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Rassegna musicale di San Colombano, concerto venerdì 22 aprile

berretta

La rassegna musicale San Colombano è iniziata  sabato 9 aprile e si concluderà il 1° maggio. Gli eventi sono stati presentati dall’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, dalla presidente dell’associazione Donne e Arte, Giovanna Beretta e dal baritono Simone Tansini. L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Piacenza, la rassegna rientra nel bando “Piacenza riparte con la cultura”, dalla Regione Emilia Romagna e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano: “Ciò che mi preme sottolineare – ha detto l’assessore Papamarenghi – è il connubio tra i luoghi più suggestivi ricchi di suggestioni che appartengono alla storia di questa città e le iniziative che vedono le associazioni culturali piacentine proporre manifestazioni di tutto rispetto che vanno a beneficio del territorio e della vitalità culturale che Piacenza deve sempre avere, anche grazie a manifestazioni come la rassegna di San Colombano che vede coinvolti protagonisti provenienti da realtà culturali italiane e straniere”.

Giovanna Beretta ha sottolineato che la rassegna musicale è di fatto la prosecuzione del concorso internazionale San Colombano che si è svolto nell’ottobre scorso a Piacenza e ha lo scopo di formare gli studenti nel canto lirico e alla composizione musicale, offrendo loro l’occasione di esibirsi in modo professionale e di approfondire la loro conoscenza della tecnica vocale, partecipando ad alcune masterclass di alto perfezionamento tenute da prestigiosi docenti; “Queste ultime – ha aggiunto – si svolgeranno il 29 aprile al 1° maggio e saranno tenute dal baritono Roberto Servile”. Anche il baritono Simone Tansini ha evidenziato l’aspetto relativo alle possibilità professionali per coloro che prendono parte al concorso: “Noi vogliamo elementi bravi – ha commentato – perché possano essere poi protagonisti non solo sul palco ma anche dal punto di vista professionale. La formazione e il lavoro sono elementi fondamentali”.

I prossimi concerti

Il primo concerto, il 9 aprile, si è svolto nella basilica di Sant’Antonino alla presenza di Valentina Di Biasio (soprano), Jihye Kim (contralto) e Federico Perotti al pianoforte che hanno eseguito lo “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi.
Venerdì 22 aprile alle 21 nel salone d’onore di Palazzo Anguissola-Cimafava, saranno eseguiti brani che avranno per tema “Il barocco e il contemporaneo”, protagonisti Luisa Maria Bertoli e Rui Hoscima (soprano) il mezzosoprano Midori Kamishima ed Eleonora Carapella al pianoforte.
Infine, sempre a Palazzo Anguissola-Cimafava il mastercalss di alto perfezionamento per cantanti lirici dal 29 aprile a domenica 1° maggio, alto perfezionamento che si concluderà alle 18 il concerto lirico degli allievi del maestro Roberto Sèrvile con Corrado Pozzoli al pianoforte.
L’ingresso è gratuito e sarà in vigore l’attuazione delle recenti normative anti-Covid.

Nella foto, la presentazione della rassegna musicale San Colombano.

Pubblicato il 12 aprile 2022   

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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