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«Farnese Segreto», arriva la nuova guida: 120 pagine da scoprire

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Le linee armoniose delle volte affrescate, la suggestione del panorama che abbraccia – allungando lo sguardo sino al corso del Po – tetti e campanili, l'iconica spirale della scala a chiocciola, il pregio di un patrimonio artistico che rivive nelle foto ad altissima risoluzione di Marco Stucchi e Mauro Del Papa. C'è tutto questo e molto di più, nelle 120 pagine della guida “Farnese Segreto” dedicata all'omonima mostra esperienziale e disponibile, da oggi, al bookshop della mole vignolesca.

Per apprezzare il fascino della storia
“Un volume che accompagna l'itinerario alla scoperta degli spazi sinora inaccessibili di Palazzo Farnese, da circa un mese fruibili dal pubblico per la prima volta – sottolinea l'assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – consentendo, a tutti coloro che desiderano scoprire in vesta inedita un simbolo tra i più importanti di Piacenza, di apprezzarne appieno il fascino e la storia. L'altissima affluenza registrata in queste settimane, che ci ha portato a triplicare le visite guidate per ogni turno, ci conferma il grande interesse suscitato dall'iniziativa, che ora può contare su un ulteriore, prezioso strumento a supporto, arricchito dai contributi di Anna Coccioli Mastroviti e Anna Riva, che ringrazio per la collaborazione unitamente a Edoardo Castignola, Federico Ragni e a tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione di quest'opera”.
La dottoressa Coccioli Mastroviti, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, approfondisce in un saggio inedito i maestosi cicli pittorici di Giovan Battista Caccioli e Andrea Seghizzi che adornano l'Appartamento dorato (l'attuale Pinacoteca), nonché la bellezza da sempre celata dell'alcova che intreccia la maestria di Sebastiano Galeotti e le quadrature di Francesco Natali, mentre la dott.ssa Riva, direttore dell'Archivio di Stato, ripercorre la storia dell'istituzione che ha sede all'ultimo piano del Palazzo, parte integrante del percorso di “Farnese Segreto”.
Grande spazio è riservato alla vita e alle opere dell'artista fiammingo Robert De Longe, ai sette ovali che ne portano la firma – donati nel 1961 da Carlo Anguissola e custoditi, lungo gli anni, in deposito, sino all'eposizione in occasione della mostra – e al suo rapporto con la pittura cinquecentesca.

Le visite con guide esperte
“Farnese Segreto – aggiunge Papamarenghi – è visitabile su prenotazione, ogni venerdì alle 10.30 e alle 16.30, il sabato e la domenica alle 10.30, 12, 15 e 16.30, accompagnati da guide professioniste ed esperte che permettono un'esperienza immersiva e coinvolgente nel passato più recondito delle sale e di chi le ha abitate lungo i secoli. Un'opportunità colta anche da tante famiglie, anche grazie alla gratuità per bambini e ragazzi fino ai 18 anni, cui si aggiunge la riduzione a soli 5 euro per la fascia 18-25, perseguendo l'impegno dell'Amministrazione nel favorire la massima accessibilità e apertura del nostro patrimonio culturale”.
Il biglietto si può acquistare preventivamente online dal portale MidaTicket o sul posto, rivolgendosi per la prenotazione a info [DOT] farnese [AT] comune [DOT] piacenza [DOT] it o al numero 0523-492658. I gruppi di visitatori che acquistano almeno 4 biglietti ricevono in omaggio una copia della guida.
Per l'occasione, oltre alla nuovissima guida, per tutti i visitatori è possibile acquistare il ricco volume dedicato all'architetture vignolesche grazie a un'offerta per la quale si potranno acquistare a 10 euro anziché a 40.

Pubblicato il 22 ottobre 2021

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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