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Auto-aiuto per la coppia che scoppia: incontri a La Ricerca

  crisi

Alle coppie che hanno problemi l’associazione “La Ricerca” propone di provare un’esperienza di Auto-Mutuo-Aiuto. Il primo incontro, che è un incontro di gruppo fra persone che vivono situazioni simili e possono aiutarsi attraverso il confronto e la solidarietà reciproca, si terrà la sera di lunedì 20 gennaio (inizio alle 20,30). Da ormai più di cinque anni “La Ricerca” offre percorsi di Auto-Mutuo-Aiuto specificatamente rivolti a genitori separati o che sono in procinto di separarsi, persone giunte ad un punto di stallo della loro vita, imbrigliata da risentimenti, sensi di colpa, ansie, amarezza, senso di fallimento, perdita di fiducia in se stessi e negli altri al punto – sottolinea Anna Papagni, referente AMA (Auto-Mutuo-Aiuto)-La Ricerca– da non riuscire più a trovare serenità, neppure quando cercano di creare nuovi legami affettivi. Chiedono di potersi sfogare, di poter capire da che parte cominciare per uscirne. E’ capitato anche di avere a che fare con casi di stalking. C’è un problema di fondo che mina la famiglia nelle sue fondamenta: l’incomunicabilità. Molti tradimenti non sono che la conseguenza di questa mancanza di dialogo tra marito e moglie, un dialogo che si è andato lentamente spegnendo. Finisce che ci si sente soli in famiglia, le famiglie diventano una somma di solitudini. Segnali di disagio a noi arrivano anche attraverso i ragazzi e ragazze che incontriamo negli sportelli dell’ascolto nelle scuole, e che manifestano un malessere più o meno esplicito, depressione, improvviso calo nel rendimento scolastico. Stanno male ma si caricano tutto sulle loro spalle, si chiudono in se stessi per non pesare troppo sui genitori vedendoli fragili, in difficoltà, perché presi dai loro problemi personali, litigano sulle scelte educative, sui problemi economici…”.
La prima cosa che spingiamo a fare nei percorsi di Auto-mutuo-aiuto – spiega - è ritrovare un po’ di chiarezza dentro se stessi e nel rapporto con l’altro, per ricreare equilibrio riconoscendo anche l’importanza del ruolo genitoriale dell’altro. La forza di mettersi in discussione viene dalla reciprocità che si scatena nel gruppo, dal condividere il tuo malessere con altre persone che stanno vivendo situazioni simili alla tua. Le persone sperimentano presto una sensazione di sollievo e ritrovano quella forza vitale che viene a crearsi nello spazio comunicativo del gruppo, in cui si dà voce ad emozioni e storie di vita. Si crea una relazione dove ognuno risponde per sé, ma è anche chiamato a farsi carico degli altri”.
Ai gruppi, che si ritrovano ogni quindici giorni, si può accedere previo colloquio con la responsabile Anna Papagni (
348.8557985 - )
.

Publicato il 13 gennaio 2020

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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