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Fondazione fare cinema, prosegue anche a Bobbio l'alta formazione

 Drammaturgia 02 foto Daniele Signaroldi

Prosegue senza sosta l’attività di alta formazione di Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini e di XNL Cinema e Teatro (diretta da Pedrazzini e sede di Fondazione Fare Cinema) della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che proprio in queste settimane segna due momenti importanti con la conclusione dell’edizione 2024 del corso di Sceneggiatura e l’inizio della seconda parte del corso di Drammaturgia: due percorsi formativi speculari espressione di una continua alta formazione che coinvolge in modo parallelo cinema e teatro, dal punto di vista della scrittura.

Entrambi i corsi di Sceneggiatura e Drammaturgia, realizzati con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, attraverso risorse del Fondo Sociale Europeo (per questo gratuiti per i corsisti) si sono svolti nel corso dell’anno tra Bobbio - dove i corsisti in queste settimane hanno seguito i cicli di lezioni residenziali, organizzate in una dimensione di ritiro creativo nel borgo della Valtrebbia – e Piacenza, al secondo piano del Centro per le Arti Contemporanee XNL Piacenza, nella sezione Cinema e Teatro di XNL: «A Bobbio in queste ultime settimane e a XNL a Piacenza nel resto dell’anno – sottolinea Paola Pedrazzini, direttrice di Fondazione Fare Cinema e di XNL Cinema e Teatro di Piacenza – non solo abbiamo respirato fermento e creatività, ma abbiamo visto realizzarsi nel concreto il progetto al quale sto lavorando da tempo con Fondazione di Piacenza e Vigevano: quello di una continua alta formazione che coinvolge in modo parallelo Cinema e Teatro, che vede la sua “punta di diamante” nel progetto “Bottega XNL” (nelle sue due declinazioni: Fare Cinema e Fare Teatro) e che acquisisce con i corsi di drammaturgia e sceneggiatura un’articolazione più ampia, complessa e completa. Il comune denominatore è sempre l’eccellenza: i docenti sono figure di spicco della scena contemporanea cinematografica e teatrale e i percorsi proposti sono profondamente pensati. Si tratta di un lavoro, non nascondo, molto impegnativo, ma i risultati conseguiti in questi anni ci ripagano completamente della fatica se penso che una percentuale altissima di studenti che hanno frequentato i nostri corsi, oggi lavorano».

«La vocazione di XNL Piacenza è generare una relazione produttiva e costruttiva tra pratiche artistiche e pratiche educative – sottolinea il vicepresidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli –, una vocazione che stiamo realizzando con la proposta di atelier d’artista nel campo delle arti visive, con le Botteghe Fare Cinema e Fare Teatro, ospitando corsi di dottorato, percorsi di internazionalizzazione e progetti sperimentali nella sezione XNL Musica, con il Conservatorio Nicolini. I corsi di Sceneggiatura e Drammaturgia sono un altro importante tassello che rende questa offerta sempre più organica e strutturata, per offrire opportunità concrete ai giovani che si apprestano a esercitare le professioni del cinema e del teatro».

Il corso di Sceneggiatura (“LO SCENEGGIATORE - Scrivere per il cinema: dall'idea al film” Rif. PA 2023-20291/RER approvata con DGR 2195/2023) era partito a luglio durante il Bobbio Film Festival, e anche per la sua conclusione i partecipanti si sono ritrovati nel celebre borgo, questa volta addobbato a festa. Condotto da due autorevoli professionisti come Bruno Oliviero (sceneggiatore dei due lungometraggi di Leonardo Di Costanzo “L’intrusa” e “Ariaferma” – David di Donatello per la miglior sceneggiatura originale scritta proprio con Di Costanzo e Valia Santella – e regista e sceneggiatore de “La variabile umana”) e Valia Santella (coautrice, oltre che di “Ariaferma”, delle sceneggiature di “Il Traditore” e “Fai bei sogni” di Marco Bellocchio, “Mia madre” e “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, “Miele” e “Euforia” di Valeria Golino), ha visto i 16 partecipanti mettersi alla prova, calandosi fin da subito nella realtà del mestiere, ascoltando anche le voci di professionisti del settore specializzati in serie, documentari, altre forme di scrittura per il cinema.

A Bobbio si sono ritrovati in queste settimane anche i corsisti di Drammaturgia (“IL DRAMMATURGO. Scrivere per il teatro: dall’idea alla scena” Rif. PA 2023-20222/RER approvata con DGR n. 2096/2023) il corso sulla scrittura per il palcoscenico nato due anni fa, che si avvale di una rete di promotori d'eccezione, come il Festival di Teatro Antico di Veleia e l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Nelle sale di Palazzo Tamburelli i 14 partecipanti hanno concluso il primo ciclo di lezioni con la celebre drammaturga Letizia Russo (tra le più note a livello nazionale e internazionale, docente di drammaturgia sia in Italia che all’estero, i cui testi sono tradotti e rappresentati in tutto il mondo, Premio Ubu nel 2003 con Tomba di cani): si sono calati fin dal principio nella pratica del lavoro del drammaturgo, accompagnando un testo dalla fase di scrittura a quella della rappresentazione, indirizzando la propria scrittura alla parola agita sul palco. A gennaio nelle sale di XNL Piacenza partirà il secondo ciclo di lezioni sotto la guida di Renato Sarti, autore di testi dal forte impegno sociale e civile come Muri - prima e dopo Basaglia o Nome di battaglia Lia (per il quale è stato insignito della medaglia della Presidenza della Repubblica), nonché attore e regista.

Pubblicato il 7 gennaio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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