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Ultimi giorni per visitare la mostra del Piccio

 Un momento di una visita guidata con Laura Bonfanti

 

Ultimi giorni per visitare, al PalabancaEventi di via Mazzini, la mostra Piccio, l’eccentrico geniale, dedicata a Giovanni Carnovali a 150 anni dalla morte. L’ultimo giorno utile per ammirare i capolavori del pittore montegrinese (considerato una delle personalità artistiche più significative dell’Ottocento italiano) è infatti confermato il 20 gennaio, sabato. Gli ottimi risultati ottenuti in termini di presenze avrebbero suggerito una proroga, ma altre manifestazioni già programmate non la rendono possibile.

Prosegue intanto l’intenso programma di visite guidate, molto apprezzate dai numerosissimi visitatori. Dopo i primi due appuntamenti del 4 e dell’11 gennaio, giovedì 18 nuova opportunità di apprezzare i quadri in mostra grazie all’illustrazione delle opere da parte della direttrice della Ricci Oddi, Lucia Pini. Mentre sono state fissate altre due date per le visite guidate con la storica dell’arte Laura Bonfanti (che nel frattempo ha accompagnato molte associazioni piacentine e alcune scuole alla scoperta del Piccio): sabato 13 gennaio, alle 16 e sabato 20, alle 17.30. Per le visite guidate la prenotazione è obbligatoria fino al raggiungimento dei posti disponibili (prenotazionieventi [AT] bancadipiacenza [DOT] it; 0523 542441, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17).

La mostra, come noto, è completata da due opere dell’artista di proprietà della Galleria di via San Siro e lì esposte: Paesaggio di Brembate e Ritratto del dottor Giovanni Anselmi.

La mostra - un’iniziativa nell’ambito di Rete Cultura Piacenza e che si avvale del patrocinio del Comune - è un progetto congiunto Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Banca di Piacenza in collaborazione con METS Percorsi d’Arte, associazione attiva nella valorizzazione della pittura italiana dell’Ottocento, che ha contributo con il prestito di un importante nucleo d’opere. Diretta dalla dott. Pini e coordinata per la Banca da Roberto Tagliaferri, si avvale della curatela scientifica di Niccolò D’Agati ed è corredata da un agile catalogo con testi dello stesso D’Agati, di Valeria Poli e Silvia Capponi. Corrado Anselmi, Milano firma il progetto dell’allestimento mentre Carlo Ponzini, Piacenza è autore dell’immagine coordinata e della grafica in mostra. Sponsor tecnico Ciaccio Broker, Milano.

“PICCIO, L’ECCENTRICO GENIALE” - ORARI E BIGLIETTI

PalabancaEventi: via Mazzini 14 – Piacenza

Aperto: martedì – venerdì, 16 – 19; sabato – domenica, 10.30 – 13, 16 – 19

Chiuso: tutti i lunedì

Ingresso gratuito

Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi: via San Siro 13 – Piacenza

Aperto: martedì – domenica, 9.30 – 13; venerdì – domenica, 15 – 18

Chiuso: tutti i lunedì

Ingresso: intero 9 €; ridotto 5 €

Ingresso gratuito per i Soci della Banca di Piacenza, presentando la Tessera Socio

Ingresso ridotto per i clienti della Banca di Piacenza, presentando il biglietto della mostra rilasciato al PalabancaEventi.

Info: Banca di Piacenza: 0523 542357 – www.bancadipiacenza.it

Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi: 0523 320742 – www.riccioddi.it

Nella foto, un momento della mostra illustrata da Laura Bonfanti.

 Pubblicato il 12 gennaio 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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