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Il Festival del Teatro antico di Veleia: al via l'edizione 2023

Conferenza stampa veleia

“Un’edizione molto speciale del Festival di Teatro Antico di Veleia rinnova nel 2023 la dimensione, mutuata dall’esperienza più profonda del teatro greco, del rito civile di una comunità riunita per rivivere, attraverso la scena, i miti che appartengono a un passato collettivo, dice nella presentazione Paola Pedrazzini Direttrice artistica del Festival di Teatro Antico di Veleia”.
“Il foro di Veleia diventerà Tebe per la prima nazionale
dell’Edipo diretto da Marco Baliani e realizzato nell’alveo di “Fare Teatro” (il corrispondente teatrale del progetto «Fare Cinema» con Marco Bellocchio), mentre gli spettatori, divisi in piccoli gruppi, attraverseranno l’area archeologica seguendo l’immaginifico viaggio di Anchise nel nuovo spettacolo itinerante (un’altra prima nazionale per il festival) scritto, diretto e interpretato dal regista argentino César Brie”.
“La ricerca e il dialogo, prosegue,  tra differenti forme artistiche contraddistingue il trittico, costruito in collaborazione produttiva con la Filarmonica Arturo Toscanini e ispirato al mito classico, che vedrà sulla scena veleiate tre monodrammi per attori affidati a Isabella Ferrari, Massimo Popolizio ed Elio De Capitani e orchestra, tutti firmati da Silvia Colasanti, la compositrice italiana vivente più affermata sulla scena internazionale”.
“Prosegue con le «interviste impossibili» l’originale ricerca drammaturgica del geniale "scompositore" di parole Stefano Massini con il suo inedito dialogo con i fantasmi del mondo antico e sarà la prima volta a Veleia per una delle voci più significative del teatro di narrazione, Ascanio Celestini, che presenta al festival una sua personale riscrittura del mito, Le Nozze di Antigone.
Felice, infine, di rinnovare la virtuosa collaborazione con l’attesissimo Alessandro Barbero in un viaggio attraverso
la nostra storia, alla ricerca del significato di “democrazia”, la parola di origine greca che attraversa tutta la nostra storia, dall'Antichità ad oggi”.

Il CALENDARIO SPETTACOLI


Venerdì 23, sabato 24, domenica 25 giugno – ore 21.30
FARE TEATRO E BOTTEGA XNL presenta
EDIPO
Prima nazionale

Martedì 27 giugno – ore 21.30
ISABELLA FERRARI
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI in
ARIANNA, FEDRA, DIDONE
Evento speciale per il Festival di Veleia
in collaborazione con il Festival Toscanini 2023

Mercoledì 28 giugno – ore 21.30
ASCANIO CELESTINI in
LE NOZZE DI ANTIGONE

Giovedì 29 giugno – ore 21.30
STEFANO MASSINI in
INTERVISTE IMPOSSIBILI
Evento speciale per il Festival di Veleia

Sabato 1° luglio – ore 21.30
ALESSANDRO BARBERO in
LA DEMOCRAZIA NEI SECOLI

Venerdì 7, sabato 8, domenica 9 luglio - ore 21.30 e ore 23.00
CÉSAR BRIE in
ANCHISE
Primo Studio
Prima nazionale

Mercoledì 12 luglio - ore 21.30
ELIO DE CAPITANI
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI in
ARIANNA E IL MINOTAURO
Evento speciale per il Festival di Veleia
in collaborazione con il Festival Toscanini 2023

Venerdì 14 luglio – ore 21.30
MASSIMO POPOLIZIO
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI in
ORFEO
Flebile queritur lyra
Evento speciale per il Festival di Veleia
in collaborazione con il Festival Toscanini 2023

Nella foto, la presentazione del Festival del Teatro antico di Veleia.

Pubblicato il 5 giugno 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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