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«Storie di donne nel Medioevo» a cura di Maria Teresa Brolis

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Mercoledì 9 marzo alle ore 18, in occasione della Festa della Donna, è in programma l'incontro online su " Storie di donne nel Medioevo" a cura di  Maria Teresa Brolis,  importante studiosa del medioevo italiano.
Brolis è membro della “Società internazionale di Studi Francescani” e della Redazione della Rivista “Quaderni di storia religiosa medievale” (Il Mulino edizioni).
Le sue 57 pubblicazioni includono 5 libri. Fra le sue opere monografiche si ricorda La matricola femminile della Misericordia di Bergamo (1265-1339), Roma, École Française de Rome, 2001 (Sources et documents d’histoire du Moyen âge, 4), in collaborazione con Attilio Bartoli Langeli, Giovanni Brembilla and Micaela Corato. Il suo ultimo libro (Storie di donne nel medioevo, con Prefazione di Franco Cardini, Bologna, Il Mulino, 2016), che ha venduto circa 3000 copie, è ora edito in Inglese: Stories of Women in the Middle Ages, Montreal 2018, McGill Queen University Press (Foreword by Gi-les Constable); disponibile in audiobook: Tantor Media, US, 2019. Per questo libro, nel 2018, ha vin-to il “Premio Italia Medievale”.
Fra il 2017 e il 2019, ha svolto conferenze di presentazione del suo libro sulle donne medievali a Mosca (Università San Tichon, Settembre 2018), nelle università di Ca-tania, Pisa, Torino, Verona e in Centri Culturali di Aquila, Aosta, Bergamo, Como, Genova, Milano, Padova, Roma e Viterbo. Nel febbraio 2020 ha presentato l’edizione inglese del medesimo volume nelle seguenti università americane: Boston College, CUA di Washington DC, Loyola di Baltimora e Yale.
Maria Teresa Brolis predilige, da qualche anno, un approccio metodologico che riscopra la possibilità di narrare microstorie sulla base delle fonti notarili medievali, per scoprire frammenti biografici su gente comune o poco nota.

Durante l’incontro online di mercoledì, dopo aver presentato alcune storie di donne famose per la storia della chiesa e della società medievali, la relatrice si soffermerà su microstorie di donne poco conosciute con riferimenti anche alle città di Bergamo e di Piacenza.
L’appuntamento si svolgerà online su piattaforma Zoom alle ore 18.
Per partecipare, con la pos-sibilità di interagire tramite eventuali domande e richieste di curiosità, è necessario iscriversi compilando il form contenuto nella seguente pagina web: https://cattedralepiacenza.it/event/macchina-tempo-2022-03-09

Pubblicato l'8 marzo 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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