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La gioia e la preghiera degli adolescenti per il loro Giubileo

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In San Paolo fuori le Mura, momento di riflessione con mons. Cevolotto dopo il passaggio della Porta Santa.

Si è concluso il Giubileo degli Adolescenti, un’esperienza unica per 415 giovanissimi piacentini, vissuta in un clima unico, senza il Papa. I ragazzi sono partiti nel viaggio organizzato dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile con aria festosa, con la contentezza che hanno tutti i giovani che partono per un viaggio, consapevoli o meno di quanto avrebbero vissuto, di quanto avrebbero trovato a Roma. Quello vissuto però non è stato un semplice viaggio, è stato un pellegrinaggio, come è stato subito ricordato nella prima tappa, al Santuario di Maria delle Vertighe, in provincia di Arezzo: “Siate sempre pronti a partire - è stato l’invito del vescovo mons. Adriano Cevolotto, che ha accompagnato gli adolescenti della diocesi -. Siete stati coraggiosi perché avete abbandonato le vostre comodità e vi siete messi in cammino”.

Le “soglie” da varcare a questa età
Dalla pace del monastero i ragazzi sono stati catapultati in una Roma in fermento, invasa da pellegrini e fedeli di tutto il mondo, uniti nella fede e nella volontà di ricordare papa Francesco. Ad ospitare i piacentini è il Santuario del Divino Amore, fuori Roma, dove sabato mattina hanno vissuto la preparazione al passaggio della Porta Santa e hanno ragionato sulla “soglia” che si trovano a superare alla loro età, che sono le difficoltà che ogni adolescente affronta, dall’apparenza alla fiducia negli altri: la Porta Santa come metafora del cuore di ogni giovane, un cuore che può aprirsi all’Amore di Cristo. Sabato pomeriggio tantissimi giovani da ogni angolo della terra si ritrovano a San Paolo fuori le Mura, una delle quattro basiliche papali, per superare quella soglia, per varcare la Porta Santa; l’emozione è tangibile, il silenzio dei ragazzi dice più di tante parole, ci si sente toccati dalla bellezza e dalla grandezza del messaggio giubilare. “Passare la Porta Santa – aveva ricordato il Vescovo prima di entrare in basilica – vuol dire passare attraverso Gesù, far passare la nostra vita attraverso di lui. Perché lui ci apra una strada, qualcosa di nuovo”.
La visita nella basilica conclude con un momento di preghiera guidato dal Vescovo e con la professione di fede, ricordando cosa vuol dire essere cristiani.

gruppo giubileo adolescenti piacenza

Il gruppo dei ragazzi e delle ragazze della diocesi con mons. Cevolotto.

La messa conclusiva
Dalla Porta Santa si passa a San Pietro, per la messa di chiusura del Giubileo degli Adolescenti domenica mattina, divenuta anche la prima delle messe in suffragio del Papa, celebrata dal cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato. Sono oltre 120mila i ragazzi che partecipano alla celebrazione; i piacentini non riescono nemmeno a raggiungere la piazza, si fermano a metà di via della Conciliazione (nella foto sotto). La gioia si unisce alla preghiera, la festa dei giovani è lo stesso rumore che chiedeva con insistenza papa Francesco quando incontrava i ragazzi. Il ricordo si fa vivido quando il cardinal Parolin ricorda Francesco: tanti applausi e un po’ di commozione, e soprattutto l’unità della Chiesa, l’unità dei giovani che vivono la Chiesa.


Francesco Archilli

conciliazione via messa giubileo adolescenti

Pubblicato il 28 aprile 2025

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