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Lunedì 27 ottobre al PalabancaEventi si celebrano i 200 anni della Filo

 Unedizione storica di Oh che ratassada

La Società Filodrammatica Piacentina compie la bellezza di 200 anni (fu fondata dalla duchessa Maria Luigia nel 1825, gli esordi a Palazzo Mercanti, attuale sede del Consiglio comunale di Piacenza) e la Banca di Piacenza rende omaggio a questa storica istituzione culturale con un evento programmato per lunedì 27 ottobre, alle 18, al PalabancaEventi di via Mazzini. Enrico Marcotti, presidente della Filo e Umberto Fava, autore del volume “FILO, questa sera si recita la storia” pubblicato in occasione del 180° anniversario, dialogheranno appunto sullo speciale compleanno.

«La Premiata Ditta di via San Siro, la Società Filodrammatica Piacentina, abbreviato la Filo. Perché così più confidenzialmente e affettuosamente i piacentini amano chiamarla. La Filo che ha fatto onore alle sue nobili origini e che ha regnato da reginetta per duecento anni sui palcoscenici, e per due secoli non ha fatto sostanzialmente altro che amoreggiare col teatro e recitare se stessa». Così ha scritto il giornalista Umberto Fava in un articolo (pubblicato da Libertà) di cui riproponiamo alcuni stralci: «… Cara Filo, quanti tramonti persi per amore del teatro in 200 anni di vita. Mentre il sole cala all’orizzonte, sul palcoscenico si alza il sipario. La cosa che ora mi piacerebbe più fare sarebbe riempire la pagina di nomi e scriverli a forma di torta di compleanno, tutti i nomi conosciuti della storia della Filo, dal primo presidente, il conte Alberto Douglas Scotti da Fombio, dal primo spettacolo, la tragedia “Demetrio” di un certo Saverio Bettinelli, al presidente del primo centenario, il conte Riccardo Douglas Scotti di Vigoleno, nipote del primo… Ranunzio Romersi è il presidente dei 150 anni, quando si apre la stagione con “I Puggiò” e si prosegue con “Maria Brasca” di Giovanni Testori presente alla serata... Al traguardo dei 180 anni troviamo una presidente donna, Vittorina Chittofrati, e il direttore artistico Enrico Marcotti, che per dire buon compleanno alla “Valorosissima” (come la chiamò Pirandello) allestisce “Tre sorelle” di Cechov… E per i 200 anni? Fuochi artificiali? Sì, coi dialoghi e i battibecchi da cortile, amori e gelosie, baruffe e botte, “seinqu o ses cazzott e du crostein”, insomma col sempreverde classico del teatro dialettale, il fortunatissimo strapiacentino “musical” di Carella-Testori “Oh che ratassada”, al Municipale a novembre, regia di Francesca Chiapponi. Fuochi artificiali? Sì, con questo e molto altro. Ritroviamo ora Enrico Marcotti come presidente e Lorenzo Loris direttore artistico...».

Ingresso libero con prenotazione (; 0523 542441; telefonare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 9-13 / 15-17). Agli intervenuti, con precedenza ai primi soci e ai primi clienti prenotati, sarà riservato il libro citato, fino ad esaurimento copie.

Nella foto, un'edizione storica di Oh che ratassada!

Pubblicato il 22 ottobre 2025

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