Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

L’idea dell'essere: Antonio Rosmini e la filosofia italiana dell’Ottocento

FRANCESCO HAYEZ ANTONIO ROSMINI

Il Collegio Alberoni protagonista della scena culturale e filosofica italiana. Il 26 e il 27 giugno prossimi presso l’Istituto San Lazzaro si terrà infatti un importante convegno internazionale dedicato alla figura e al pensiero di Antonio Rosmini (1797-1855), uno dei maggiori filosofi italiani dell’Ottocento.

Come ha scritto Mons. Bruno Perazzoli, studioso di Rosmini e per oltre 30 anni docente di Storia della Filosofia al Collegio Alberoni, la vastità delle sue indagini, la coerenza della costruzione speculativa, la complessità del suo pensiero sono doti universalmente riconosciutegli.

Il convegno internazionale, intitolato L’idea dell’essere. Antonio Rosmini e la filosofia italiana dell’Ottocento, è organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia con il patrocinio del Centro Studi e Ricerche “Antonio Rosmini” dell’Università di Trento e di Opera Pia e Collegio Alberoni.

Comitato scientifico: Gian Pietro Soliani, Francesco Saccardi (Università Cà Foscari Venezia), Paolo Bonafede (Università di Trento).

Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria.

La partecipazione alla due giorni di convegno è gratuita, ma con prenotazione obbligatoria, dati i posti limitati disponibili.

Per iscriversi e per informazioni:

Partecipazione online

Sarà possibile seguire a distanza la due giorni di studi.

Link per collegamento GMeet: meet.google.com/dof-eqkh-zxn

Il Collegio Alberoni e il pensiero di Rosmini

Il Collegio Alberoni è stato scelto come sede dell’importante due giorni di studi proprio in virtù del ruolo determinante che ebbe nella diffusione del pensiero di Rosmini nel corso dell’Ottocento. Il filosofo Antonio Rosmini ha infatti nutrito il sapere di numerosi professori dell’Istituto di San Lazzaro, fra questi padre Giuseppe Bailo CM, cofondatore del Seminario di Bedonia. Al Collegio Alberoni, per sua iniziativa, fin dal 1833, era entrato Rosmini come libro di testo.

Dal 1880 fu fondata in Collegio la rivista Divus Thomas, per iniziativa di padre Alberto Barberis, padre Giovanni Battista Tornatore, padre Carlo Ramellini e Mons. Giovanni Battista Vinati. La rivista cercava di sviluppare un’originale lettura del pensiero di San Tommaso e seguiva anche una linea di apertura e attenzione al pensiero moderno.

Il convegno ha come scopo l’approfondimento del rapporto tra il pensiero rosminiano e il contesto filosofico italiano dell’Ottocento. Illustri storici della cultura e della filosofia piacentini o piacentini d’adozione come mons. Bruno Perazzoli, padre Giovanni Felice Rossi, Giuseppe Berti e, più recentemente, Francesco Cordani hanno già approfondito il contesto filosofico piacentino, l’importanza del Collegio Alberoni come luogo di formazione e di diffusione del pensiero rosminiano, ma anche l’importanza dell’ex Collegio Gesuita di San Pietro, del Seminario diocesano e del Seminario di Bedonia.

Gli stessi studiosi hanno anche segnalato l’importanza della diffusione delle idee illuministe grazie a Gian Domenico Romagnosi e Melchiorre Gioia, e del pensiero neotomista, attraverso l’opera dei gesuiti Vincenzo Buzzetti e dei fratelli Serafino e Domenico Sordi.

Biblioteca Collegio Alberoni

Un evento finanziato dall’Unione Europea

Il convegno internazionale di studi è uno degli eventi di disseminazione del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) 2022 PNRR – ROSMINI – Analysis and Resources of Rosmini’s Thought in a Digital Environment.

Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Università e condotto da due unità di ricerca, una dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’altra dell’Università di Trento.

Si tratta di un progetto di digitalizzazione di buona parte delle opere di Antonio Rosmini (1797-1855) in edizione ottocentesca che verranno rese accessibili al pubblico su una piattaforma digitale secondo i criteri più innovativi della Digital Humanities.

Le tematiche affrontate dal convegno

Il convegno si propone di approfondire filosoficamente il rapporto tra Rosmini e alcuni autori rilevanti del panorama ottocentesco. In primo luogo, si affronterà il tema della ideologia in Rosmini, intesa come teoria della conoscenza, nei suoi legami con la Scolastica settecentesca e la tradizione degli idéologues francesi, che tanta influenza ebbe, attraverso Étienne Bonnot de Condillac, nel Ducato di Parma e Piacenza.

Successivamente, si considererà la polemica, anche epistolare, tra Rosmini e Pasquale Galluppi intorno al problema conoscitivo. Successivamente, sarà la volta delle critiche a Rosmini da parte del Neotomismo piacentino e del dibattito tra Rosmini e Vincenzo Gioberti riguardo alla natura dell’idea dell’essere. Infine, il convegno si concluderà con due interpreti rilevanti del pensiero rosminiano, anche se da posizioni opposte, come Giuseppe Buroni, allievo e poi docente del Collegio Alberoni intorno alla metà dell’Ottocento, e Donato Jaja, maestro del filosofo neoidealista Giovanni Gentile.

Il convegno sarà un’occasione di incontro e di confronto tra studiosi di diverse istituzioni italiane e non, che speriamo consenta di riaprire la strada per future ricerche sul contesto filosofico italiano e piacentino.

Pubblicato il 19 giugno 2025

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente