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Terre Traverse accende i riflettori sulla «Pianura di Giuseppe Verdi».

terreTraverse presentazione progranmmi 2023

Un cartellone che racchiude numerosi eventi culturali, musicali e gastronomici che l’associazione Terre Traverse mette in campo – sotto la guida del presidente GianPietro Bisagni - che anno dopo anno pone al centro della sua mission la narrazione della terra rurale tra via Emilia e il Po, a partire dalla figura di Giuseppe Verdi, nativo di queste terre e genio musicale per l’intera umanità.
"Il territorio è un  valore da promuovere - sottolinea Franco Sprega socio di Terre Traverse-. Il nostro impegno su Giuseppe Verdi non è una maniacale  affezione a lui  come compositore e genio umanità. Per noi rappresenta un volano che abbiamo sempre ritenuto importante per la nostra pianura”. Numerose le iniziative che valorizzeranno le terre verdiane e che proseguiranno fino a dicembre.

Eventi estivi
Domenica 18 giugno appuntamento apripista alle ore 9 con il “Viaggio guidato tra i poderi di Giuseppe Verdi”, grazie alla collaborazione di Fiorenzuola in movimento. “Si potranno ammirare le aziende agricole che Verdi conduceva – prosegue Sprega - attraverso un viaggio fatto a piedi e in bus.  
Martedì 11 luglio alle ore 21 si prosegue con “C’è museo e museo”, incontro con il noto storico Iacopo Veneziani, presso la Casa della Memoria a San Protaso.
Location d’eccezione per la tappa culturale-musicale che prenderà vita presso il Castello di Cadeo domenica 16 luglio alle ore 21 con il Gran Galà Verdiano. “L’evento sarà preceduto da un ricco rinfresco – racconta Marina Tagliaferri, socia Terre Traverse-; avremo tra noi il Maestro Milo Martani che illustrerà le varie opere della serata”.  “L’evento gode della collaborazione dell’Accademia verdiana che seleziona artisti da tutto il mondo, tutti professionisti, di cui ben otto saranno a Cadeo”, sottolinea Carla Danani di Terre Traverse.
“Arie di verdi in campagna” sabato 26 agosto ore 21 con il soprano di grande pregio Ayako Nishiyuki e l’accompagnamento musicale di Yuka Gohda presso la Casa della Memoria.
Venerdì 8 settembre alle 18.30 torna anche la camminata presso il cosiddetto “Campo dei russi” con lo storytelling di Franco Sprega,. "Cerchiamo di dare non solo uno scopo ludico alle nostre iniziative ma un plus culturale – mette in luce Andrea Tagliaferri di Fiorenzuola in Movimento - con la volontà di fare rete con le altre associazioni”.

Numerose e variegate iniziative che prendono vita grazie ad un immenso lavoro di squadra di tante associazioni ma anche grazie al supporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Banca di Piacenza.
“Questo programma rappresenta l’essenza di Terre Traverse che sa coniugare cultura e promozione del territorio . Cultura immateriale e cultura della terra: un unicum per la nostra Provincia”, ricorda Mario Magnelli vice presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
“La Banca di Piacenza nutre grande soddisfazione nel supportare programmi culturali che sostengono piacentinità e che ci permettano di farci conoscere all'esterno. Abbiamo tanta ricchezza che non siamo sempre capaci di mostrare. Terre Traverse con le tante proposte ci aiuta”, aggiunge Elisabetta Curti a nome della Banca di Piacenza.

Erika Negroni

Nella foto, la presentazione degli eventi  a cura di Terre Traverse.

Pubblicato il 6 giugno 2023

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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