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Logistica: un mondo sconosciuto e affascinante nel libro di Leonida

 logistica

Tutti noi conosciamo la logistica per i TIR che superiamo in autostrada o per il corriere che ci consegna il pacchetto a casa. Nessuno immagina il mondo che c’è dietro, che in Italia vale l’8% del PIL e dà lavoro a ben 1,4 milioni di persone. Lo si capisce leggendo il libro “Logistica Integrata - Storia della logistica e di un logistico”, uscito verso la fine del 2023 per i tipi di Editoriale Delfino, e già un successo. L’autore, Giovanni Leonida, è nato a Bobbio. E’ uno di noi, frutto della nostra terra. Dopo un’eccezionale carriera che lo ha portato in giro per il mondo, è tornato alle origini. Gli si deve l’aver fondato a Bobbio, con altri soci, la Dental Machine, importante per il tessuto del territorio. Il tempo libero e la bucolica tranquillità del nostro Appennino gli hanno fornito la giusta atmosfera per la stesura del libro, suo vecchio sogno.

La bibbia della logistica

Partito dall’attività agricola della famiglia, l’autore ha scalato tutti i gradi della carriera industriale, incorporando conoscenze ed esperienze manageriali d’alto livello in quasi tutto il mondo. Dal 1975 si è impegnato nella Logistica Integrata, che, primo in Italia, ha introdotto in una grande azienda, l’Olivetti. La logistica, allora ancora sotto il marchio del segreto militare, era affidata a chi, senza base scientifica, cercava di far girare le cose. Ora è disciplina di insegnamento universitario. Leonida stesso la insegna ancora al Master del Politecnico di Milano e dell’Università di Verona. Appassionato di storia della logistica, l’ha presentata anche al MIT (Massachusetts Institute of Technology di Boston) e al Caltech (California Institute of Technology di Pasadena). Ha avuto incarichi direttivi presso l’ISTUD (Istituto di Studi Direzionali, business school ispirata a quella di Harvard), da lui stesso frequentato ai suoi inizi in Olivetti.
“Logistica integrata” ha molto ben centrato l’obiettivo del titolo. Con una completezza tale da far sì che il libro sia considerato la “Bibbia” della logistica. Inizia con la sua storia, documentata dal 2250 a.C. e arriva ai giorni nostri, sviluppandosi attraverso numerosi esempi vissuti in prima persona dall’autore, la cui competenza è senza pari. Ogni situazione comporta problemi specifici che richiedono soluzioni specifiche. Da ciascuna si impara, anche in caso d’insuccesso. Non è sufficiente saper mettere insieme e analizzare dati. Occorre preparare collaboratori competenti, motivare lo spirito aziendale, saper coordinare l’intera catena distributiva integrando anche fornitori e clienti, cercare sbocchi nuovi, impensati, anche contro-intuitivi. Come quando, per uscire da un’intricata situazione, l'autore propose allo Stato Algerino l’acquisto di petrolio contro frigoriferi.
Pur indirizzato a specialisti, il libro, a sorpresa, si rivela d’interesse per una platea ben più ampia. E’ ricco di informazioni, considerazioni, aneddoti, è scritto talmente bene, con uno stile così coinvolgente e brillante da risultare un libro per tutti. Per tutti coloro che vogliono capire qualcosa in più della nostra società. Pare quasi di leggere un romanzo. Ci sono parti che stimolano tanto la curiosità da tenere incollato il lettore. Come la storia della nascita delle Poste. O dei bottoni di Napoleone: realizzati in stagno (simili all’argento) senza sapere che il freddo della Russia li avrebbe polverizzati, lasciando i soldati in mutande. O del canale di Suez, arricchito di particolari sconosciuti ai più: nel 600 a.C fu un faraone a incominciare a far scavare il collegamento tra i due mari in un ramo laterale del Nilo, che nei secoli si insabbiò. Nel 30 a.C. Cleopatra tentò invano di ripercorrerlo. Curioso anche l’aneddoto del rifiuto sdegnoso di Verdi per l’inaugurazione del 1869 del moderno canale: “il talento non è in vendita”. Se ne pentì. E per l’inaugurazione del teatro del Cairo (1871) compose l’Aida. Suscita attenzione la saga Olivetti, vittima di un “crimine aziendale”. Col suo Personal Computer P101, in anticipo su tutti, inclusa IBM, era in possesso di una tecnologia all’avanguardia a livello mondiale. Non fu sfruttata.

Dalla questione energetica alla globalizzazione

La struttura del libro consente di focalizzarsi sulle parti più interessanti e accessibili. Il suo notevole valore didattico, grazie alla documentazione accurata e alle spiegazioni chiave fornite, aiuta i non specialisti a affrontare argomenti complessi, quali la questione energetica, l’impatto ambientale, la limitatezza delle risorse del pianeta, l’inquinamento, la globalizzazione …
La parte del libro che più cattura riguarda la vita dell’autore. Come non intenerirsi al racconto di un ragazzino che portando al pascolo le mucche doveva stare attento che non gli mangiassero i libri di scuola? Da allora l’ingegnere chimico Giovanni Leonida ne ha fatta di strada. Il segreto, dice, è nelle tre C: Competenza, Costanza e C… (ovvero fortuna). Giovanni porta un cognome impegnativo, evocativo dell’eroe delle Termopili. Segno forse delle sfide presentategli dalla vita. Ma il suo ispiratore è un eroe a lui ben più vicino, il padre, medaglia d’oro della I guerra mondiale, combattente a Caporetto. “Papà perché la disfatta?” “La fame, figlio mio. Avevamo finito anche gli scarponi dei morti che bollivamo per farci un pò di brodo”. No comment sulla disastrosa logistica del generale Cadorna.

Luisa Follini

Pubblicato il 31 gennaio 2024

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