Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Festa di Santa Teresa al Carmelo con il cardinal Semeraro

carmelo cardinale

È stato un 1° ottobre all’insegna della comunione dei Santi, qui al Carmelo. Nel suo saluto iniziale, madre Maria Francesca ha ricordato come Santa Teresa di Gesù Bambino, vissuta in un’epoca in cui il giansenismo oscurava la misericordia di Dio, ha scelto di percorrere la via dell’abbandono fino a divenire maestra e Dottore della Chiesa e compatrona delle missioni con San Francesco Saverio.
Abbiamo festeggiato Teresa, è vero, ma il pensiero correva anche a don Giuseppe Beotti, appena proclamato Beato, martire della carità e uomo di fede. Due giovani, Giuseppe e Teresa, che hanno amato e servito la Chiesa e ogni uomo e donna, fino alla morte: uno nel martirio, l’altra nella malattia. Due figure che ancora oggi possono dire ai giovani e a tutta l’umanità che è bello donare la vita, perché la vita è servizio e solo in esso è possibile trovare la vera gioia.
A suggellare questo legame tra Teresa e Giuseppe è stato il cardinal Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle le Cause dei Santi, che ha presieduto la celebrazione eucaristica nella festa di Teresa dopo aver beatificato il girono prima il sacerdote piacentino don Giuseppe Beotti.

Oltre la notte oscura

Nella sua omelia il cardinal Semeraro si è soffermato sul dono dello Spirito Santo che ci rende figli nel Figlio: mistero, quello dell’adozione, che Teresa di Gesù Bambino ha compreso molto bene, scoprendosi giorno dopo giorno figlia. Questa grazia - ha ricordato il card. Semeraro - l’ha accompagnata anche quando è entrata nella notte oscura della sofferenza, dell’esperienza della lontananza da Dio. Teresa comprendeva infatti che colui che le appariva così lontano, mai come allora le era stato così vicino: questa piccola grande Santa ci ricorda che nel corso della vita non abbiamo solo i momenti del gaudio, ma proprio quando pensiamo che il Signore ci abbia lasciati soli, proprio in quel momento ci ha preso nelle sue braccia.
La festa di Teresa è stata anche l’occasione per raccontare alcuni stralci di vita: il cardinal Semeraro è convinto che, quando papa Francesco parla della santità della porta accanto, della santità fatta di gesti non eclatanti, pensi a Teresa di Gesù Bambino, della quale è molto devoto.

Papa Francesco e Santa Teresa di Lisieux

Ogni volta che riceveva una lettera dall’allora arcivescovo di Buenos Aires, infatti, il cardinal Semeraro trovava sempre nella busta anche un’immaginetta di Santa Teresa. “Alcuni anni or sono - ha raccontato il Porporato - feci da intermediario perché una persona che conosco donasse a papa Francesco un autografo di Santa Teresa, ritaglio fatto da Celina su una lettera: Francesco in quell’occasione non diede l’immaginetta all’aiutante di camera, come è consuetudine, ma disse: «questa va nella mia stanza!»”.
Il cardinal Semeraro ha anche condiviso il suo affetto per Teresa di Gesù Bambino, dovuto ad alcune circostanze cronologiche che la legano alla sua vita: il 1° ottobre del 2004 fu infatti reso pubblico il suo trasferimento alla diocesi di Albano Laziale, così come nella prima mattina della Festa di Teresa del 2020 ricevette la telefonata del Papa, che gli chiedeva di partire di nuovo. “Il giorno di Santa Teresa non è solo per me il giorno della partenza da Piacenza per Roma - ha detto il cardinal Semeraro - ma è per me il giorno di due importanti partenze, nelle quali ho dovuto cambiare la mia vita: da una diocesi all’altra, distante 600 chilometri, e poi per un altro impegno nella vita della Chiesa. Sono grato al Papa, perché nell’attuale ministero tocco ogni giorno con mano il volto più bello della Chiesa, quello della santità”.

Le Carmelitane del monastero
di San Lazzaro  

Nella foto, le monache carmelitane del monastero di San Lazzaro a Piacenza insieme al cardinal Marcello Semeraro e a mons. Massino Cassola il 1° ottobre alla messa per la festa di Santa Teresa di Lisieux.

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Lunedì in Duomo i funerali di don Romano Pozzi
  2. Il 30 la beatificazione di don Beotti. Oggi si apre il convegno pastorale
  3. «Voce del verbo donare», dal 2 al 6 ottobre incontri in Cattolica
  4. La Festa di San Raimondo: un giorno di spiritualità e fraternità
  5. La Giornata del migrante e rifugiato: mani tese a stringere altre mani
  6. Al centro Endo-fap Don Orione si inaugura Stampone
  7. Beatificazione di don Beotti, veglia di preghiera in San Donnino
  8. Il 27 è la festa di San Vincenzo de' Paoli
  9. «Messa alla prova», firmato il protocollo tra diocesi e CSV Emilia
  10. «Piacenza Solidale», dati in crescita
  11. Nelle parrocchie domenica 17 è la giornata dedicata a don Beotti
  12. Al Parco della Galleana la Grande Festa della Famiglia
  13. Servizio diocesano per il catecumenato, incontro con il Vescovo
  14. A Santa Maria del Taro centinaia di persone alla processione
  15. I coniugi Aliberti nuovi coordinatori delle Famiglie Numerose
  16. E' morto don Luigi Strazzoni
  17. Beatificazione di don Beotti, domenica 17 giornata di preghiera
  18. Il 2 in Cattedrale messa in suffragio di don Vittorione
  19. Dal 29 al 30 settembre il Convegno pastorale diocesano
  20. Sae, il gruppo piacentino ad Assisi
  21. Coli, il 2 pellegrinaggio alla grotta di San Michele
  22. «Lutto» e «caregiver»: in due parrocchie ripartono i gruppi con La Ricerca
  23. 50-30-20: la Casa famiglia S. Lucia di Caorso in festa
  24. A Bettola inizia il mese mariano. Il 26 le fontane luminose
  25. A Podenzano la Festa missionaria «Tutto il mondo è paese»
  26. Festa della Madonna Assunta a Bobbio. Messa con il Vescovo
  27. As.So.Fa.: a Ferragosto tutti a Ferriere per la polentata
  28. A Rivergaro la festa di San Rocco
  29. Nuovi incarichi per i diaconi Marchioni e Fernandi
  30. Festa della Virgen de El Cisne: un'esplosione di fede e tradizione
  31. Beatificazione di don Beotti: messa a Bedonia il 13 agosto
  32. 1903-2023: i 120 anni de La Trebbia
  33. A Filippazzi si onora la Madonna di Fatima
  34. Viaggiando con lo Spirito: il programma dell'Ufficio pellegrinaggi
  35. Il 29 luglio Ponte dell'Olio festeggia il patrono San Giacomo
  36. Don Lelio Costa è stato ricevuto dal cardinale Zuppi
  37. Addio a padre Parolin, anima del Museo delle Migrazioni
  38. L’impatto della Laudato si’ su giovani e aziende
  39. Emporio Solidale: quattro anni di impegno quotidiano
  40. «La mia decima volta in Kenya, a 83 anni»

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies