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XNL, incontro sulla rigenerazione urbana

Giampaolo Nuvolati

Con un dibattito aperto alla città, per ragionare insieme sul fenomeno dell’abbandono e dell’obsolescenza di alcuni spazi della città di Piacenza, e come punto di partenza per immaginarne il futuro e le possibili forme di rivivificazione, inaugura domani, sabato 15 febbraio alle ore 17, a XNL Piacenza, la mostra “Spazi in attesa”, che mette in scena gli esiti di un progetto promosso dall’Ordine degli Architetti di Piacenza, in collaborazione con XNL Arte.
Un’iniziativa culturale alla sua edizione zero curata da Filippo Albonetti, Maria Teresa Bricchi, Martina Sogni che, nei mesi scorsi, ha promosso un contest fotografico, per osservare, un itinerario in bici, per riconoscere, e un contributo di idee, per sperimentare. Il lavoro realizzato - che ha portato all’esplorazione di luoghi quali l’argine del Po, il Consorzio agrario, l’ex fabbrica Acna e molti altri - confluisce ora in una restituzione pubblica, in forma di mostra e dialoghi, che dispiega gli esiti della ricerca.

L’incontro pubblico, moderato da Simona Galateo, riunirà attorno a un unico tavolo pluridisciplinare alcuni importanti esperti di rigenerazione urbana a livello italiano e internazionale. A cominciare dal pluripremiato architetto Nicola Russi (Milano, 1976), professore di Progettazione architettonica e urbana presso il Politecnico di Torino e fondatore nel 2008, con Angelica Sylos, dello studio di architettura Laboratorio Permanente di Milano, con cui ha partecipato a numerosi concorsi internazionali di progettazione. Ha vinto il concorso per il masterplan degli scali ferroviari Farini e San Cristoforo a Milano, ha partecipato alla 16° e 14° Biennale Internazionale di Architettura di Venezia e ha ricevuto la Menzione d’Onore per la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana nel 2012.

Per la sezione di fotografia, è atteso Giovanni Hänninen. Ingegnere aerospaziale e fotografo, docente di Fotografia per l’architettura al Politecnico di Milano, Hänninen collabora a lungo come fotografo con diverse istituzioni culturali italiane e internazionali e ha esposto i suoi lavori da David Zwirner a New York, Dak’Art 2018 in Senegal, alla Triennale di Milano e alla XVII Biennale Architettura di Venezia. Sempre sul tema della fotografia per l’architettura, le città e la loro rappresentazione, sarà presente il fotografo Michele Nastasi (Milano, 1980). Redattore per oltre un decennio di “Lotus international”, già docente al Politecnico e alla NABA, le sue fotografie e articoli sono pubblicati su numerose riviste e monografie. Coinvolto per il suo lavoro di ricerca sul tema della crisi abitativa, e per aver catturato le esperienze vissute di coloro che sono colpiti da carenza di alloggi, sfratti e condizioni di vita inadeguate, è il fotografo Alex Zoboli membro del collettivo Cesura e co-autore, fra l’altro, del progetto Abitare.

La prospettiva sociologica sugli esiti del percorso Spazi in Attesa, sarà fornita dal professore ordinario di Sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università degli Studi di Milano Bicocca Giampaolo Nuvolati, da sempre impegnato sui temi della qualità della vita urbana, dell’abitare, dei conflitti tra popolazioni residenti e non residenti, nonché teorico della flânerie – il passeggiare senza meta -  come metodo di esplorazione urbana e indagine sociologica, utile anche ad architetti e ricercatori.

Per esplorare gli esiti del percorso partecipato condotto a Piacenza - che ha portato all’esplorazione di luoghi quali l’argine del Po, il Consorzio agrario, l’ex fabbrica Acna e molti altri - i dialoghi di domani, vedranno inoltre la partecipazione del direttore del Consorzio di Bonifica Pierangelo Carbone, dell’ingegnere Paolo Milani, della ricercatrice locale Valeria Poli e di Irene Evangelisti, dell’Area Territorio, Città e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna. In chiusura le menzioni degli interventi più significativi.
Spazi in attesa è patrocinato da: Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia, Consorzio di Bonifica di Piacenza, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Piacenza, Ordine degli Ingegneri di Piacenza.


IL PROGRAMMA DELL’INCONTRO

Sabato 15.02.25, ore 17.15-19.30
XNL Piacenza - via Santa Franca 36

17.15 / Introduzione
Loredana Mazzocchi | Presidente Ordine Architetti di Piacenza
Mario Magnelli | Vice Presidente Fondazione di Piacenza e Vigevano
Paola Nicolin | Direttrice artistica XNL Arte

17.30 / Il progetto
Filippo Albonetti, Maria Teresa Bricchi, Martina Sogni | Curatori

17.45 / I Dialoghi
Sul contest fotografico
Sezione Fotografia: Giovanni Hänninen / Michele Nastasi / Alex Zoboli | Cesura
Sezione Sociologia: Giampaolo Nuvolati
Sezione Architettura: Nicola Russi | Laboratorio Permanente

Sugli itinerari - Valeria Poli

Sul contributo di idee
Pierangelo Carbone | Consorzio di Bonifica / Irene Evangelisti | Regione Emilia-Romagna / Paolo Milani

Modera: Simona Galateo

Nella foto, il professor Giampaolo Nuvolati tra i relatori dell'incontro a XNL.

Pubblicato il 14 febbraio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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