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Custodi di Memoria: la mostra fotografica alla Biffi Arte di Piacenza

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"Custodi di memoria. Le chiese dell'Appennino piacentino fra oblio e identità" è il tema della mostra inaugurata il 17 settembre alla Biffi Arte di Piacenza, un'opportunità unica per esplorare il patrimonio sacro delle valli piacentine, attraverso il quale si intrecciano storia, arte, fede e comunità.
Realizzata con il supporto della Diocesi di Piacenza-Bobbio e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la mostra è frutto di una sinergia tra diverse istituzioni locali, tra cui il Cineclub Piacenza G. Cattivelli e il Club Alpino Italiano (CAI) di Piacenza. A curare questo viaggio visivo sono stati Manuel Ferrari e Susanna Pighi, entrambi dell'Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi, i quali hanno saputo coniugare competenza storico-artistica e sensibilità culturale.

Le meraviglie delle chiese appenniniche

L’allestimento della mostra beneficia della collaborazione del Cineclub Piacenza G. Cattivelli e di Susanna Gualazzini della Galleria Biffi Arte, che hanno contribuito a creare un ambiente accogliente e stimolante per i visitatori. I testi storico-artistici e gli apparati didascalici, curati da Ferrari e Pighi, offrono un approfondimento sulle immagini esposte, arricchendo l’esperienza visiva con contesti storici e culturalmente rilevanti.
Il percorso espositivo è strutturato in alcune tematiche principali: "Un patrimonio da difendere", che sottolinea l’importanza della salvaguardia delle chiese locali; "Pregare tra i monti", che celebra la spiritualità che caratterizza questi luoghi; "Storie di architettura e arte", che esplora le meraviglie artistiche e architettoniche delle chiese appenniniche; e "La devozione popolare", che mette in luce le tradizioni religiose e le pratiche devozionali delle comunità.
Le fotografie, realizzate da Sergio Efosi, Stefano Pagani, Cinzia Paraboschi e Valter Sirosi, offrono uno sguardo incisivo e suggestivo su queste chiese, spesso nascoste tra i monti, testimoni silenziosi di secoli di storia. Ogni immagine racconta non solo la bellezza architettonica, ma anche l’importanza di questi luoghi nel tessuto sociale e spirituale dell’Appennino piacentino.

Valorizzazione delle aree interne

L'architetto Manuel Ferrari ha sottolineato l'importanza dei cammini di pellegrinaggio e del patrimonio ecclesiastico locale in occasione dell'Anno Giubilare. Ha evidenziato la bellezza e la diffusione del patrimonio "minore", come le piccole chiese e oratori, spesso a rischio di scomparsa.
Il vescovo, mons. Adriano Cevolotto, nel suo intervento, ha parlato della valorizzazione delle aree interne, sottolineando che queste non sono solo beni da proteggere, ma un patrimonio collettivo fondamentale per il bene comune. Ha invitato a scoprire e custodire la bellezza locale e ad apprezzare la varietà di storia e arte rappresentata nella mostra. Infine, ha invitato a visitare continuamente i luoghi esposti, poiché ogni esperienza porta nuove emozioni e intuizioni, arricchendo la vita. Il materiale raccolto verrà custodito nel "Parco Culturale Ecclesiastico" chiamato "Terre di Passo", incoraggiando una connessione viva con il territorio.

Il legame con il passato

In un’epoca in cui la memoria collettiva rischia di essere messa da parte, questa mostra offre un’importante riflessione sulla necessità di preservare e rinnovare il legame con il passato. "Custodi di memoria" invita dunque i visitatori a riscoprire e apprezzare le chiese dell’Appennino piacentino.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 17 gennaio 2026, offrendo così a tutti l’opportunità di immergersi in un viaggio attraverso la fede, la cultura e la bellezza paesaggistica dell'Appennino piacentino.

Riccardo Tonna

Nella foto, l'inaugurazione della mostra a Biffi Arte di Piacenza.

Pubblicato il 19 settembe 2025

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