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A Vigoleno i paesaggi di Fontanesi, tra natura e sentimento

Fontanesi mostra a Vigoleno

Si intitola “Natura e sentimento - Paesaggi di Antonio Fontanesi dalla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi” l’affascinante mostra che sarà visitabile fino al 15 ottobre 2023 presso l’Oratorio della Beata Vergine delle Grazie di Vigoleno.
Affidata al sindaco di Vernasca Giuseppe Sidoli, al vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli e al presidente della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi Jacopo Veneziani, la presentazione dell’esposizione si è tenuta nella mattinata di mercoledì 12 luglio.
Dopo i sentiti ringraziamenti a quanti a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione della mostra, il sindaco Sidoli (che ha sempre caldeggiato l’idea di portare sul territorio opere della Galleria Ricci Oddi non in esposizione) ha rimarcato il valore dell’iniziativa, che prosegue un cammino avviato in questi anni con Rembrandt nel 2021 e Goya nel 2022, e l’opportunità di valorizzare le eccellenze locali anche in funzione della promozione del territorio.
Un proposito che si realizzerà - nel solco della scelta (premiata dal pubblico, anche giovane) di portare la grande letteratura nei luoghi della storia - anche nell’atteso appuntamento di venerdì 14 luglio a Vigoleno con lo speciale allestimento dell’Adelchi di Alessandro Manzoni che vedrà protagonisti gli attori Mino Manni e Alessandra Salamida accompagnati dall’Orchestra Farnesiana di Piacenza e dal Coro Montegiogo di Lugagnano Val d’Arda.
Magnelli ha sottolineato come il convinto e concreto sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano alla mostra incentrata su Fontanesi derivi dalla naturale vocazione dello splendido borgo di Vigoleno ad ospitare l’arte come strumento di promozione del territorio, dagli ottimi rapporti tra tutte le realtà coinvolte e dal tema scelto per l’esposizione - quello del paesaggio - che è rimando forte all’ambiente ed elemento di attrattiva per il territorio.

La "Ricci Oddi" esce sul territorio
Nell’idea di una Galleria d’Arte Moderna capace anche di “uscire” dalla propria sede, Veneziani si è detto certo che dell’iniziativa sarebbe stato contento anche il fondatore Ricci Oddi, che attraverso le collezioni voleva avere “l’Italia a casa propria”. Lo stesso presidente - dopo aver dipinto Fontanesi come artista dalla vita anche personale molto interessante e capace, al pari di un alchimista, di reinventare i paesaggi come stati d’animo e come tuffi nell’interiorità - ha sottolineato come nelle creazioni del pittore ed incisore reggiano emerga un ecosistema nel quale il rapporto tra uomo e natura è in perfetto equilibrio.
Dopo il taglio del nastro, gli invitati all’anteprima della mostra hanno potuto immergersi nella trentina di opere - dipinti, disegni e acqueforti - accompagnati dalla competenza e dalle suggestioni della direttrice della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi Lucia Pini, alla quale è affidato il coordinamento scientifico dell’esposizione, che ha sottolineato valore artistico e personalità di Fontanesi, il cui forte carattere di novità è stato non a caso colto più dagli artisti del secolo a lui successivo che dai contemporanei ottocenteschi.

Pubblicato il 19 luglio 2023.

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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