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Concerto in Sant'Antonino con i cori «Consonanze» e «Ponchielli-Vertova»

 Patrizia Bernelich

I festeggiamenti del Santo Patrono rappresentano per Piacenza un’occasione, dopo la pandemia, di speranza e di ripartenza. Il programma degli eventi musicali, messo in cantiere con concerti finalmente aperti al pubblico senza restrizioni, si realizzerà nel contesto della basilica di Sant’Antonino, del cortile di Palazzo Farnese e nella Sala dei Teatini.  Dopo l'esibizione del Coro Polifonico Farnesiano il 28 giugno, del Concerto per organo con il maestro Simone Vebber il 29 giugno, gli eventi musicali proseguono con il seguente programma.

Il 30 giugno concerto con i Cori Consonanze e Ponchielli-Vertova 

Una compagine di oltre 40 elementi, formata dal Coro di voci femminili “Consonanze” di Piacenza, il “Ponchielli - Vertova”, Coro voci miste di Cremona e il gruppo strumentale “Piacenza Ensemble 2022”, sarà protagonista, il 30 giugno, di “Sacre vestigia”, un concerto dedicato a Sant’Antonino.
A Patrizia Bernelich, titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio Nicolini di Piacenza, la direzione dei cantori e dei musicisti che eseguiranno il concerto nella Basilica del Patrono. Patrizia, con la sua passione contagiosa per la musica, riesce a coinvolgere gruppi numerosi, con esecuzioni di grande impatto emotivo, che hanno lasciato un segno nella storia musicale del territorio.
“Il taglio del concerto - afferma Bernelich -, consono al luogo in cui canteremo, prevede un programma sacro, religioso e spirituale per essere vicini alla figura di Antonino, un giovane martire, che ha offerto la vita, di cui vogliamo sottolineare le virtù dell’umiltà e della carità. Tra i brani in programma la colonna sonora tratta dal “Mosè”, di Ennio Morricone, che evidenzia l’aspetto del condottiero spirituale di un popolo, associata alla figura del giovane soldato Antonino. Ho scelto questo pezzo molto toccante - precisa la direttrice - che lascia intense emozioni. Anche “Esta Tierra”, dell’autore spagnolo J. Busto, vuole trasmettere una dimensione di profondità spirituale in cui cercare il Signore: non in mezzo al mare o alle montagne, ma nel profondo del cuore. Poi, nella scaletta, non manca la lirica con pezzi sacri di Ponchielli, Puccini, Verdi e Rossini, infine anche un autore moderno, Marco Frisina, presbitero musicista, con il suo Magnificat”.
La Bernelich vuole manifestare, in questo concerto, il suo intento di trasmettere, con la musica, forti suggestioni alle persone. “Arrivare - sottolinea - il più possibile a tutti, far comprendere il bello che c’è nell’arte, è questa la mia passione”.

MusicAlia il 1°luglio

Il 1° luglio l’attenzione si sposterà al cortile del Palazzo Farnese con il concerto del gruppo MusicAlia, l’associazione di Promozione Sociale piacentina che da oltre dieci anni propone percorsi di musicoterapia a ragazzi con disabilità fisiche e fragilità psichiche, promuovendo l’inclusione sociale e la crescita personale in tutti i suoi aspetti: cognitivi, emotivi e relazionali. “È una realtà composta da circa 35 persone - ci racconta la Presidente Cecilia Pronti - con cui siamo sempre riusciti a fare attività anche nella pandemia, fermandoci solo nel primo lockdown”.
Dirigono la formazione orchestrale Franco Marzaroli e Alessandra Capelli.  
La serata propone dei pezzi significativi come “Toreador”, il titolo popolare per l'aria "Votre toast, je peux vous le rendre" ("Il vostro brindisi, lo posso ricambiare"), dall'opera Carmen di Georges Bizet, la Danza Ungherese n.5 di J. Brahms. In più un omaggio a Vangelis, famoso autore greco di grandi colonne sonore, morto lo scorso 17 maggio e Gabriel’s Oboe da The Mission, brano del noto compositore Ennio Morricone.
“I brani - evidenzia Cecilia - sono eseguiti dalla nostra orchestra sinfonica inclusiva su modello Esagramma, composta da ragazzi con autismo, ritardo cognitivo, disabilità fisiche e psichiche, che vengono affiancati dagli educatori e supportati da volontari musicisti professionisti.  I nostri giovani hanno seguito un triennio di formazione di MusicoTerapia Orchestrale e le loro conquiste relazionali e musicali vengono reinvestite in un’attività musicale prestigiosa e in una realtà diventata stabile per il territorio piacentino, punto di riferimento per i nostri allievi e le loro famiglie”. Oltre alla presidente Cecilia Pronti, Alessandra Capelli e Franco Marzaroli, direttori del gruppo orchestrale, ci sono, tra i fondatori dell’associazione piacentina, le responsabili educative Valeria Provini e Claudia Nicastro. 
“MusicAlia significa letteralmente - precisa infine Pronti - “musica altra”, cioè un altro modo di fare musica, che non ha timore delle diversità, capace di includere tutti”.

R.T.

Nella foto, Patrizia Bernelich direttrice dei cantori e dei musicisti che eseguiranno il 30 giugno il concerto nella Basilica del Patrono.

Pubblicato il 30 giugno 2022

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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