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Il premio letterario La Quara a Borgotaro il 29 e il 30 agosto

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Il premio letterario La Quara compie dodici anni e non mostra segni di stanchezza. Anzi. Come un buon Barolo, migliora con il tempo. Borgotaro, sull’Appennino Parmense, si prepara ad accogliere ancora una volta questo piccolo miracolo culturale che riesce a fare ciò che la politica spesso non sa fare: abbattere muri e costruire ponti.
E di muri, quest'anno, si parlerà molto. È proprio questo il tema scelto per l'edizione 2025: "Ai confini del giorno". Un titolo evocativo che, come spiega la critica letteraria Manuela Cacchioli, racconta di chi abita "da troppo tempo l'assenza di qualcosa o di qualcuno". Perché "ai confini del giorno a volte accadono miracoli. Senza fare troppo rumore".
«Il Premio La Quara rappresenta ormai una tradizione consolidata per il nostro territorio» spiega il professor Massimo Beccarelli, ideatore del premio e presidente della giuria, nonché corrispondente della Gazzetta di Parma. «Nato nel 2014 da una passione per le short stories, oggi è diventato un punto di riferimento per scrittori e lettori che credono nella forza delle storie brevi, capaci di contenere interi universi in poche pagine».

Il programma

Il programma di quest'anno è particolarmente ricco. Si inizia venerdì 29 agosto alle 16.30 nel Giardino del Museo delle Mura con l'incontro dedicato a Chiara Montani e il suo ultimo romanzo "L'artista e il signore di Urbino". L'architetto-scrittrice, che con Garzanti ha pubblicato una serie di romanzi di successo tra cui "Il mistero della pittrice ribelle" e "Enigma Tiziano", dialogherà con Massimo Beccarelli in quello che promette di essere un viaggio affascinante nella storia dell'arte italiana.
Alle 18.00 l'aperitivo letterario con Laura Forti e "La figlia inutile"; una scrittrice, già vincitrice del Premio Mondello, che ha conquistato critica e pubblico".
Alle 21.00 un dialogo d'eccezione: Gianni Barbacetto e Massimo Pisa discuteranno di "Contro Milano". Due penne che hanno saputo raccontare le contraddizioni del nostro , e Pisa, cronista di nera di Repubblica ed esperto nel raccontare fatti di cronaca nera, terrorismo e criminalità organizzata.
Il clou della manifestazione arriverà sabato 30 agosto alle 18:00 con la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione. Sul palco saliranno i cinque finalisti.

I testi selezionati affrontano il tema "Il muro" con approcci diversi ma ugualmente Se c'è qualcuno che sogna" di Giovanna Del Vecchio esplora i muri invisibili che ci ostacolano quotidianamente, invitando a superarli attraverso esempi personali e letterari. "Qua dentro" di Marco Angilletti porta il lettore nella cruda realtà carceraria, mentre "Il primo bacio" di Angelo Basile ambienta una storia d'amore impossibile durante la Seconda Guerra Mondiale. "Fantasma di libertà" di Giovanni Larese utilizza una lapide come spunto per raccontare le vicende partigiane, e infine "Quattro lettere" di Amina De Biasio sviluppa un dialogo mediato da un muro che trova compimento nella realtà.I racconti dei cinque finalisti verranno letti da Giulia Canali e Marco Musso dell'associazione ZonaFranca Parma, collaboratori storici del premio. Non mancherà il premio speciale assegnato dalla famiglia Berti "Solaini", tradizione che si rinnova ogni anno.
«Questo premio rappresenta perfettamente l'anima del nostro territorio» racconta Martina Fortunati, assessore alla Cultura di Borgotaro. «Un evento che unisce tradizione e innovazione, capace di attirare autori da tutta Italia e di far conoscere le bellezze della nostra Val Taro. È la dimostrazione che la cultura può essere il miglior ambasciatore di un territorio».
 
Ciò che colpisce è anche la rete di collaborazioni che sostiene il premio: dal Comune di Borgotaro al Pio Istituto Manara, dai volontari che ogni anno si trasformano in lettori appassionati alla casa editrice Mup che pubblica l'antologia dei racconti vincitori. Una comunità che crede nella forza delle parole.

Quanti muri la letteratura ha abbattuto nei secoli? Quelli tra classi sociali, tra generazioni, tra culture diverse. La letteratura è sempre stata un grimaldello, capace di aprire porte chiuse e far dialogare mondi lontani. In fondo, cosa sono i libri se non ponti tra la nostra esperienza e quella degli altri?
C'è un confine da attraversare con le parole, un giorno nuovo da immaginare. E chissà che in quei confini così misteriosi non si nasconda davvero qualche piccolo miracolo quotidiano. La Quara ci invita a scoprirlo.
Il Premio la Quara gode del sostegno della Fondazione Monteparma e del Rotary Club Parma Est; collaborazione con la Scuola Holden e Mup Editore; patrocinio Regione Emilia-Romagna e Provincia di Parma; organizzazione di Pio Istituto Manara Borgotaro, Comune di Borgotaro, associazione A. Emmanueli e dell’associazione ZonaFranca.

Pubblicato il 19 agosto 2025

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