UN LIBRO AL GIORNO 19/ Dare alla legge un'anima
“Oggi ho prestato giuramento: da oggi sono in magistratura. Che Iddio mi accompagni e mi aiuti a rispettare il giuramento e a comportarmi nel modo che l’educazione, che i miei genitori mi hanno impartito, esige”. Così scriveva nella sua agenda il 18 luglio 1978 Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990 e diventato beato.
Il volume “Dare alla legge un'anima” raccoglie interventi e relazioni che hanno accompagnato, presso l'Università Magna Græcia di Catanzaro, la mostra "Sub Tutela Dei" dedicata al giudice che fu testimone di un mondo possibile. Che sia stato dichiarato beato in odium fidei non meraviglia chi crede e nulla toglie alla sua figura agli occhi di chi ancora non crede. Il fatto certo è che una fede radicale è in grado di cambiare il mondo. Vale per Livatino, come per 3P, Padre Pino Puglisi: l'uno ai picciotti di Brancaccio risponde con un sorriso e l'altro a quelli di Agrigento domanda "che vi ho fatto". Non un cenno di paura, ma solo una domanda, che ne richiama alla mente un'altra, quella che il Cristo processato da Pilato pone a chi lo schiaffeggiava: "se ho risposto male, dimostrami dove sta il male; ma se ho risposto bene, perché mi percuoti?"
Dare alla legge un'anima - L'esperienza del giudice Rosario Livatino
A cura di Antonio Viscomi
Pagine 124 - euro 15
Pubblicato il 15 agosto 2024
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