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XNL Arte. Dai cavalli di Furian alle Fanzine, oltre 1100 studenti alla scoperta delle mostre d’autunno

pcto gruppo misto con insegnanti

Dai più piccoli, della scuola dell’infanzia e della primaria, che imparano ad abitare gli spazi dell’arte, fino ai ragazzi di scuole superiori, sono oltre 1100 gli studenti che in poco più di due mesi hanno accolto la proposta Educational costruita attorno alle mostre in corso a XNL fino al 6 gennaio prossimo: Notti bianche di Valentina Furian, ultimo atto del ciclo Sul Guardare curato da Paola Nicolin, e Out of the Grid. Italian zine 1978-2006 a cura di Dafne Boggeri. Un’offerta formativa che prevede atelier per le scuole di ogni ordine e grado, ideati e condotti dalla coordinatice della sezione educativa di XNL Arte Enrica Carini, che accompagnano bambini e ragazzi all’interno delle mostre con l’approccio dell’imparare facendo, e due Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento delle scuole superiori (Pcto) costruiti in stretta collaborazione con gli insegnanti, incentrati l’uno sulla pratica dell’artista e l’altro sul lavoro di mediazione nei confronti dei pubblici di un centro culturale. I percorsi più strutturati sono andati di pari passo a una proposta di visite guidate interattive per le scuole che hanno coinvolto e coinvolgeranno alcune classi del Casali, gruppi di studenti di Pavia e del Politecnico.

Gli atelier 40 effettuati o in programma a breve - indagano da un lato la figura del cavallo, fra arte, mito e cultura, animale protagonista della video installazione Centauro di Valentina Furian e, dall’altro, approfondiscono il linguaggio delle fanzine (atelier Poetryzine e Photozine) come mezzo espressivo per affrontare temi ed esprimere istanze sensibili per i ragazzi che attraversano l’adolescenza. Una proposta che è stata accolta da numerosi insegnanti della città e anche della provincia - da Calendasco fino a Ziano, da Ponte dell’Olio fino a Fiorenzuola - e delle scuole superiori, licei ma anche istituti tecnici e professionali. È stato rafforzato il programma specialistico pensato per gli studenti e le studentesse di terza e quarta superiore (Pcto, l’ex alternanza scuola-lavoro), per questa edizione costruito in stretta collaborazione con gli insegnanti del Liceo artistico Cassinari Marna Sommavilla, Elena Stendardi, Silvia Bertolamei. Dal 5 novembre scorso 40 studentesse e studenti di classe terza e quarta frequentano settimanalmente il Centro portando avanti un’esperienza di lavoro e formazione che li impegnerà sino a fine gennaio. Un gruppo sta lavorando sul tema della produzione filmica, guidato proprio dall’artista Valentina Furian in collaborazione con il videomaker Daniele Signaroldi, mentre un secondo gruppo sta approfondendo le tematiche legate all’educational, sia dal punto di vista teorico, sia affiancando Enrica Carini nella conduzione dei laboratori per i più piccoli, facendo pratica attiva dell’esperienza artistico-educativa. Per entrambi i gruppi sono previste anche alcune lezioni frontali a cura dello staff di XNL, volte a indagare i molteplici aspetti organizzativi legati a una mostra di arte contemporanea ma anche il tema della comunicazione e della promozione attraverso i social, a cura della direttrice di XNL Arte Paola Nicolin, della coordinatrice dei progetti arte Cinzia Cassinari, della referente della comunicazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano Sara Bonomini, della coordinatrice dei progetti arte Cinzia Cassinari e la social media manager Ambra Visconti.

«La mission del nostro Centro è stata fin da subito quella di promuovere il rapporto fra pratiche artistiche ed educative – è il commento del vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli -, un intento perseguito valorizzando anche artisti giovani, che sperimentano linguaggi ed esplorano tematiche realmente contemporanei e che sono disponibili a mettersi in dialogo con i cittadini e gli studenti. Un dialogo autentico si sviluppa solo attraverso il contributo di più parti: sono perciò particolarmente grato a tutte le scuole, gli insegnanti, i dirigenti scolastici che hanno dato fiducia a questo percorso, ancora in costruzione. I riscontri registrati dai bambini e dai ragazzi che ci hanno fatto visita quest’anno, ci danno conferma della capacità che ha l’arte, anche nelle sue forme più innovative, di parlare con semplicità e immediatezza a chi le si accosta senza pregiudizi, e di interrogarci sul nostro presente e su ciò che siamo».

atelier superiori 02

XNL Piacenza è il centro dedicato allo sviluppo dei nuovi linguaggi della contemporaneità di proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Inaugurato nel 2020 e dopo un lungo stop dovuto alla pandemia, XNL ha ripreso nel 2022 la propria attività offrendosi al pubblico come luogo in cui arte, cinema, teatro e musica trovino la propria collocazione all’interno del medesimo edificio. Missione dell’istituzione, di natura pubblica e territoriale, è quella legata alla trasmissione dei saperi. S’intende dar vita a un laboratorio di innovazione culturale in cui, oltre all’esposizione e alla fruizione delle arti, si realizzi attività di ricerca e di produzione di contenuti estetici.

XNL Piacenza è organizzato in tre sezioni.
XNL Arte – Direzione artistica di Paola Nicolin: il Programma dedicato ai progetti espositivi e al dialogo tra arte e educazione.
XNL Cinema e Teatro – Direzione artistica di Paola Pedrazzini: XNL ospita il progetto Bottega XNL di alta formazione cinematografica e teatrale di Fondazione Fare Cinema e del Festival di Teatro Antico di Veleia.
XNL MusicaDirezione artistica di Roberto Solci: XNL Piacenza ospita il Dipartimento di Musica elettronica e Jazz del Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza.

Pubblicato il 4 gennaio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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