aderire o meno. CSV da parte sua si impegna a realizzare il colloquio di orientamento tra ciascun soggetto segnalato dall’Udepe per individuare, tra le parrocchie che aderiranno, quelle più idonee al percorso della persona in “messa alla prova”. Inoltre, CSV supporta le parrocchie nella preparazione dei documenti e si fa carico di tutti gli adempimenti (come la periodica rendicontazione all’Udepe) e della copertura assicurativa presso l’Inail.

Pubblicato il 24 ottobre 2023.

Ascolta l'audio

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies