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Auguri in musica e solidarietà per il Natale Banca di Piacenza a Reggio Emilia

I musicisti del BruCo

Si è aperto con la movimentata Mighty long way di Joseph Pace e si è chiuso con il tradizionale canto natalizio Silent night, il concerto gospel organizzato dalla Banca di Piacenza in occasione delle imminenti festività nella chiesa di San Pietro a Reggio Emilia, che ha offerto l’ottimo colpo d’occhio del tutto esaurito, con tantissime persone che hanno apprezzato l’esibizione del BruCo Gospel Choir diretto da Piero Basilico, architetto milanese bravissimo a coinvolgere il pubblico (che ha cantato, ballato e battuto a tempo le mani) trascinandolo nei ritmi delle musiche ispirate agli spiritual afroamericani e all’evoluzione nella musica gospel tradizionale del secolo scorso.

«Siamo veramente in tanti - ha detto nel suo intervento di saluto il responsabile del Coordinamento Dipendenze Sviluppo della Banca, Francesco Passera - e la risposta di Reggio Emilia, che ci aspettavamo, è andata oltre le più rosee aspettative. Scopo della serata, a parte il farci gli auguri, sostenere un’iniziativa meritoria in favore della comunità e in linea con i valori che l’Istituto di credito persegue ogni giorno (è stata devoluta una somma a CuraRE-MIRE Maternità Infanzia Reggio Emilia, destinata al nuovo dipartimento materno infantile che sta nascendo nell’area dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, ndr); valori che vanno al di là del legittimo perseguimento di profitti, con l’attenzione alla crescita del territorio e della comunità che lo popola portando solidarietà ad associazioni che fanno del bene». Il dott. Passera ha quindi ringraziato Antonio Musella (amministratore e direttore scientifico di CFF, Consulenza e Formazione Finanziaria, che fa parte del BruCo) e Piero Basilico (che è anche direttore artistico della Feder Gospel Choirs, la Federazione nazionale dei cori gospel) per aver avuto l’idea di realizzare a Reggio una serata unica ed emozionante grazie alla magia della musica gospel. «Un bel modo - ha chiosato Francesco Passera - per festeggiare il primo compleanno della nostra Filiale reggiana diretta da Fabrizia Monti (presente alla serata con tutta la squadra, ndr)».

Banca di Piacenza, oltre ai già citati, era rappresentata dal presidente Giuseppe Nenna, dal direttore generale Angelo Antoniazzi, dalla responsabile della Direzione Rete Elisabetta Molinari, dal responsabile della Direzione Crediti Lodovico Mazzoni.

La presidente di CuraRE-MI Deanna Ferretti ha ringraziato la Banca «per aver regalato alla nostra città questo bellissimo concerto, un gesto che va oltre con il sostegno al MIRE, vale a dire a mamme e bambini e alla sanità del nostro territorio». Tra le autorità, presenti l’assessore alla Cura della città del Comune di Reggio Emilia, Davide Prandi, in rappresentanza del sindaco Marco Massari; Pietro Ragni, in rappresentanza del presidente dell’Ordine dei medici Anna Maria Ferrari; Damiano Vaccaro, in rappresentanza della presidente della Confedilizia Reggio Emilia, Annamaria Terenziani; Alberto Bellodi, vicepresidente Associazione soci Banca San Felice; Renato Negri del Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo ne Monti Achille Peri - Claudio Merulo”, docente titolare della cattedra di Organo e Composizione organistica.

Il concerto - promosso in collaborazione e con il patrocinio di Comune di Reggio Emilia, Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, parrocchia di San Pietro, Soli Deo Gloria, Reggio iniziative culturali, Aerco Festival partner, Reggio Emilia città delle persone - è stato, come riferito, eseguito dal BruCo Gospel Choir, una formazione corale in attività da 35 anni che conta una trentina di componenti (voce solista, Giorgia Basilico), sostenuti e valorizzati da quattro musicisti: Alessando Cassani al basso, Michele Spandri alla chitarra, Martino Malacrida alla batteria, Edoardo Maggioni alle tastiere. Tredici i brani eseguiti. Oltre ai due già citati, King’s highway medley (di T.A. Dosey, «uno dei padri della musica gospel», ha spiegato il direttore Basilico al pubblico); la coinvolgente I will bless the lord (di Joseph Pace); I give you all the praise (una lode al Signore di Percy Gray Jr.); I shall wear a crown (R. Smallwood); I am blessed (Jeral Gray / Percy Gray Jr.); Hark the herald - sing out (The Spiritual Choir), Lift the saviour up (Joseph Pace); The center of my joy (R. Smallwood); Nobody but you lord (Norman Hutchins); It’s gonna be a lovely day (B. Whiters/K. Franklin); Total praise (R. Smallwood).

Dopo aver raccolto convinti e numerosi applausi finali da un pubblico che per una volta non si è limitato ad ascoltare, il BruCo Gospel Choir ha donato alla presidente di CuraRE-MIRE un piccolo presepe.

Nella foto, i musicisti del BruCo Gospel Choir. (foto Enrico Rossi)

Pubblicato il 18 dicembre 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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