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Al Municipale va in scena «Cosa non si può dire» per la regìa di La Ricerca

locandina spettacolo intitolato Non si puo dire

L’autocensura dettata dalla paura di essere giudicati e di conseguenza messi da parte, isolati, sarà al centro di uno spettacolo di teatro-verità - titolo “Cosa non si può dire” - in calendario al Municipale di Piacenza per la sera di domenica 23 novembre, e voluto da Fondazione La Ricerca, e nello specifico, Casa Don Venturini (la struttura che alla Pellegrina ospita persone in hiv-aids), in collaborazione con il Comune di Piacenza, per affrontare un tema che farà forse discutere e, si spera, anche riflettere: l’autocensura dettata da “quel tenere nascoste le cose che fanno paura, come un dolore, una malattia…”.

Otto attori porteranno in scena le storie vere e i sentimenti vissuti da chi si è sempre sentito ai margini perché in un certo senso si vergognava di se stesso proprio per colpa della propria malattia, nello specifico una malattia contagiosa e stigmatizzata come l’aids. Ispiratrice della pièce (teatrale a tutti gli effetti e con momenti di danza e canto) la comunità che accoglie persone in hiv-aids con un vissuto di forti fragilità: “Vogliamo portare in scena ciò che siamo e ciò che abbiamo da dire, creare un dialogo aperto con il territorio”. I testi sono curati dagli operatori La Ricerca che quotidianamente vivono in questo contesto di cura e resilienza - Gian Pazzi (che è anche scrittore) e Chiara Gavardi – per la regia di Francesca Pergoli Campanelli, coreografie di Progetto Danza Piacenza (per i momenti di balletto) con brani cantati dal Coro InCanto Libero diretto da Cristian Bugnola e sound-design di Giacomo Carini. Tra gli attori – Francisco, Giorgio Tosi, Roberto Antenucci, Monica Zanon, Manuela Chiappini e Clarissa Corradi – è annunciata anche l’amichevole partecipazione dell’attore e conduttore radiofonico Giorgio Ginex.

Sotto il titolo (“Cosa non si può dire”) viene specificato che si tratta di “un’altra storia”, perché lo spettacolo prosegue, ma distinguendosi, i contenuti dei podcast prodotti dalla Pellegrina (voce narrante proprio quella suadente di Ginex) che hanno tenuto compagnia ai frequentatori social dal dicembre scorso con un ciclo di appuntamenti mensili che si concluderanno a fine anno sempre con l’intenzione di fare informazione e prevenzione contro paure e tabù. “Raccontare storie di persone, senza che sia la sieropositività a definirle era uno dei nostri obiettivi. I primi feedback ricevuti ci fanno capire che ancora qualcosa possa e debba essere fatto per rompere certi tabù, combattere i pregiudizi, per mettere parola su argomenti scomodi, ma non per questo poco importanti o superati”.

E’ partita intanto la prevendita biglietti per lo spettacolo al Municipale presso la biglietteria di via Verdi 41: martedì, mercoledì giovedì e sabato dalle 10 alle 13, mercoledì anche dalle 15 alle 18, e venerdì dalle 10 alle 15. Il ricavato sarà investito in un progetto di prevenzione e contrasto allo stigma che verrà realizzato nelle scuole e università nel primo semestre del 2026 con un percorso teatrale che coinvolgerà gli ospiti della casa.

Pubblicato il 2 novembre 2025

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