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«I Tasti Neri», spettacolo al teatro President

Tasti neri 25.11.2023

Da quelle prime prove in cui un gruppo di amici si trovava a cantare le proprie canzoni preferite e provava ad armonizzarle in modo creativo sono passati dieci anni. Di coristi ne sono passati tanti sotto la direzione di Caterina Granelli, ma lo spirito pop che contraddistingue “I Tasti Neri” fin dagli esordi non si è perso.
In questi dieci anni, questo coro è stato protagonista di molte iniziative della nostra città ma non solo, distinguendosi sempre per l’estro delle proprie scelte musicali: dalle “canzonette” degli anni Sessanta, fino alle ultime hit indie-pop, dalle grandi colonne sonore di Hollywood ai classici della tradizione cantautorale italiana. Senza dimenticare i brani spiritual e gospel, che formano la base armonica del canto corale moderno.

Ten: 10 anni insieme

Quindi quale occasione migliore, insieme all’uscita del loro secondo album, intitolato Ten, se non quella di una grande festa corale al Teatro President, sabato 25 novembre alle 20.30, e quale miglior occasione per riabbracciare tutti gli amici ex coristi e altri due cori del territorio con i quali si condivide lo stesso entusiasmo e passione per la musica.
La serata dal titolo “TEN: 10 anni insieme – il concerto” vedrà il coro esibirsi tra brani di autori italiani (Pooh, Zero, Nek) e stranieri (Elton John, Beatles) e altri tratti da colonne sonore (Sister Act); arricchirà il concerto la presenza del Coro dell’Eremo diretto da Vittoriano Repetti e quella del Coro Polifonico Padano, diretto dal mestro Rosalia Dell’Acqua. Sentiremo quindi alternarsi stili, generi ed epoche differenti a dimostrazione della ricchezza e molteplice bellezza della musica, in un modo forse inusuale per la nostra città.

Serata a favore di Casa Lilla

L’incasso al netto delle spese della serata sarà devoluto a favore dell’associazione Puntoeacapo Onlus, attiva nell’assistenza a persone con disturbi del comportamento alimentare e che sta portando avanti progetti di sensibilizzazione e borse di studio; in particolare, l’obiettivo è la realizzazione di Casa Lilla, uno spazio dedicato dove poter mangiare, incontrare altre persone, chiacchierare, e anche avere un aiuto e un supporto da specialisti del settore.

Pubblicato il 14 novembre 2023

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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