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Ucid. Mons. Dosi: «fondamentale far sentire al mondo la voce cristiana»

dosi eghittoni

Nella sede del Seminario vescovile è stato organizzato da UCID, unione Cristiana industriali e dirigenti, un incontro con monsignor Celso Dosi per approfondire l’esortazione apostolica Laudate Deum. Insieme al presidente UCID Giuseppe Ghittoni i partecipanti al termine della presentazione hanno commentato con le loro esperienze professionali le tematiche affrontate.

Nella sua analisi don Celso ha sottolineato come nella Laudate Deum si possono ritrovare alcuni dei temi principali delle altre due encicliche Laudato si e Fratelli tutti, ovvero la necessità di affrontare con urgenza i temi legati alla crisi ambientale e sociale. Il Papa torna a parlare di uno dei temi per lui fondamentali, ovvero la cura della casa comune, degli esseri più fragili ed indifesi che siamo chiamati come uomini a difendere, poiché l’estinzione di ogni specie rappresenta una mutilazione per la Terra. Il Pontefice è profondamente preoccupato per l’insufficienza degli sforzi compiuti per arginare il problema del cambiamento climatico, destinati ad incidere nel modo più drammatico su vaste aree abitate dalle persone più deboli.
Anche la Laudate Deum è indirizzata a tutti gli uomini e alle donne di buona volontà indipendentemente dal loro credo e alle persone che condividono la preoccupazione per questo tema, sottolineando l’urgenza di una visione ampia non concentrata sull’oggi e sugli interessi particolari. Come nelle altre encicliche anche qui ritroviamo il tema della cura, della custodia della casa comune, del creato, dell’attenzione all’ambiente e alle grida di aiuto ponendo in particolare l’accento sui cambiamenti climatici e sul loro impatto sul pianeta tutto oltre che sul fatto che non si sta facendo abbastanza per arginare il problema, in particolare si vogliono esortare i governi delle varie nazioni a reagire in modo più energico.
Lo stile di vita Occidentale è stato ed è complice della crisi climatica attuale, per questo bisogna fare di più anche attraverso l’uso delle moderne tecnologie che abbiamo a disposizione.
Inoltre Papa Francesco esorta a portare avanti legami di fratellanza tra le persone superando logiche egoistiche.
Don Celso chiude l’incontro invitando tutti i cattolici ad avere atteggiamenti responsabili anche facendo la loro parte nel mondo civile, in particolare non rinunciando mai al diritto-dovere di voto, sottolineando quanto sia fondamentale far sentire al mondo la voce cristiana. In un contesto di programmi elettorali diversi è importante capire quali siano i candidati che s’impegnano a porre la loro attenzione sulle questioni ambientali e climatiche ed affidare a questi la nostra fiducia.

Stefania Micheli

Nella foto, mons. Celso Dosi e Giuseppe Ghittoni.

Pubblicato il 21 novembre 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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